Cagliari, 28 Sett 2019 - Un'imbarcazione che trasportava oltre 50 persone si è capovolta al largo delle coste della Libia. Lo ha reso noto l'Unhcr, aggiungendo che i soccorritori sono in arrivo.
Non è chiaro, al momento, se si tratti della stessa imbarcazione con 56 a bordo per la quale Alarm Phone, la piattaforma che aiuta i migranti nel Mediterraneo, ha lanciato in queste ore diversi allarmi. "Che cos'altro deve succedere affinché le autorità si prendano responsabilità per la situazione?" ha twittato. Si tratta di una barca "partita dalla Libia giorni fa", avvertiva un primo tweet nella tarda serata di ieri: "Abbiamo informato le autorità in Libia, Italia e Malta, ma nessuno ha lanciato un soccorso". Con il passare delle ore la situazione, come prevedibile, è peggiorata: "i naufraghi temono di morire e chiedono aiuto. Le persone a bordo dicono che stanno imbarcando acqua".
Intorno alle 13, l'ultimo disperato Sos dalla barca: "parlano di diritti umani, ma dove sono? Vi prego, aiutateci!". Alarm Phone assicura di aver informato Eunavfor Med (l'operazione Sophia), Guardia costiera, Guardia costiera francese, forze armate maltesi e "la cosiddetta Guardia costiera libica".
Un altro dramma si è invece consumato in Marocco. Sette migranti marocchini, sei uomini e una donna, sono stati trovati morti oggi al largo di Ain Harouda, a nord-est di Casablanca, dopo che il loro gommone si è capovolto. Lo hanno reso noto le autorità locali. Altri tre migranti sono stati portati in ospedale, e le operazioni di ricerca continuano.
La guardia costiera turca ha effettuato questa mattina un salvataggio nel Mar Egeo, al termine del quale 15 migranti irregolari sono stati salvati a bordo di un gommone, rovesciatosi nel tentativo di raggiungere i confini dell'Ue. L'intervento è avvenuto al largo di Mugla, località della costa sud, non lontana dalle isole greche di Kos e Kalimnos.
I migranti, in maggioranza afgani, sono stati condotti presso i centri di identificazione e controllo medico del direttorato turco dell'immigrazione, mentre i due minori salvati sono stati portati in ospedale in stato di ipotermia. La provincia di Mugla costituisce uno dei punti di partenza della rotta verso i confini dell'Ue più trafficata quando le condizione meteo sono favorevoli, che prevede appunto l'attraversamento di non poche miglia nautiche del Mar Egeo, fino alle isole greche e ai confini dell'Ue.
Appena ieri 7 migranti, tra cui due bambini, sono affogati nel Mar Egeo, vicino l'isola di Oinousses, a causa del ribaltamento di un gommone che trasportava circa 20 persone, 12 delle quali tratte in salvo, mentre almeno quattro risultano dispersi. Lungo queste rotte, in base ai dati forniti dal ministero dell'Interno, nel 2018 in Turchia sono stati fermati ben 268.000 migranti irregolari, mentre il bilancio del 2019 supera 17.000.