Roma, 13 Sett 2019 - La partita dei sottosegretari vive in queste ore una nuova accelerazione, che potrebbe anche portare a una soluzione entro domani. A quanto si apprende le forze di maggioranza, dopo che sembrava farsi largo la possibilità di un rinvio a settimana prossima, hanno intensificato il lavoro sul dossier, su impulso del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che oggi ha sollecitato M5S e Pd: l'obiettivo è ultimare la compagine di Governo prima della settimana prossima. Domani mattina dovrebbe esserci l'ufficializzazione. Nel pomeriggio il presidente del Consiglio è atteso nelle zone del terremoto. Alle 14 sarà ad Accumoli e alle 16 a Castelsantangelo sul Nera.
È prevista per questa mattina alle ore 9.30 una riunione del Consiglio dei ministri. Lo si apprende da fonti di governo. In Cdm è attesa la nomina dei nuovi sottosegretari. La trattativa tra i partiti però sarebbe in questi minuti ancora in corso, dal momento che resterebbero alcuni nodi da sciogliere.
La fumata bianca sui sottosegretari e viceministri del governo Conte II potrebbe dunque arrivare domattina: le delegazioni incaricate di mettere a punto la squadra di sottogoverno sono all'opera dopo la nuova richiesta di stringere i tempi che - viene riferito - sarebbe arrivata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. In mattinata, infatti, il dossier sembrava essersi complicato ulteriormente tanto che esponenti di M5s e Pd erano quasi concordi nel ritenere che si sarebbe dovuto attendere l'inizio della prossima settimana per vedere la squadra al completo. Da Conte, tuttavia, sarebbe arrivato l'avvertimento sui rischi di un avvio della sessione di bilancio con le caselle di sottosegretari e vice ministri ancora vuote.
Al termine del Consiglio dei Ministri, poi, alcuni esponenti di governo sono rimasti a lungo a Palazzo Chigi: non ci sono segnali che il ritardo nell'uscita dal palazzo abbia avuto a che fare con lo sprint impresso alle trattative ma di fatto, poche ore dopo, le voci che parlavano di una soluzione a breve hanno cominciato a rincorrersi. Il Capo Politico del M5s, Luigi Di Maio, ha cercato di garantire una certa democraticità nella scelta dei sottosegretari, chiedendo ai presidenti di commissione di presentare cinque nomi. Il meccanismo sembra però essersi inceppato e adesso toccherà a Di Maio trovare la quadra tra richiesta di rinnovamento - arrivata dai gruppi parlamentari - e necessità di valorizzare l'esperienza di chi ha avuto ruoli di governo anche nel Conte I. Chi non verrà promosso dovrebbe entrare nel processo di riorganizzazione del Movimento.
Il derby Castelli-Buffagni all'Economia dovrebbe essere vinto dalla prima ma ci sono resistenze interne su entrambi i nomi. E trattative serrate sono in corso anche nel Partito Democratico: alla minoranza andranno 6-7 posti ma solo la metà potrebbe essere di stretta osservanza 'renziana'. Per il Pd sicura la poltrona per Antonio Misiani di vice ministro in Via XX Settembre, mentre l'assessore della Regione Lazio Gian Paolo Manzella dovrebbe avere la delega delle Comunicazioni al Mise. Fonti parlamentari Pd raccontano che anche Maurizio Martina vorrebbe un incarico da vice ministro. Walter Verini è dato al ministero della Giustizia, Andrea Martella all'Editoria. Nella compagine governativa dovrebbero entrare anche Marina Sereni, Lorenza Bonaccorsi (Turismo), Roberto Morassut (Cultura), Luigi Marattin (per un incarico economico), Bruno Astorre ed è confermata la possibilità che Emanuele Fiano vada al Viminale e Anna Ascani all'Istruzione, non ancora certo se da sottosegretari o da viceministri. Tra i renziani girano pure i nomi di Simona Malpezzi, Salvatore Margiotta e dell'ex senatore Cociancich. Dentro pure Braga (Ambiente) e Lia Quartapelle (Esteri).
Sul fronte M5s, l'attuale capogruppo alla Camera, Francesco D'Uva, andrà alla Cultura o agli Interni mentre Manlio Di Stefano verrebbe confermato agli Esteri e Ferraresi alla Giustizia. Probabili 'new entry' quelle di Trizzino (Sanità), Coltorti, Cancelleri, Licia Azzolina (agli Affari Regionali), Carabetta, Currò, Romagnoli. Per Leu si fa il nome della Muroni (Ambiente).