Davos, 21 Gen 2020 - Anche a Davos Greta Thunberg punta il dito contro l'inerzia nella lotta al cambiamento climatico. "Da un certo punto di vista è successo molto, qualcosa che nessuno poteva prevedere: si è diffusa una maggiore consapevolezza a livello globale" sull'ambiente e sul cambiamento climatico, ha detto la giovane attivista svedese per l'ambiente intervenendo a un panel nella prima giornata del Forum economico mondiale a Davos.
"Ci sono stati tantissimi ragazzi - ha continuato - che si sono riuniti per questa alleanza, movimento, è un passo importante. Oggi il clima, l'ambiente è un tema caldo, ovvero un tema 'caldo', sentito, nel mondo. "Nulla però è stato fatto dal punto di vista delle emissioni, siamo ancora indietro dal punto di vista delle emissioni di Co2", ha sottolineato l'attivista, spiegando che "siamo solo all'inizio" e auspicando che "si inizi ad ascoltare la scienza e trattare questa crisi per quella che è, perché questa è una vera e propria crisi".
Nel panel, insieme a Greta, altri giovanissimi attivisti: la 'guerriera dell'acqua', la tredicenne canadese Autumn Peltier, l'attivista dello Zambia Natasha Mwansa, 18 anni, Salvator Gomez Colon, il ragazzo che a soli 15 anni ha costituito da solo un fondo per ricostruire Porto Rico dopo l'uragano.
Nel suo Global Risk Report, il Forum economico mondale ha indicato proprio il clima come principale rischio finanziario per i mercati globali, più ancora delle tensioni commerciali. Il cambiamento climatico e la necessità di una economia in rotta verso la sostenibilità sono dunque tra i temi al centro del dibattito.
Atteso nelle prossime ore il discorso di un altro protagonista del Forum, quello del presidente americano Donald Trump, che parlerà insieme al direttore esecutivo del World Economic Forum, Klaus Schwab.