Roma, 16 Dic 2019 - È ripresa alle 16.35 la discussione sulla Manovra al Senato, in vista del voto di fiducia. La commissione Bilancio del Senato, riunitasi dopo la sospensione dei lavori, ha dato parere favorevole al maxiemendamento alla manovra che recepisce i rilievi avanzati dalla Ragioneria dello Stato e dal quale sono state stralciate le norme dichiarate inammissibili dalla presidenza di Palazzo Madama. Il governo ha quindi posto la fiducia sul maxiemendamento, l'annuncio all'Aula è stato fatto dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà. Immediatamente dopo, la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati ha dato il via alla discussione generale.
Via il "bonus merito" per i docenti introdotto dalla riforma della Buona scuola, con i fondi, 200 milioni l'anno lo stanziamento, che saranno "utilizzati dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione". Lo prevede un emendamento M5S a firma Moronese, riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato nei giorni scorsi. La norma è una di quelle rimaste nel 'maxiemendamento'.
Il riferimento al "personale scolastico", spiega un dossier del Senato sulle modifiche apportate in commissione alla manovra, "parrebbe includere tutte le categorie del personale delle scuole", quindi i docenti ma anche i dirigenti scolastici e il personale Ata.
La norma, si legge nella relazione tecnica, prevede quindi che il fondo "possa essere contrattato a livello di singola istituzione scolastica, senza vincolo esclusivo" nella destinazione. Il fondo, destinato alla contrattazione accessoria, "è ripartito tra le istituzioni scolastiche sulla base di criteri individuati con contrattazione collettiva nazionale di lavoro". Anche se è già stato sottoscritto il contratto che ne disciplina il riparto per l'anno scolastico 2019-2020 "è quindi possibile mutare la destinazione delle somme, consentendo che ciascuna scuola decida liberamente, col contratto di sede, a quale fine destinarle".
Aumentano ancora i risparmi da quota 100, dovuti a un numero di domande di pensionamento anticipato minori rispetto a quelle stimate. Per il 2020 il maxiemendamento alla manovra prevede altri 300 milioni di risparmi, che si sommano agli 1,7 miliardi già messi in conto dal Def. Per il 2021 gli ulteriori risparmi salgono a 900 milioni (ne erano già stati stimati altri 400), mentre per il 2022 la previsione è di 500 milioni. In totale si tratta di 3,8 miliardi di minori spese per quota 100 in tre anni.
Si terrà alle 21.15, a quanto si apprende, il Consiglio dei ministri per approvare la nota di variazione di bilancio, in vista del via libera in Senato alla manovra.
Nella mattinata, è stato caos in Aula in seguito al giudizio di inammissibilità delle norme sulla cosiddetta liberalizzazione della cannabis light. Il provvedimento, a firma del senatore 5S Matteo Mantero e approvato dalla maggioranza in commissione Bilancio - è stato giudicato "inammissibile" dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati per "estraneità di materia". La misura prevedeva che la canapa industriale con un contenuto di Thc non superiore allo 0,5% non fosse più considerata come una sostanza stupefacente. A chiedere il vaglio dell'ammissibilità è stata la Lega, che ha dichiarato guerra al provvedimento insieme a Fratelli d'Italia.
Due esponenti del M5S hanno dunque chiesto alla presidente Casellati di dimostrare che la scelta non sia stata frutto della "pressione della sua parte politica". La presidente ha replicato, spiegando che è stata una "decisione meramente tecnica" e ha aggiunto: "Se ritenete questa misura importante per la maggioranza fatevi un disegno di legge".
"Ci tengo a ringraziare tecnicamente il Presidente del Senato a nome di tutte le comunità di recupero dalle dipendenze che lavorano in Italia e a nome delle famiglie italiane per aver evitato la vergogna dello Stato spacciatore", ha detto Matteo Salvini, intervenendo in Aula del Senato dopo lo stralcio dalla manovra della norme sulla cannabis light.
"Sarebbe un precedente pericoloso se sul giudizio di inammissibilità avessero pesato le opinioni della presidente Casellati sulla Cannabis Light. Sono in gioco posti di lavoro e entrate fiscali, l'emendamento è perfettamente attinente alla Legge di Bilancio. La maggioranza ha tutta la volontà di procedere con provvedimento legislativo per tutelare una filiera in crescita e che sottrae risorse alla criminalità organizzata: il giudizio di inammissibilità mette questa possibilità fuori gioco. Restiamo intenzionati a risolvere il problema appena possibile" ha affermato la deputata Pd, Lia Quartapelle.