Davos, 21 Gen 2020 - Scintille a distanza tra Greta Thunberg e Donald Trump nella giornata di apertura del Forum economico mondiale a Davos. Infatti, il presidente americano continua a negare che esiste un problema clima. Per lui è tutta opera dei “profeti di sventura” che sarebbero le persone che pensano che la terra non sia in pericolo. Trump se continua con questa tesi è un imbecille. E come i negazionisti che pensano che gli oltre sei milioni di ebrei siano tutti morti soffocati per bolo alimentare. Invece di ammettere, come dimostrano le abbondanti prove, sono stati sterminati dai nazo-fascisti. E fa paura un uomo che per i suoi tornaconti elettorali e personali non vuole imporre alle aziende di spendere qualche milione per rendere sicuri e non inquinanti i loro impianti. Trump, come sa tutto il mondo, è solo sciacallo che continua a credere che la piccola Thunberg sia tra i “profeti di sventura”, come li ha chiamati oggi a Davos dove la giovane attivista svedese per l'ambiente, punta immediatamente il dito contro l'inerzia nella lotta al cambiamento climatico. Ma il presidente degli Stati Uniti risponde con una beffarda accusa ai "profeti di sventura".
"Da un certo punto di vista è successo molto, qualcosa che nessuno poteva prevedere: si è diffusa una maggiore consapevolezza a livello globale" sull'ambiente e sul cambiamento climatico, ha detto la giovane attivista svedese per l'ambiente intervenendo a un panel nella prima giornata del Forum. "Ci sono stati tantissimi ragazzi - ha continuato - che si sono riuniti per questa alleanza, movimento, è un passo importante. Oggi il clima, l'ambiente è un tema caldo ('hot topic')", sentito, nel mondo. "Nulla però è stato fatto dal punto di vista delle emissioni, siamo ancora indietro dal punto di vista delle emissioni di Co2", ha sottolineato l'attivista, spiegando che "siamo solo all'inizio" e auspicando che "si inizi ad ascoltare la scienza e trattare questa crisi per quella che è, perché questa è una vera e propria crisi".
Poche ore dopo arriva la risposta indiretta di Trump, che nel suo discorso al Forum economico internazionale magnifica gli accordi raggiunti su dazi ("I migliori di sempre") e il ruolo degli Stati Uniti ("L'America è tornata a vincere") per poi passare ad accusare gli ambientalisti di disfattismo. "Dobbiamo respingere i profeti perenni della sventura. Questo non è il momento del pessimismo. Questo è il momento dell'ottimismo", dice il presidente americano. Trump ha aggiunto che "la paura e il dubbio non sono buoni consiglieri". "Per abbracciare e accogliere le possibilità di domani dobbiamo respingere questa apocalisse che ci era stata prospettata - ha insistito - Dobbiamo dimenticare quelli che ieri ci prospettavano un futuro buio e cupo. Noi non lasceremo che succeda".
"Abbiamo concluso accordi straordinari sul commercio con la Cina da una parte, e Messico e Canada dall'altra, i migliori accordi di sempre", rivendica il presidente Usa durante il suo speciale indirizzo ('special address') al Forum economico mondiale, sottolineando il più basso tasso di disoccupazione di sempre fra i meriti della sua amministrazione.
"Quando ho parlato due anni fa da questa platea ho detto che avrei lanciato il grande ritorno dell'America. Oggi abbiamo riscoperto la grande macchina dell'America e dell'industria Usa. L'America è tornata a vincere come mai prima d'ora", dice Trump. Il clima come principale rischio per i mercati Nel suo Global Risk Report, il Forum economico mondale ha indicato proprio il clima come principale rischio finanziario per i mercati globali, più ancora delle tensioni commerciali. Il cambiamento climatico e la necessità di una economia in rotta verso la sostenibilità sono dunque tra i temi al centro del dibattito.