Cagliar, 31 Ott 2019 – Lunedì scorso, i “Falchi” della Squadra Mobile di Cagliari hanno arrestato uno studente di 16 anni che, all’interno dell’istituto professionale di via Bainsizza, dallo stesso frequentato, era dedito ad una intensa attività di spaccio.
Un apposito servizio di osservazione operato nel corso della mattina ha confermato l’ipotesi investigativa: e, infatti, durante l’ora di ricreazione vi era la presenza di numerosi studenti intorno al giovane che, alla vista dei poliziotti ha tentato di disfarsi della droga.
Immediatamente bloccato e perquisito, all’interno dei suoi slip, il ragazzo aveva nascosto circa 4 grammi di Marijuana e nel suo portafogli 231 euro. Inoltre subito dopo è stato recuperato nel terreno adiacente, a circa un metro di distanza da dove era seduto lo studente, il resto della sostanza stupefacente di cui il ragazzo ha cercato di disfarsi, ovvero altri circa 4 gr di Marijuana divisa in 5 confezioni e due bustine contenenti circa 11 gr. di Hashish.
Quindi sulla base di quanto emerso, il 16enne è stato dichiarato in arresto e su disposizione del Pm dei Minori è stato condotto presso il Centro di Prima Accoglienza di Quartucciu.
La Polizia di Stato, da sempre attiva con servizi mirati per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, è particolarmente attenta nei confronti del fenomeno quando questo si manifesta nei luoghi in cui vi è la presenza di minori, come la scuola o altri luoghi di aggregazione.
In tale ambito non solo diviene più incisiva l’attività di repressione e contrasto svolta dagli uffici investigativi della Squadra Mobile e dei Commissariati, con il prezioso contributo della Polizia Scientifica, ma si intensifica maggiormente l’attività di prevenzione, mediante la predisposizione di appositi servizi anche nei pressi degli istituti scolastici, grazie all’attività svolta dalle pattuglie in servizio di controllo del territorio, Squadra Volanti e Reparto Prevenzione Crimine, spesso coadiuvati dal Nucleo Cinofili Antidroga della Polizia di Stato.
Fondamentale è la collaborazione attiva instaurata con i dirigenti scolastici degli istituti, particolarmente sensibili al fenomeno e con i quali è stato possibile organizzare anche incontri di prevenzione e di educazione alla legalità, ai quali hanno partecipato nell’arco dell’anno quasi 3000 studenti