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Approvato il Disegno di legge 39/A – Giunta regionale (Terza variazione di bilancio 2019-2021) (5)

Cagliari, 8 Ago 2019 - Successivamente il Consiglio ha approvato gli allegati e le tabelle collegate alla legge.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha illustrato un ordine del giorno con cui si chiede allo Stato il commissariamento delle opere pubbliche di competenza Anas attualmente bloccate per varie ragioni. Mula ha specificato che il documento dovrà essere trasmesso al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro delle Infrastrutture ed ai presidenti delle due Camere.
L’ordine del giorno è stato approvato.
Subito dopo è stato messo in votazione finale il Disegno di legge n.39.-
Per dichiarazione di voto il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, riferendosi alla precedente dichiarazione del consigliere Gallus, ha affermato di essersi occupato a lungo di teatri, subendo anche 4 anni di processi, senza mai cedere alla tentazione di interventi particolari. Quello di Paulilatino, ha aggiunto, è un problema importante ma ce ne sono tanti altri in altri teatri della Sardegna, abbiamo solo chiesto un intervento di sistema. Zedda ha infine annunciato la sua astensione
La legge è stata infine approvata con 29 voti favorevoli e 20 astenuti.
Successivamente è ripresa la discussione della mozione n.34 (Giagoni e più) sulla proroga delle concessioni balneari. Il proponente ha annunciato alcune modifiche del documento.
Il presidente Pais ha invitato il consigliere a depositare la proposta.
Sull’ordine dei lavori il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha eccepito la prassi irrituale di presentare emendamenti alle mozioni.
Il presidente Pais ha ricordato che il regolamento lo consente, perché il dibattito è stato sospeso nella precedente seduta in fase di discussione generale.
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha ricordato che il collega Mula aveva chiesto di superare la mozione con un ordine del giorno, quindi la discussione generale sulla mozione era chiusa.
Il presidente Pais ha ribadito che la discussione era sospesa ma non chiusa.
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha chiesto la verifica del numero legale.
Il presidente Pais ha replicato che non si può chiedere nell’attuale fase dei lavori.
Il consigliere della Lega Michele Ennas ha richiamato l’attenzione del Consiglio sul fatto che in alcune città si stanno danno interpretazioni discutibili della legge finanziaria nazionale 2018 che prevede la proroga delle concessioni e che la stessa legge riguarda anche commercio su aree pubbliche.
A nome della Giunta l’assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna ha ribadito di essere impegnato per una soluzione a questo grave problema, soluzione che va perseguita con serietà, allineandosi alle decisioni del Governo nazionale attese per le prossime ore.
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha detto di non aver capito il parere della Giunta, posto che sull’argomento ci sono forti dubbi di legittimità e sentenze di segno opposto.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha fatto rilevare la necessità di votare l’emendamento con scrutinio elettronico e dopo la mozione.
Il presidente Pais ha precisato che ci si trova in fase di dichiarazioni di voto sull’emendamento.
Il consigliere di Leu Eugenio Lai ha osservato che la Giunta non ha espresso formalmente un parere.
L’assessore Quirico Sanna ha precisato che la Giunta intende rimettersi all’Aula.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto una sospensione della seduta per valutare l’emendamento che riguarda anche il commercio su aree pubbliche.
Alla ripresa dei lavori, il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha annunciato il ritiro dell’emendamento, chiedendo però un impegno all’assessore Sanna perché la mancata certezza del diritto sta causando danni a molti operatori.
Giuseppe Meloni (Pd), a favore, ha detto però che il tema non può essere trattato in modo semplicistico creando illusioni, come emerge anche dalle posizioni differenti della maggioranza.
Giovanni Satta del Psd’az, a favore, ha parlato di argomento delicato e controverso con visioni diverse sulla proroga stabilita dalla finanziaria nazionale, attualmente in contrasto con una direttiva europea. Il governo chiarirà, ha concluso, ma per ora non c’è certezza e per il futuro è auspicabile più coesione nella maggioranza.
Giuseppe Piu (Progressisti) si è detto in imbarazzo anche per le contraddizioni nella posizione dell’assessore e la scarsa chiarezza dello stesso documento, molto simile ad una promessa priva di contenuto.
Valter Piscedda, del Pd, ha ricordato che ci sono state audizioni in commissione cominciando un percorso, ed ora si cambiata strada con scelta piuttosto irrituale ed una mozione molto generica nonostante si sia diffusa nell’opinione pubblica la convinzione che il problema dipenda solo dalla volontà politica del Consiglio ma non è così.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha annunciato che non parteciperà al voto, protestando per una decisione a suo giudizio vergognosa nei confronti degli operatori del settore. E’una follia, ha concluso, invitare la Giunta a fare una delibera mentre poi l’esecutivo si rimette all’Aula.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha dichiarato che quello che è successo stasera non sarà più tollerato, allusioni e messaggi compresi. Spero che nell’Aula prevalga il buon senso e per questo mi appello al presidente. Nel merito, apprezzo la posizione dell’assessore che si è impegnato ad approfondire con rigore il problema in collaborazione col governo.
Angelo Cocciu (Forza Italia) si è detto favorevole perché si chiede alla Giunta di continuare a lavorare per risolvere un problema oggettivamente difficile, tanto è vero che il Comune di Olbia non ha prorogato le concessioni.
Il consigliere Eugenio Lai, di Leu, a favore, ha evidenziato il paradosso di una mozione della maggioranza nei confronti della Giunta, frutto di un atteggiamento da campagna elettorale continua, condotta prevalentemente sui social media, senza alcuna concretezza.
Per i Progressisti, il consigliere Massimo Zedda ha parlato di “doppio danno” per chi ha investito e per chi dovrà farlo, come ha riconosciuto anche Mula quando ha cercato di togliere dall’imbarazzo il “suo” assessore. Zedda ha annunciato che non parteciperà al voto.
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha definito la mozione una “marchetta elettorale” che farà danni maggiori dei problemi che vorrebbe risolvere. La posizione espressa dall’assessore dimostra le perplessità enormi che circondano il tema. Mi rifiuto, ha concluso, di associarmi ad un pasticcio che potrebbe causare un disastro.
Infine la mozione è stata approvata con 26 voti a favore e 3 astenuti.
Al termine dello scrutinio il presidente ha dichiarato chiusa la seduta, annunciando la riconvocazione del Consiglio a domicilio. Com