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A Pozzomaggiore i carabinieri della compagnia di Bonorva arrestano due rapinatori che poco prima avevano fatto irruzione in casa di un’anziana del paese.

Pozzomaggiore (SS), 27 Nov 2019 - Ieri sera, a Pozzomaggiore, piccolo centro della provincia di Sassari, intorno alle 20.30, due uomini con il volto travisato da passamontagna si sono introdotti nella abitazione di un’anziana signora del posto dove, approfittando del fatto che in quel momento la vittima si trovava sola in casa, i malfattori hanno immediatamente avuto il sopravvento su di lei e, dopo averla immobilizzata, percossa e minacciata di morte, hanno cominciato a devastarle la casa in cerca di oro e contanti.

Nei 45 minuti circa in cui la donna è rimasta nelle mani dei delinquenti, che continuavano a minacciarla in quanto non soddisfatti del bottino fin lì trovato, fatto di alcuni gioielli e della carta bancomat della vittima, quest’ultima è stata in grado di non perdersi d’animo e di mantenere la lucidità necessaria ad aspettare che i delinquenti avessero un momento di distrazione e, quindi, giunto il momento aspettato, è fuggita da una porta sul retro della casa e una volta in strada è riuscita ad avvertire i carabinieri. Subito dopo i rapinatori, si sono accorti che la pensionata era riuscita ad allontanarsi, si sono dati immediatamente alla fuga.
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L’anziana ha allertato dunque i Carabinieri della Compagnia di Bonorva che si sono messi immediatamente sulle tracce dei malviventi, battendo palmo a palmo il territorio ed acquisendo tutte le informazioni utili alla individuazione dei sospetti, i quali, infine, intorno alle ore 23, sono stati intercettati a Thiesi da una pattuglia della Stazione Carabinieri di Siligo. Questi ultimi, con il supporto dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia cc di Bonorva e delle pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Giave, di Mores e di Pozzomaggiore, li hanno fermati e identificati: si tratta di A.M., di 31 anni, disoccupato e C.C., di 24 anni, allevatore, entrambi di Pozzomaggiore.

Le successive attività dei militari dell’Arma hanno permesso di recuperare una parte della refurtiva, tra cui il denaro contante e gioielli e i passamontagna, nonché di acquisire gli elementi necessari ad inchiodare alle proprie responsabilità i malviventi che, su disposizione della Autorità Giudiziaria, sono stati dichiarati in arresto e ultimate le formalità di legge in caserma sono stati accompagnati e rinchiusi nel carcere di Bancali. Ulteriori indagini sono ora in corso al fine di individuare eventuali altri complici della banda.

 

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