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Terremoto di magnitudo 6.4 colpisce Durazzo, in Albania: almeno 23 vittime e 600 feriti

Tirana, 27 Nov 2019 - È salito a 23 il numero delle vittime del terremoto di magnitudo 6.2 che ha devastato ieri l'Albania. Ieri sera due delle persone che si trovavano in ospedale sono morte in seguito alle ferite riportate. Oltre 600 invece i feriti. I danni più gravi si sono riscontrati a Durazzo e Tirana. L'Italia ha inviato immediatamente aiuti e mezzi di soccorso. Per oggi, intanto, è stata proclamata una giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime.

Secondo il sito di notizie Balkan News tra le vittime ci sono due bambini. Per la maggior parte le vittime sono state estratte dalle macerie di palazzine crollate a Thumana, una località a circa 40 chilometri a nord di Tirana, e Durazzo, dove è crollato anche un albergo. A Kurbinun uomo è morto dopo essersi gettato dal balcone per tentare dimettersi in salvo.

Proseguono intanto le operazioni di soccorso in tutta l'area colpita. Un bambino è stato estratto vivo dalle macerie di un edificio crollato a Durazzo: i soccorritori parlano di "miracolo".

L'Istituto sismologico albanese riferisce di decine repliche di magnitudo tra 4.2 e 5.4 seguite alla forte scossa di terremoto vicino Durazzo. I media locali fanno sapere che in diverse città è saltata la corrente e i soccorritori sono al lavoro per segnalazioni di edifici crollati.

Terremoto in Albania_quasi 30 morti accertati numerosi dispersi e danni ingentiLa scossa è stata sentita fino alla capitale Tirana, dove la gente è scesa in strada in preda al panico. E' stata distintamente avvertita anche in Puglia e Basilicata. Secondo il ministero della difesa albanese si tratta del più forte sisma degli ultimi trent'anni.

Lo scorso 20 settembre una scossa magnitudo 5,6 aveva colpito la stessa zona danneggiando circa 500 edifici: era stato definito il più forte terremoto degli ultimi 30 anni in Albania. La scossa più forte nella notte è stata chiaramente percepita anche in Puglia e in Basilicata.

La comunità internazionale si è mobilitata per aiutare l'Albania alle prese con le gravi conseguenze del sisma della scorsa notte. A quanto riferito dal premier di Tirana, Edi Rama, "tutti gli amici dell'Albania si stanno rapidamente attivando". Tra i Paesi che stanno mandando aiuti e quelli che hanno dato disponibilità a inviarli, Rama cita l'Italia, la Grecia, la Francia la Turchia, ma anche l'Ue e gli Usa. Dall'Italia sono partiti i primi aiuti. Il premier Conte ha inviato aerei con delle unità speciali”. Anche la Grecia ha inviato aerei, ha aggiunto il premier, sottolineando che anche i presidenti francese Emmanuel Macron e turco Recep Tayip Erdogan hanno dato la loro disponibilità ad assistere il Paese. Dal Kosovo intanto sono partite le unità del genio.

Una scossa di terremoto di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 10:19 in Bosnia-Erzegovina. Lo rende noto l'Istituto geofisico americano (Usgs) sul suo sito, aggiungendo che l'epicentro del sisma è stato rilevato a 6 km a Sud-Est di Blagaj e l'ipocentro era a 10 km di profondità. Come riferiscono i media locali, la forte scossa sismica ha colpito in particolare l'Erzegovina, nel sud del Paese balcanico, con epicentro a una settantina di km da Sarajevo. Per la paura molti abitanti della zona hanno abbandonato le loro case e sono usciti per strada. Anche nella capitale bosniaca il terremoto è stato avvertito molto chiaramente.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica Albanese, Ilir Meta. Il Presidente Mattarella ha espresso il cordoglio per le vittime del terremoto e la solidarietà e la vicinanza al popolo albanese.

“Vicinanza e partecipazione al popolo albanese e sostegno da parte dell’Italia”. È quanto la Ministra Teresa Bellanova ha voluto testimoniare in una lettera all’Ambasciatrice di Albania nel nostro Paese Anila Bitri Lani. “Ho appreso con profondo dispiacere”, scrive la ministra Bellanova, “la notizia del devastante terremoto che ha colpito così duramente il Suo Paese, provocando numerosi decessi, feriti e dispersi fra la popolazione inerme, oltre che ingentissimi danni alle infrastrutture pubbliche e private. Siamo particolarmente sensibili a quanto accaduto”, prosegue la ministra Bellanova, anche per la prossimità geografica con la mia Regione e la fitta rete di legami - spesso familiari - che uniscono le nostre popolazioni. È necessario non far mancare tutto l’aiuto possibile per far arrivare e intensificare le operazioni di ricerca e soccorso, in corso in questo momento, nella speranza di poter recuperare vive le Sue concittadine e i Suoi concittadini rimasti travolti dalle macerie”. E infine: “La prego di trasmettere i miei sentimenti di solidarietà al Suo popolo, con la certezza che saprà risollevarsi da questo disastro con la forza che gli è propria ed il sostegno dei Paesi da sempre vicini come il nostro”. Davanti "alle immagini drammatiche che continuiamo a registrare”, dice la Ministra Teresa Bellanova, “il mio pensiero va naturalmente anche ai tantissimi italiani, spesso originari del Salento o di altri territori adriatici, che sono in Albania per ragioni di lavoro, professionali o di studio. Non ci giungono notizie di nostri connazionali coinvolti ma è evidente che quanto sta accadendo tocca tutti drammaticamente, loro e i loro familiari in Italia”.