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Un uomo di 54 anni di Santu Lussurgiu arrestato dal personale della Polizia di Stato di Oristano per detenzione di armi clandestine, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

Oristano, 31 Ago 2019 - Nell’ambito di attività di prevenzione dei reati di tipo predatorio predisposte dalla Questura di Oristano, gli uomini della Squadra Mobile, coadiuvati dalla locale Procura della Repubblica, a seguito di rapida attività di indagine, hanno arrestato un uomo di 54 anni, residente a Santu Lussurgiu, ritenuto responsabile dei reati di detenzione di armi clandestine, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. All’alba di ieri, dopo un accurato servizio di monitoraggio, i poliziotti sono entrati in azione all’interno di una azienda agricola situata nel territorio del Comune di Santu Lussurgiu, in prossimità della località San Leonardo e, coadiuvati dalle unità cinofile della Questura, hanno rastrellato l’intera area impervia ed eseguito alcune perquisizioni, estese poi anche all’abitato di Santu Lussurgiu.

A seguito delle perquisizioni sono state rinvenute due pistole con matricola abrasa, una 357 magnum e una beretta semiautomatica calibro 22, 120 munizioni, tra le quali alcune da guerra, una carabina, una balestra e circa due chili di marijuana essiccata suddivisa in cinque differenti confezioni accuratamente occultate all’interno delle abitazioni nell’azienda agricola e in paese.

FOTO 357 MAGNUMLe armi clandestine, accuratamente nascoste all’interno dell’abitazione di San Leonardo, erano interamente avvolte nel cellophane e poste all’interno di sacchetti di plastica messi sottovuoto. Tali accortezze non hanno però ingannato i cani poliziotto che ne hanno subito fiutato l’odore e permesso il ritrovamento.

L’importante sequestro consentirà di accertare se le armi siano state utilizzate per la commissione di efferati reati, verranno infatti analizzate dagli specialisti della Polizia Scientifica che verificheranno, tramite accurate analisi e l’utilizzo di sofisticate apparecchiature, se abbiano sparato in vecchi o recenti fatti di cronaca.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato in Questura per essere foto-segnalato, e poi condotto presso il carcere di Massama a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesta dell’udienza di convalida dell’arresto.

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