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Carabiniere ucciso, folla alla camera ardente. Questa mattina i funerali

Roma, 29 Lug 2019 - Si terranno questa mattina, alle 12, a Somma Vesuviana i funerali di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere ucciso a Roma con 11 coltellate. I commercianti hanno esposto decine di bandiere dell'Italia per rendere omaggio al proprio concittadino. Il sindaco del paese ha disposto il lutto cittadino. Ieri alla camera ardente, a Roma, ha partecipato anche il premier Giuseppe Conte. "La vita spezzata di Mario - ha detto - è una profonda ferita per tutti noi".

Tante, tantissime persone, amici, colleghi e cittadini per dare l'ultimo saluto al militare ucciso. Rosa Maria veglia, in piedi, la bara avvolta in una bandiera tricolore, quattro carabinieri in alta uniforme formano un picchetto. Accanto alla moglie, i familiari di Mario seduti a semicerchio attorno al feretro.

La camera ardente è rimasta aperta fino alle 21, mezz'ora più del previsto, per il grande afflusso. Poi il trasferimento del feretro a Somma Vesuviana, nel Napoletano.

Giovane americano presunto assassino carabiniere bendato in caserma"Questo è il momento della commozione e di stare vicino alla famiglia. Per altre dichiarazioni più complesse mi riservo di farle più avanti": lo ha detto ai microfoni di Rainews24 il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine della sua visita alla camera ardente. E poi: "A Roma per onorare la memoria di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere ucciso con modalità efferate, mentre svolgeva il proprio dovere. Un uomo generoso, un marito premuroso, un carabiniere onesto. La vita spezzata di Mario è una profonda ferita per tutti noi", scrive su Facebook. "'Muor giovane chi agli dei è caro', recitano i versi di Menandro, che però non valgono a consolarci. Il mio pensiero commosso alla moglie, ai suoi familiari, ai suoi amici, ai suoi colleghi dell'Arma".

Il Gip di Roma Chiara Gallo ha convalidato il fermo così come sollecitato dalla Procura. Sono accusati di concorso in omicidio e tentata estorsione.

I due sono stati fermati nella stanza dell'hotel in cui alloggiavano, a poche decine di metri dal luogo in cui è avvenuta l'aggressione, presso piazza Cavour. Nella loro stanza è stato trovato il coltello con cui Lee, reo confesso, ha colpito otto volte il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, mentre era stato nascosto in una fioriera esterna, vicina all'hotel, il borsello rubato allo spacciatore. Sembra che i due avessero bevuto alcolici e si viene a sapere che Lee fa uso di psicofarmaci: in particolare, gli è stato trovato dello Xanax.

È stato intanto individuato dai carabinieri il pusher che ha venduto aspirina al posto della droga ai due californiani. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di un italiano. Sono in corso accertamenti anche sulla posizione di Sergio Brugiatelli, l'uomo derubato che quella sera diede l'allarme al 112. A quanto ricostruito, l'uomo accompagnò personalmente i ragazzi dal pusher. Entrambi saranno indagati per reati di droga.

"Mi hanno rubato la borsa, ho richiamato col telefono e mi hanno chiesto il riscatto. Ora io devo fare denuncia, dentro ho i documenti, non vi dico i soldi, il codice fiscale, patente tutto. Se potete venire vi do il numero e se loro vi rispondono forse potete rintracciarli. Perché mi sono pure scappati, li ho rincorsi con la bicicletta e non li ho presi, loro sono a piedi. Io aspetto in piazza Gioacchino Belli, sono con una bicicletta grigia, pantaloncini blu e scarpe bianche". È la telefonata che Sergio Brugiatelli, l’uomo a cui gli studenti americani avrebbero sottratto la borsa, ha fatto al 112 nella notte fra il 25 e il 26 luglio. Sarebbe stato Brugiatelli a fare da intermediario, accompagnando i due giovani americani dallo spacciatore. Sull'uomo pendono vecchi precedenti per rapina e rissa.

Dopo la chiamata al 112 il vicebrigadiere e il collega Andre Varriale hanno raggiunto in borghese il luogo in cui era stato combinato il "cavallo di ritorno" per il borsello rubato a Brugianelli. I due si sono mossi in borghese sia perché la vicenda riguardava attività di Polizia giudiziaria, sia perché presentandosi in divisa avrebbero immediatamente insospettito i due ladri mettendoli in fuga prima di poter concludere l'arresto.

Una foto di uno dei due californiani, mentre era bendato in caserma, sta girando in queste ore su alcune chat. Nello scatto, di cui non si conosce l'autenticità, si vedrebbe il giovane americano seduto in un ufficio della caserma bendato forse in attesa di essere interrogato. Ieri sera, il Comando generale dell'Arma dei carabinieri ha preso "fermamente le distanze dallo scatto e dalla divulgazione di foto di persone ristrette per l'omicidio del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega". "Il Comando provinciale carabinieri di Roma - ha poi proseguito - sta svolgendo con la massima tempestività accertamenti diretti a individuare i responsabili". Trasferito intanto a reparto non operativo il militare che ha messo la benda.

I Pm della Capitale sono in attesa di un'informativa in relazione alla foto. Quando arriverà a piazzale Clodio, la procura aprirà un'inchiesta.

L'autore del bendaggio, a quanto racconta una fonte dei carabinieri all'"Agenzia Nova", ha spiegato di avere agito così per impedire al sospettato di vedere alcune immagini relative alle indagini che in quel momento erano proiettate su degli schermi al plasma. La benda sugli occhi sarebbe stata tenuta per non oltre 5 minuti, secondo il militare che ha agito in questo senso e che ha garantito di avere spostato in breve tempo il ragazzo presso un'altra stanza. A quanto si è appreso, infatti, al momento del bendaggio il sospettato era in una sala d'attesa in vista dell'interrogatorio. In ogni caso la posizione dell'Arma dei Carabinieri resta quella di ferma condanna poiché "nessuna giustificazione può validare un tale episodio".

"Gli indagati sono stati presentati all'interrogatorio liberi nella persona, senza bende o manette. All'interrogatorio è stato presente un difensore ed è stato condotto da due magistrati, è stato registrato e ne è stato redatto verbale integrale. Gli indagati sono stati avvertiti dei loro diritti. Le informazioni fornite dalla Procura della Repubblica di Roma circa le modalità con le quali è stato condotto l'interrogatorio consentono di escludere ogni forma di costrizione in quella sede". Così in una nota il procuratore generale di Roma, Giovanni Salvi.

Ai fini dell'accertamento delle responsabilità - prosegue la nota - disciplinari derivanti dall'uso di mezzi di costrizione su persona in stato di custodia e dalla diffusione di una fotografia della persona in manette, la procura generale ha avviato indagini disciplinari. Le verifiche proseguono per accertare chi, per quali ragioni e per disposizione di quale autorità abbia bendato l'indagato e abbia ritenuto di tenere l'indagato in manette, si accetteranno anche eventuali responsabilità per omessa vigilanza", conclude.

"Quella foto mi ha fatto davvero un brutto effetto. Oggi abbiamo provato ad andare in carcere per parlare con il mio assistito ma non è stato possibile: voglio capire cosa sia successo e se anche lui è stato bendato e legato". E' quanto afferma l'avvocato, Francesco Codini, difensore di Finnegan Lee Elder, il cittadino americano che ha ammesso di essere l'autore materiale dell'omicidio del vicebrigadiere, Mario Cerciello Rega, commentando la foto in cui l'altro ragazzo americano fermato compare con una benda sugli occhi e le mani legate in una caserma dei carabinieri.

Sarà aperto domani dall'Ufficio scolastico del Piemonte il procedimento disciplinare nei confronti   dell'insegnante di Novara, Eliana Frontini, per il commento da lei postato su Facebook sulla morte del vice brigadiere. "Il procedimento prevede che si parta con la contestazione degli addebiti- affermano fonti del Miur-. A seguire una serie di passaggi che si concluderanno o meno con la sanzione".

"Interrompo il silenzio istituzionale per associarmi al cordoglio per la scomparsa del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Anche la Rai domani, lunedì 29 luglio, ne onorerà la memoria: tutte le trasmissioni osserveranno un minuto di silenzio alle 11.30. L’omaggio al carabiniere proseguirà poi, a partire dalle 11.55 su Rai1, con la diretta della cerimonia funebre, a cura del Tg1". Così il presidente della Rai, Marcello Foa.