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Iran lancia offensiva contro gli Usa: colpite due basi in Iraq

Iraq, 8 Gen 2020 - L'Iran ha lanciato l'operazione 'Soleimani Martire' sferrando un attacco missilistico in Iraq contro due basi che ospitano le truppe americane e quelle della coalizione, tra cui militari italiani. Una pioggia di cruise e di missili balistici a corto raggio partita dal territorio iraniano e che si è abbattuta contro la base di al-Asad e contro quella di Erbil, come prima rappresaglia per l'uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Usa. Secondo la tv di Stato iraniana, ci sarebbe stata anche una seconda ondata di attacchi.   Un primo bilancio delle vittime parla di 80 morti.

Il personale del contingente militare italiano ad Erbil si è radunato in un'area di sicurezza - secondo quanto appreso dall'Ansa - e gli uomini si sarebbero rifugiati in appositi bunker. Risultano tutti illesi. Il Pentagono, in una nota, ha affermato che dopo aver messo al corrente dei fatti il presidente americano Donald Trump sta ancora valutando le conseguenze dell'offensiva.

"Va tutto bene, stiamo valutando vittime e danni ". Lo ha dichiarato il presidente americano, Donald Trump, in un tweet commentando il lancio di missili contro le basi Usa a Erbil, in Iraq. "Tutto bene! Missili lanciati dall'Iran in due basi militari situate in Iraq. Valutazione delle vittime e dei danni in corso ora. Fin qui tutto bene! Abbiamo di gran lunga l'esercito più potente e ben equipaggiato al mondo! Farò una dichiarazione domani mattina", ha twittato.

Intanto a Washington si è riunito il consiglio per la sicurezza nazionale alla presenza del segretario di Stato Mike Pompeo e del numero uno del Pentagono Mark Esper. Da Teheran il corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane ha annunciato come "la feroce vendetta" per l'uccisione del generale Soleimani è iniziata e ha affermato che l'operazione iniziale si è conclusa con successo e che la base di al-Asad, contro cui sarebbero stati lanciati almeno 35 missili, "è stata completamente distrutta". L'Iran minaccia quindi "azioni ancor più devastanti" se gli Usa dovessero decidere di rispondere. "Se l'Iran dovesse essere attaccato sul suo territorio – avvertono le Guardie Rivoluzionarie - Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite in un terzo round di attacchi da parte dell'Iran".   Intanto volano le quotazioni del petrolio, balzato del 3,4% a65 dollari, e dell'oro, a quota 1.600 dollari l'oncia ai massimi dal 2013.

Intanto l'autorità statunitense sull'aviazione (Federal Aviation Administration, Faa) ha messo al bando i voli civili sull'Iraq, l'Iran, il Golfo Persico e il Golfo dell'Oman dopo l'attacco di Teheran contro basi militari irachene che ospitano truppe americane. "Faa - si precisa in una nota - continuerà a monitorare da vicino gli eventi in Medio Oriente".

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