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Dal Wto via libera a 7.5 miliardi di dazi Usa contro l’Europa. Bruxelles: “Reagiremo di conseguenza

Roma, 2 Ott 2019 - La stangata attesa da giorni è arrivata. Ed è più pesante delle più tetre previsioni. Gli stati Uniti potranno imporre dazi annui per 7,5 miliardi di dollari sulle importazioni dell'UE: lo ha annunciato l'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) chiudendo la controversia aperta dai sussidi europei - giudicati illegali - al costruttore aereo Airbus. Si tratta della contromisura più 'pesante' mai imposta dall'organizzazione in una querelle commerciale.

Washington - che ha chiesto al Wto un risarcimento pari a 11,2 miliardi di dollari - ha contestato la legittimità degli aiuti pubblici concessi da Bruxelles e ora potrebbe colpire una serie di prodotti tecnologici (aerei e componentistica realizzati nei quattro Paesi del consorzio Airbus: Regno Unito, Francia, Germania e Spagna) ma anche prodotti alimentari e beni di lusso.

Un comparto questo che tocca anche esportazioni italiane, sebbene il nostro paese non faccia parte del consorzio. Alla mossa degli Usa, comunque, l'UE - che a sua volta contesta i sussidi a Boeing - dovrebbe rispondere con propri dazi, anche se il Wto non ha ancora definito l'ammontare della eventuale compensazione.

L'Ue è pronta a lavorare con gli Usa per trovare "una soluzione equa e equilibrata", ma se Washington deciderà di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, questo "spingerà l'Ue in una situazione in cui non avrà altra scelta che fare lo stesso". Lo dice la commissaria Ue al Commercio, Cecilia Malmstroem dopo che l'organismo arbitrale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha autorizzato gli Usa a imporre 7,5 miliardi di dollari di dazi all'Unione Europea per i sussidi a Airbus.

Per gli Stati Uniti "applicare contromisure ora sarebbe di corta veduta e controproducente", si legge in una nota di Malmstroem. "Sia l'Ue sia gli Usa sono stati considerati colpevoli dal sistema di risoluzione delle dispute del Wto per aver continuato a fornire alcuni sussidi illegali ai loro produttori di aerei", ha aggiunto. Nel caso Boeing, "all'Ue tra pochi mesi sarà dato il diritto di imporre contromisure contro gli Stati Uniti". La Commissione ha già pubblicato in aprile "una lista preliminare di prodotti Usa" su cui potrebbe imporre contromisure attraverso i dazi, ha ricordato la commissaria svedese.

Secondo Malmstroem, "l'imposizione reciproca di contromisure infliggerebbe danni alle imprese e ai cittadini su entrambe le sponde dell'Atlantico e danneggerebbe il commercio globale e l'industria aeronautica più ampia". L'Ue è pronta a lavorare con gli Usa per trovare "una soluzione equa e equilibrata" - ha concluso – ma se gli Usa decideranno di imporre contromisure autorizzate dal Wto, spingeranno l'Ue in una situazione in cui non avrà altra scelta che fare lo stesso".

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo sul tema dei dazi che divide Usa ed Ue, ha detto che "confidiamo di poter ricevere attenzione" da Washington, in particolare per le "nostre esportazioni strategiche".

"L'Europa e l'Italia rischiano, i mercati globali rallenteranno ancora di più. I dazi non sono mai una bella notizia per il mondo", commenta il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. La vicenda "apre una riflessione quella di quella di una maggiore integrazione politica europea perché di fronte perché a queste questioni il mercato più ricco del mondo che è l'Europa può e deve reagire per riequilibrare questa posizione in termini anche di potere contrattuale con le altre aree" del mondo, ha concluso Boccia.

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