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Cina, oltre cento i morti per il virus. 4.000 i contagi

Cina 28 Gen 2020 - È salito a 106 il bilancio dei morti per il nuovo virus di Wuhan mentre sono stati confermati 1.300 nuovi casi di contagio che portano il totale nazionale in Cina ad oltre 4.000. Lo hanno reso noto le autorità di Pechino, precisando che dei 106 morti, 100 sono deceduti nella provincia di Hubei, focolaio dell'epidemia.

La Cina ha deciso il rinvio sine die dell'inizio del secondo semestre per scuole e università, negli sforzi per contenere l'epidemia del coronavirus di Wuhan.Il ministero dell'Educazione, con gli studenti nel pieno delle vacanze del Capodanno lunare, non ha fornito ulteriori dettagli.

Intanto le autorità sanitarie statunitensi hanno alzato al massimo livello il rischio per i viaggi in Cina a causa del nuovo coronavirus. L'allerta massima lanciata dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) arriva poche ore dopo l'appello del dipartimento di Stato Usa perché vengano evitati i viaggi nel Paese focolaio dell'epidemia.

Il primo caso di infezione da coronavirus 2019-nCoV risale al primo dicembre e la persona infettata non era stata al mercato ittico di Wuhan. E' quanto emerge dalla ricostruzione delle prime fasi dell'epidemia pubblicata sulla rivista The Lancet e segnalata dalla rivista Science sul suo sito. Dei primi 41 casi esaminati dal gruppo di ricerca cinese guidato da Chaolin Huang, dell'ospedale JinYin-tan di Wuhan, 27 (pari al 66%) erano stati al mercato a partire dal 10 dicembre.

Pechino ha deciso di prorogare le festività per il Capodanno cinese di tre giorni fino al 2 febbraio, come parte delle misure del governo per combattere l'epidemia di polmonite virale. Inizialmente i cinesi sarebbero dovuti tornare a lavorare venerdì 31 gennaio, dopo sette giorni festivi che si traducono in centinaia di milioni di viaggi in tutta la Cina. "Questa misura è stata presa per ridurre gli assembramenti e fermare la diffusione dell'epidemia", ha detto il governo cinese in un comunicato. Il periodo di ferie per il capodanno cinese è stato prorogato per "limitare i movimenti della popolazione", hanno affermato i media statali.

Il premier Li Keqiang, "incaricato dal presidente Xi Jinping", è da a Wuhan, epicentro dell'epidemia. Secondo i media ufficiali, Li, a capo di "una delegazione di alto livello", ha visitato pazienti e medici ascoltando e dando istruzioni sulla gestione dell'emergenza. "State facendo tutto il possibile per salvare vite e mentre lo fate dovete proteggere le vostre", ha detto Li al personale del Jinyintan hospital, indossando camice blu e mascherina a coprire naso e bocca.

Il virus ha costringendo le autorità di Pechino a ulteriori restrizioni, come il divieto di commercio di animali selvatici, da cui ha avuto origine la malattia. La Mongolia ha chiuso le frontiere stradali con la Cina per il rischio di diffusione del nuovo coronavirus. Per lo stesso motivo è stata decisa la chiusura delle scuole.

Il Dipartimento di Stato americano ha esortato a "riconsiderare viaggi" in Cina a causa della nuova epidemia di coronavirus "identificato per la prima volta in Wuhan". "Le autorità cinesi hanno registrato migliaia di casi in tutto il Paese. Alcune aree hanno un rischio maggiore", ha aggiunto la nota del Dipartimento di Stato che segnala un'allerta di livello tre.

Inoltre, le autorità sanitarie statunitensi hanno reso noto oggi che negli Usa ci sono 110 pazienti in osservazione, di cui 32 già risultati negativi e 5 positivi. I casi confermati sono stati registrati negli stati di Washington, Illinois, Arizona e California. In quest'ultimo si tratta di due pazienti di ritorno da Wuhan, Cina, epicentro dell'epidemia. Le informazioni sono state fornite ai giornalisti da Nancy Messonnier, responsabile per le malattie respiratorie presso i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc).

Contro il coronavirus "siamo prontissimi. L'Italia in questo momento è il Paese che ha adottato misure cautelative all'avanguardia rispetto agli altri, misure incisive. Tutti i protocolli" sono in campo. Lo dice il premier Giuseppe Conte ospite di "Otto e mezzo" in merito all'emergenza coronavirus, assicurando che con il ministro della Salute Roberto Speranza c'è un "costante aggiornamento".

Oggi l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è "elevato", ammettendo un errore nei suoi precedenti rapporti in cui riferiva che il rischio fosse "moderato". L'ultimo rapporto dell'organismo Onu, diffuso domenica sera, ha rilevato un rischio "molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale". In una nota aggiunge che nelle comunicazioni dei giorni precedenti era stato detto "erroneamente" che il rischio era "moderato", ha spiegato la portavoce Fadela Chaib.

C'è un primo caso confermato di coronavirus cinese in Germania, nello stato sudorientale della Bavaria. Lo rendo noto il ministero della Salute bavarese. "Un uomo della zona di Starnberg è stato infettato dal nuovo virus" ed "è stato posto sotto controllo medico e in isolamento," ha spiega un portavoce del dicastero.