Venezia, 13 Nov 2019 - Continua a sferzare l'Italia l'ondata di forte maltempo che da giorni sta creando notevoli danni e disagi. Piogge torrenziali e vento forte oggi si sono particolarmente abbattute sul Veneto.
Critica la situazione a Venezia. "Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l'80% delle città è sott'acqua, danni inimmaginabili, paurosi" spiega il Presidente del Veneto, Luca Zaia. Il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, raggiungerà in mattinata la città lagunare per un sopralluogo e per fare un punto di situazione sul maltempo. Previsto, tra gli altri, un incontro operativo con il sindaco Luigi Brugnaro che su Facebook scrive: "Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l'intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova".
La Fenice L'acqua alta che ha colpito Venezia non ha risparmiato il Teatro La Fenice. L'acqua non ha intaccato la struttura del teatro ma ha invaso le aree di servizio rendendo inutilizzabile (è stato disattivato) il sistema elettrico e quello anti incendio. Lo rende noto il sovrintendente Fortunato Ortombina che dice "stiamo lavorando per ripristinare quanto fuori uso, tutte le pompe idrauliche sono in funzione".
Oltre 170 gli interventi dei vigili del fuoco già effettuati in Veneto per il maltempo e l'eccezionale Acqua alta, che ha raggiunto i 187 centimetri a Venezia. Nel centro storico di Venezia e nella laguna le situazioni più critiche con l'acqua alta che ha completamente invaso l'isola Pellestrina dove si sono registrate due vittime: un uomo di 78 anni è morto fulminato nella sua casa. L'anziano è deceduto a causa di un corto circuito innescato dalla marea che ha invaso la sua abitazione. Un altro uomo è stato rinvenuto morto - sempre in casa - probabilmente per cause naturali. Diversi incendi si sono verificati nella notte a causa delle centraline elettriche invase dall'acqua.
Un incendio, già spento, ha interessato il museo Ca' Pesaro con il parziale crollo di un solaio a piano terra. Incendio anche in un edificio commerciale del Lido. Le squadre dei Vigili del Fuoco stanno operando insieme con personale del nucleo sommozzatori per liberare la circolazione acquea a causa dell'affondamento di diversi natanti, che hanno rotto gli ormeggi. A Venezia già effettuati oltre 100 interventi e altri 100 sono in attesa.
L'Unità di Crisi della Protezione Civile, attivata ieri sera dal Presidente del Veneto Luca Zaia, nella sala operativa regionale, dove sono al lavoro l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin e il direttore della Protezione Regionale, Luca Soppelsa, comunicano un primo aggiornamento sui danni provocati dal maltempo registrati nella nottata, in particolare a Venezia. Numerosissimi i danni nel centro storico della città di Venezia, una sessantina le imbarcazioni danneggiate molto pesantemente, tra le quali alcuni vaporetti. La marea si è assestata - in queste ore - a 150 centimetri.
“Acqua alta anche a Trieste". Il presidente della Regione, Fvg, Massimiliano Fedriga, mostra in un post l'acqua alta in piazza Unità d'Italia, nel capoluogo giuliano. "Grazie a tutte le donne e gli uomini dei soccorsi che stanno lavorando. Solidarietà a Venezia che sta vivendo una situazione drammatica", scrive Fedriga.
Una maxi voragine si è aperta a Napoli, zona Ponti Rossi, dove è stato necessario sgomberare 25 famiglie. Lo sprofondamento della sede stradale si è verificato in un'area di cantiere. Il presidente della III Municipalità, Ivo Poggiani, in un post su Facebook parla di "tragedia sfiorata".
L'altro ieri sono intervenuti i Vigili del Fuoco e Protezione Civile per uno sprofondamento stradale su un tratto appena interessato dai lavori di rifacimento del manto stradale, ma non dei sotto servizi - spiega - La strada viene chiusa, dopo qualche ora interviene sul posto ABC, rapidamente iniziano i lavori su condotta idrica e fognaria".
Difficile anche la situazione in Puglia. Una violenta tromba d'aria si è abbattuta su Porto Cesareo, in Salento, provocando danni gravi al porto turistico di Ponente e crolli della parte alta di un pontile in muratura e di muretti di recinzione. Un pontile della darsena, lungo 60 metri, è stato sollevato e trascinato via dal vento e dal mare in burrasca e ha portato con sé tutte le barche ormeggiate. Attualmente vi sono centinaia di barche ammassate: alcune sul molo, altre sono finite nell'area giochi a circa 300 metri di distanza.
I danni più gravi li hanno subiti le barche dei pescatori, molte delle quali erano ormeggiate al pontile sradicato dalla forza del mare e del vento. La frazione di Torre Lapillo è isolata perché allagata. Qui vi sono stati numerosi cedimenti di strutture murarie ed è crollata la parte alta del pontile in muratura che collega Porto Cesareo all'hotel Lo Scoglio che si trova su un isolotto collegato da un pontile alla terraferma. Il sindaco, Salvatore Albano, commenta che la città è "in ginocchio". La frazione di "Torre Lapillo - spiega - è sommersa dal mare, le strade sono coperte da spazzatura e detriti, la situazione è tragica. Eravamo in allerta, ma non ci aspettavamo una situazione del genere. Chiederemo lo stato di calamità naturale, i danni ammontano a centinaia di migliaia di euro".