Cagliari, 20 Sett 2019 - Il 15 settembre si è conclusa l’operazione “Mare Sicuro” condotta lungo le coste nazionali dal personale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera al fine di garantire lo svolgimento con la massima sicurezza di tutte le attività svolte in mare e sulle spiagge.
Anche la Direzione Marittima di Cagliari ha partecipato all’operazione “Mare Sicuro” attraverso i propri uffici marittimi dipendenti, assicurando una presenza costante lungo i circa 900 Km. della costa della Sardegna centro meridionale, da Arbatax a Bosa, mediante il coinvolgimento di circa 250 militari, 30 unità navali, oltre 20 mezzi terrestri. Inoltre, da quest’anno a garantire la sicurezza dei bagnati sono stati schierati in prima linea anche due elicotteri AW 139, denominati “Nemo”, in forza alla 4ª Sezione Elicotteri sempre della Guardia Costiera, con base a Decimomannu.
L’operazione “Mare Sicuro 2019” è stata presentata ufficialmente al pubblico con apposita conferenza stampa tenutasi presso la sala operativa del 13° Centro secondario di soccorso marittimo di Cagliari.
Nel corso dell’incontro con i rappresentanti della stampa sono stati esposti gli obiettivi principali dell’operazione, dalla salvaguardia della vita umana in mare, al rispetto delle norme attinenti alle attività che si svolgono sul demanio marittimo e nelle acque marittime, dall’ordinata fruizione di mare e spiagge da parte di diportisti e bagnanti, alla sicurezza generale di tutte le attività turistico balneari e al raggiungimento di un consapevole approccio dell’utenza.
Per il corretto svolgimento dell’operazione, sempre durante la fase preliminare, sono state analizzate e opportunamente valutate le risorse disponibili in termini di uomini e mezzi, soprattutto quelle delle associazioni di volontariato e delle strutture ricadenti sul demanio marittimo su cui poter fare affidamento in caso di necessità.
Durante le fasi dell’operazione non è mancata l’opera di verifica, ai fini demaniali e di sicurezza, delle strutture balneari insistenti sui litorali, con particolare riguardo alle c.d. “postazioni di salvataggio” sia presso le strutture in concessione che lungo le spiagge libere.