Venezia, 13 Nov 2019 - Continua a sferzare l'Italia l'ondata di forte maltempo che da giorni sta creando notevoli danni e disagi. Piogge torrenziali e vento forte oggi si sono particolarmente abbattute sul Veneto. Critica la situazione a Venezia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per informarsi delle condizioni della città. Analoga telefonata del Capo dello Stato al sindaco di Matera, Raffaele De Ruggeri. Lo si apprende da fonti del Quirinale.
Il Presidente del Consiglio - all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Camerino - - sottolinea che a Venezia "la situazione è drammatica. L'ondata di maltempo preoccupa molto".
"La drammatica situazione di emergenza che si è creata a Venezia in queste ore, la più grave dal 1966, è seguita direttamente dal governo che la affronterà nel prossimo Cdm per valutare gli interventi necessari ed urgenti che tutelino la città, la sua laguna e i suoi abitanti". Lo ha scritto su Twitter il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Andrea Martella.
"Per contrastare i cambiamenti climatici c'è bisogno di un'azione politica ed economica coraggiosa e forte". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Sergio Costa sull'emergenza acqua alta a Venezia. "Ed è quello che questo governo sta provando a fare - ha spiegato - con il decreto clima, con la legge di bilancio ed il collegato ambientale".
A Venezia "gli imprenditori e le associazioni che fanno grande questa regione ci chiedono che si blocchino mutui e contributi. A questa richiesta dobbiamo rispondere subito. Non c'è tempo da perdere. Ci metteremo al lavoro immediatamente per una moratoria verso imprese, artigiani, commercianti, famiglie. Venezia e i veneti vanno supportati con ogni mezzo". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Venezia - aggiunge - è sommersa come mai prima d'ora. Le immagini e le notizie che ci arrivano dalla città sono drammatiche. Qui è a rischio la vita delle persone, e due purtroppo sono già morte, sono a rischio beni culturali dal valore inestimabile, è a rischio un'intera comunità".
"Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l'80% delle città è sott'acqua, danni inimmaginabili, paurosi" spiega il Presidente del Veneto, Luca Zaia. Il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha raggiunto la città lagunare per un sopralluogo e per fare un punto di situazione sul maltempo: "Si è trattato di un evento eccezionale. Stiamo lavorando perché da domani si possa arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza".
Il sindaco Luigi Brugnaro su Facebook scrive: "Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l'intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova".
Il sindaco - durante la conferenza stampa per fare il punto della situazione - ha sottolineato che ci sono "Danni per centinaia di milioni di euro". Ed ha descritto la drammatica situazione in cui versano mote famiglie: "Dentro le case è come trovarsi in piscina". Ed ha aggiunto: "Oggi ci giochiamo la credibilità internazionale. Venezia è un biglietto da visita per tutto il Paese".
Brugnaro ha poi ricordato: "Qui non si tratta di quantificare i danni soltanto, ma del futuro stesso della città. Perché lo spopolamento di Venezia nasce anche da questo". Ed ha spiegato: "Se un giovane vede che stiamo dando della soluzioni pensa di a vivere in centro storico - ha aggiunto - altrimenti pensa solo ad andar via, perché non si riesce più a vivere in questo modo". "Se il Mose ci fosse stato avrebbe evitato questa marea eccezionale" ha concluso il sindaco.
"Danni irreparabili alla basilica di San Marco. Serve intervento straordinario". E' l'appello lanciato dal Patriarca di Venezia, Angelo Moraglia che aggiunge: Non ho mai assistito ad una cosa del genere. C'erano ieri delle onde che sembrava di essere al mare".
L'acqua alta che ha colpito Venezia non ha risparmiato il Teatro La Fenice. L'acqua non ha intaccato la struttura del teatro ma ha invaso le aree di servizio rendendo inutilizzabile (è stato disattivato) il sistema elettrico e quello anti incendio. Lo rende noto il sovrintendente Fortunato Ortombina che dice "stiamo lavorando per ripristinare quanto fuori uso, tutte le pompe idrauliche sono in funzione". "I concerti di stasera e di domani (14 novembre) sono annullati. Registriamo inoltre un guasto ai servizi di biglietteria (anche on-line). Vi teniamo aggiornati", si legge in un tweet del Teatro della città lagunare.
Ingentissimi i danni provocati dall'alta marea nell'isola di San Servolo dove è crollato il muro di cinta davanti all'imbarcadero. Allagamenti anche nei locali interni. Problemi registrati nelle scuole di Venezia e nel commissariato della polizia di Stato di San Lorenzo. Lo riferisce il profilo twitter di Città Metropolitana di Venezia.
Oltre 170 gli interventi dei vigili del fuoco già effettuati in Veneto per il maltempo e l'eccezionale Acqua alta, che ha raggiunto i 187 centimetri a Venezia. Nel centro storico di Venezia e nella laguna le situazioni più critiche con l'acqua alta che ha completamente invaso l'isola Pellestrina dove si sono registrate due vittime: un uomo di 78 anni è morto fulminato nella sua casa. L'anziano è deceduto a causa di un corto circuito innescato dalla marea che ha invaso la sua abitazione. Un altro uomo è stato rinvenuto morto - sempre in casa - probabilmente per cause naturali. Diversi incendi si sono verificati nella notte a causa delle centraline elettriche invase dall'acqua.
Un incendio, già spento, ha interessato il museo Ca' Pesaro con il parziale crollo di un solaio a piano terra. Incendio anche in un edificio commerciale del Lido. Le squadre dei Vigili del Fuoco stanno operando insieme con personale del nucleo sommozzatori per liberare la circolazione acquea a causa dell'affondamento di diversi natanti, che hanno rotto gli ormeggi. A Venezia già effettuati oltre 100 interventi e altri 100 sono in attesa.
L'Unità di Crisi della Protezione Civile, attivata ieri sera dal Presidente del Veneto Luca Zaia, nella sala operativa regionale, dove sono al lavoro l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin e il direttore della Protezione Regionale, Luca Soppelsa, comunicano un primo aggiornamento sui danni provocati dal maltempo registrati nella nottata, in particolare a Venezia. Numerosissimi i danni nel centro storico della città di Venezia, una sessantina le imbarcazioni danneggiate molto pesantemente, tra le quali alcuni vaporetti. La marea si è assestata - in queste ore - a 150 centimetri.
Nulla lasciava presagire uno scenario come quello che si è verificato ieri a Venezia. "Il 12 novembre 2019 - ha spiegato Rosalia Santoleri, direttrice dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) - c'è stato a Venezia un evento di acqua alta eccezionale, secondo solo a quello catastrofico del 1966. Nella mattinata non si immaginava fosse di queste proporzioni. Raffiche di vento con più di 100 km/ora hanno contribuito a questo fenomeno assolutamente imprevedibile che ha colpito la città".
Con i cambiamenti climatici in atto, "l'innalzamento del livello marino, e l'aumento della frequenza delle tempeste in mare, questi fenomeni estremi saranno sempre più numerosi - ha aggiunto Santoleri - il Cnr con il suo istituto Ismar, nato nel 1969 proprio come reazione all'acqua alta del 1966, insieme al Centro Previsioni e Segnalazioni Maree del Comune di Venezia e ad altre istituzioni come Ispra e Arpa dell'Emilia Romagna, stanno facendo un grande lavoro per il miglioramento della previsione delle acque alte che dà un contributo alla protezione della popolazione e alla salvaguardia della ricchezza artistica di Venezia".
"Acqua alta anche a Trieste". Il presidente della Regione, Fvg, Massimiliano Fedriga, mostra in un post l'acqua alta in piazza Unità d'Italia, nel capoluogo giuliano. "Grazie a tutte le donne e gli uomini dei soccorsi che stanno lavorando. Solidarietà a Venezia che sta vivendo una situazione drammatica", scrive Fedriga.