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Furti in chiesa a Ozieri: i carabinieri della compagnia della cittadina recuperano tutti gli oggetti sacri rubati.

Ozieri (SS), 27 Gen 2020 - Nel fine settimana scorso, i carabinieri dalla Compagnia di Ozieri hanno recuperato l’intero materiale Sacro che era stato trafugato la settimana scorsa nelle due antiche Chiese di San Nicola e Loreto e poi identificato e denunciando in stato di libertà un 36enne, già noto alle forze di polizia, per ricettazione.

L’attività d’indagine degli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile e della locale Stazione cc, non si è fermata dopo la denuncia in stato di libertà di un primo ricettatore. Infatti, i carabinieri hanno continuato a indagare restringendo il campo delle ricerche indirizzando l’attenzione su alcuni soggetti, già noti per precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti. E sabato scorso, durante un’attività antidroga, hanno rivenuto nell’abitazione di F.D. un calice sacro, in parte smontato, una chiave di tabernacolo e altri oggetti di interesse investigativo.

Nel corso del susseguirsi di ispezioni, perquisizioni nonché delle battute nelle campagne del comune di Ozieri, è stato rivenuto, nei pressi di una strada di penetrazione agraria, una busta di plastica, ben occultata tra la vegetazione, contenente una gran parte della refurtiva asportata nelle due Chiese.

In seguito, dall’analisi degli elementi emersi nel corso delle indagini intrecciandoli con i filmati del sistema di videosorveglianza comunale e di alcune attività commerciali della zona, sono state ricostruite le potenziali vie di fuga e, nella giornata di domenica, gli investigatori dell’Arma hanno percorso tali strade permettendo di rinvenire lungo una scarpata, nascosto in una siepe, anche il Tabernacolo asportato alla Chiesa di Loreto.

La refurtiva rinvenuta smontata in più parti ha fatto presumere che lo scopo degli autori era quello di ricavare rapidamente, da eventuali pezzi pregiati, denaro contante ma in questo caso non vi era alcun valore economico ma solamente religioso.

I beni sono stati sottoposti a sequestro e dopo gli accertamenti tecnico-scientifici saranno restituiti, su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari, ai Parroci per poterli restaurare.