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Agroalimentare-Food Made in Italy – Le piccole imprese “alimentano” export (+7% in primo semestre) e occupati (+13% in 5 anni). In Sardegna sono 10.544 gli addetti del food and drink.

Cagliari, 6 Sett 2019 - In Sardegna sono 10.544 gli addetti del settore alimentare e delle bevande. 8 lavoratori su 10, l’85,8%, pari a 9.043, sono impiegati nelle micro e piccole imprese (realtà con meno di 49 dipendenti). Nel solo comparto artigiano operano 5.733 lavoratori, il 54,4% di tutta la forza lavoro del settore food and drink.

Ed è anche grazie alle capacità professionali degli addetti dell’agroalimentare sardo che il cibo Made in Italy conquista, sempre più, i mercati internazionali. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, il nostro export nazionale di alimenti e bevande è cresciuto del 6,9%, a fronte del +2,5% del totale dell’export manifatturiero, portando a 35,3 miliardi (pari al 2% del Pil) il valore, su base annua, delle nostre vendite di food all’estero.

Tutto ciò viene rilevato dal rapporto nazionale dell’Ufficio Studi di Confartigianato, secondo il quale tra i nostri migliori clienti vi sono il Giappone, gli Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia.

“Si tratta di un comparto in piena crescita ed evoluzione – afferma in una nota Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - che sempre più risponde alle esigenze di una clientela che nel corso dei lustri ha modificato e affinato i propri gusti e stili alimentari”.

Se il food made in Italy piace così tanto, il merito è soprattutto delle piccole imprese: dei 445.665 addetti del settore alimentare e bevande, infatti, il 61,3% (pari a 273.263) lavora in piccole imprese e il 35% (156.095) opera in imprese artigiane.

Secondo Confartigianato è proprio il trend dell’occupazione un altro record del food made in Italy: negli ultimi cinque anni è cresciuta del 12,9%, un ritmo più che doppio rispetto al +5,1% della media UE.

Una tendenza che si conferma nel trimestre agosto-ottobre 2019 con le imprese del settore che prevedono l’assunzione di 34.650 lavoratori. Di questi 11.780 sono operai e artigiani specializzati nelle lavorazioni alimentari, di cui però le imprese segnalano una difficoltà di reperimento del 51,1%, di gran lunga superiore al 29,7% della media indicata dal totale delle imprese. Com

 

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