Roma, 14 Dic 2019 - C'è soprattutto il popolo che negli ultimi anni ha dato vita alle manifestazioni antifasciste e per i diritti tra coloro che stanno dando vita a piazza San Giovanni alla prima manifestazione romana delle Sardine, ad un mese dalla loro prima apparizione a Bologna. Diverse migliaia di persone si sono radunate sul prato di fronte alla Basilica, tra loro i fazzoletti tricolori Anpi, molti anziani, diversi bambini e gli immancabili cartoncini con le sardine ritagliate con la scritta "Roma non si Lega".
I più giovani vanno a caccia di un selfie con uno dei portavoce del movimento, Mattia Santori. "Abbiamo portato un 'energia dal basso verso la politica, starà alla politica capire", ha spiegato Santori. Incontro con Conte? "Sì, ma è ancora presto per quella fase. Stiamo ancora lavorando sull'organizzazione delle piazze" ha detto a chi in piazza gli ha chiesto se apprezza l'interessamento del premier e se chiederà un incontro. "Apprezziamo l'attenzione delle istituzioni, ma ora siamo concentrati sulla Calabria e sull'Emilia. Poi si vedrà".
Tra i manifestanti appelli contro "l'uomo forte" da solo al potere, "chiunque esso sia" e poi voci "contro le politiche di Matteo Salvini" ma anche di delusi "da un Pd non più di sinistra" e dal M5s che "da quando governa ha smarrito le sue radici". "Roma non abbocca", "Finalmente 'nagioia".
Sono i messaggi impressi sui cartoncini a forma di sardina che animano la manifestazione cui partecipano persone venute anche da altre piazze di Italia. "Roma non si lega", il manifesto di una signora.
"Abbiamo deciso di riprenderci la piazza antifascista di San Giovanni", ha esordito lo speaker della manifestazione dal palco, introducendo come prima oratrice Carla Nespolo, presidente dell'Anpi: "Speranza è la parola che ci unisce. Lotta e speranza, futuro e presente da migliorare. È venuta da voi una grande ventata di speranza e impegno democratico. Odio gli indifferenti, e io lo voglio dire forte: l'Anpi è con voi, i partigiani e le partigiane sono con voi" ha detto. La piazza delle Sardine ha intonato quindi 'Bella Ciao': "Ora e sempre resistenza" hanno urlato gli attivisti dopo la canzone partigiana. E' stata quindi la volta dell'Inno di Mameli, trasmesso anche dagli altoparlanti. "Basta razzismo", cantano alcuni ragazzi africani che si presentano come le "sardine nere".
"Sono Nibran, sono una donna, sono musulmana e sono figlia di palestinesi. A chi vuole riaprire pagine buie della storia dico 'non ci avrete mai, non ve lo permetteremo" ha detto una ragazza con il velo dal palco, dopo aver letto assieme ad altri alcuni articoli della Costituzione. "Ovviamente questo non piacerà a Salvini e alla Meloni...", ha premesso.
È stata poi la volta dell'eurodeputato Pd Pietro Bartolo. "Siamo i partigiani del 2020, dobbiamo resistere. Non possiamo farci portare via la nostra Costituzione e la nostra Europa, che deve mettere al centro l'uomo" ha detto dal palco di piazza San Giovanni. Dall'ex medico dei migranti a Lampedusa un intervento incentrato in gran parte sui diritti dei migranti e la richiesta di cancellare i decreti sicurezza, "delle leggi vergognose che non ci sono in nessun'altra parte del mondo", ha detto. "Dicono che sono il medico che ha fatto più ispezioni cadaveriche del mondo, io di questo record mi vergogno. Non è più possibile sopportare tutto questo. Non sono possibili leggi che criminalizzano chi salva le persone, queste leggi vanno contro la Costituzione. Queste leggi sono una vergogna".