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Consiglio Sardegna – rinviata la mozione del consigliere Cocco ed altri “sulla grave situazione di incertezza per i lavoratori precari all’interno dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi” (5))

Cagliari, 2 Ott 2019 - Il consigliere Fausto Piga (Fdi) ha messo l’accento sull’importanza delle nuove tecnologie per i piccoli Comuni, molto spesso esclusi dalle grandi reti di comunicazione o alle prese con un servizio inefficiente e non concorrenziale. Prima non avevamo niente, ha ricordato, mentre ora la fibra è dappertutto, perfino nel sottosuolo della rete del gas, ma molte comunità restano al fuori del nuovo sistema. Secondo Piga, infine, la proposta della cabina di regia regionale va incoraggiata e sostenuta.

Per i Progressisti il consigliere Gian Franco Satta ha ricordato che nel 2018 a Cagliari si viaggiava a 92 mega di velocità ed il Comune, Tergu, ad uno zero virgola. Quello sulla rete tecnologia, ha continuato, è stato uno degli investimenti più importanti della precedente legislatura guidata dal centro sinistra e non vorrei che qualcuno se ne prendesse ora il merito come accaduto per esempio nelle assunzioni della sanità, anche perché le infrastrutture sono state realizzate in tutti i Comuni. Il problema, a suo avviso, è solo quello di intervenire su Telecom ed Open Fiber per adeguare le sue centrali a ricevere il nuovo segnale, per cui il progetto è alla fase conclusiva.

Il consigliere Francesco Mura (Fdi) ha lamentato che, fino al 2014, a Nughedu S. Vittoria non c’era nemmeno un buon segnale telefonico, fatto molto penalizzante per tutta la comunità, accentuando la percezione dei cittadini di essere isolati. Questo è il problema dei problemi, ha proseguito Mura, ed occorre moltiplicare gli sforzi della Regione per colmare il divario tecnologico fra i diversi territori, senza perdere di vista l’ulteriore evoluzione della tecnologia perché, alle porte, c’è già una rete di nuova generazione.

Francesco Agus, consigliere dei Progressisti, ha criticato in apertura le larghe assenze dell’esecutivo alla seduta statutaria, con un ordine del giorno che ancora una volta è privo di testi legislativi, costringendo la stessa conferenza dei capigruppo ad allungare il brodo. Nel merito della mozione Agus la definito serio il tema affrontato che mette fra l’altro in luce la mancanza di strumenti concreti di intervento da parte della Regione per correggere l’ampio divario che attualmente separa molti territori e molti Comuni, oltre che penalizzare le imprese sarde. Sotto questo profilo, ha concluso, limitarsi a chiedere una azione del governo rischia di essere troppo poco.

Ancora per i Progressisti il consigliere Antonio Piu ha sottolineato l’importanza dell’intervento avviato nel 2015 per infrastrutturare tutta la Sardegna dal punto di vista tecnologico, un grande progetto che però non ha ancora la copertura territoriale auspicata. In questo contesto, a suo giudizio, la Regione deve lavorare affianco ai Comuni per semplificare i processi burocratici attraverso apposite conferenze di servizi.

Il consigliere del M5S Alessandro Solinas ha affermato che l’accesso ai servizi tecnologici è diventato sostanzialmente un diritto fondamentale del cittadino, di cui soprattutto in Sardegna ed in certe aree del territorio si avverte ancora la mancanza. La Sardegna, ha aggiunto, è stata in passato la culla di grandi innovazioni tecnologiche ed ancora oggi presenta significative eccellenze nel campo pubblico e privato e quindi non possiamo mancare a questo appuntamento con l’innovazione. Noi proponiamo, ha concluso, un emendamento orale per inserire un passaggio relativo all’avvio di una interlocuzione col Governo centrale.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha sostenuto che quello tecnologico è certamente uno dei grandi divari dell’insularità, un divario purtroppo ancora molto presente nei territori più marginali dell’Isola e nelle zone rurali. Lo stato di avanzamento del progetto, ha detto ancora, non è soddisfacente e presenta molti ritardi che devono essere al più presto recuperati; un compito della Regione che dovrà esercitare un forte ruolo di impulso nei confronti del Governo nazionale e delle aziende impegnate nei lavori. Non meno urgente, ha concluso, la soluzione dei problemi collegati ai segnali telefonici e televisivi.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha annunciato che il suo gruppo resterà in aula per votare la mozione, sollecitando però la maggioranza ad assumersi le sue responsabilità, garantendo il rispetto del numero legale.

A nome della Giunta, l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia ha espresso parere favorevole.

In sede di replica, il primo firmatario Michele Cossa ha ringraziato il Consiglio per la qualità del dibattito su un tema molto sentito dalla comunità regionale anche se, ha precisato, la Regione non fatto tutto quello che poteva dopo aver assicurato il 97% della copertura finanziaria del progetto. È importante, ha concluso, che le grandi aziende che stanno operando nel settore sappiano che la politica sarda non è assente; piuttosto, mi aspettavo dalla Giunta nel suo complesso (a parte alcuni assessori) un atteggiamento più concreto, al di là del parere favorevole.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, a proposito dei rilievi del collega Cocco sul numero legale, ha suggerito di ripristinare un sistema di controllo delle presenze, invitando tutti ad una maggiore assiduità.

Il vice presidente Comandini ha replicato che basta modificare il regolamento.

Per dichiarazione di voto, il consigliere di Leu Eugenio Lai ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, esprimendosi anche a favore della modifica del regolamento in materia di numero legale.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5S ha annunciato il voto positivo del gruppo.

Per i Progressisti il consigliere Massimo Zedda, favorevole, ha però sollevato il problema della presenza del premier Giuseppe Conte domani a Cagliari, una occasione che poteva essere utile per far sentire al capo del Governo la voce unitaria della Sardegna.

 

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