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Giustizia, non c’è intesa tra M5s e Lega. Dal Cdm ok alla riforma solo salvo intese

Roma, 1 Ago 2019 - Non sono bastate 8 ore di confronto e un Consiglio dei ministri fiume: M5s e Lega non trovano l'intesa sulla riforma della Giustizia. Il nodo è il processo penale. Il Cdm trova un accordo di massima su giustizia civile e riforma del Csm. Ma alla fine il via libera al provvedimento è "salvo intese", non definitivo. Per la Lega restano distanze su una riforma che è "di facciata". Per M5s l'alleato sta tentando di bloccare l'abolizione della prescrizione che entrerà in vigore a gennaio 2020.

Il premier Giuseppe Conte prova per tutto il giorno a mediare tra due partiti che sono ormai su barricate opposte. E così in Consiglio dei ministri si protrae per ore il confronto tra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e la titolare della P.a.

Le mozioni sulla Tav saranno discussee votate in Aula al Senato tra martedì e mercoledì prossimo (6 e 7 agosto) subito dopo il decreto delega del governo sullo sport. Lo si apprende al termine della riunione dei capigruppo di palazzo Madama.