Cagliari, 25 Lug 2019 - Le Consigliere e i Consiglieri del gruppo “Progressisti” in riferimento alle parole offensive scritte sui social nella pagina che riporta il nome Lega-Psd’Az, stigmatizzano la maleducazione attraverso la quale si è scelto di affrontare un confronto politico.
Sconcerta che ancora oggi si debba assistere all’incapacità di alcuni uomini (o donne) di rapportarsi con l’interlocutore senza scadere nella volgarità e nella presunzione di essere giudici di aspetti della persona che nulla hanno a che vedere con le idee e le opinioni politiche. Ancora più grave il fatto che queste parole siano pronunciate da una pagina che rappresenta la componente politica di Governo (regionale) e che non tutti gli esponenti del Consiglio e della Giunta regionale, dei due partiti interessati, abbiano chiesto scusa e si siano dissociati da questo modello espressivo inaccettabile.
La scelta di un registro dialettico volgare e becero nasconde certamente anche una matrice sessista, alimentata da una cultura totalmente devalorizzante della figura femminile, cultura che si esprime ormai quotidianamente ad opera di simpatizzanti del partito della Lega, chiaramente fomentati dal suo Leader, a cui il Psd’az si sta omologando senza dissociarsene.
Condanniamo questo genere di comportamenti che come in questo caso, fomentano ed esasperano gli animi e alimentano l’odio. Com