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Missione Beyond – Alle ore 18,28, AstroLuca torna tra le stelle e twitta prima del lancio: tante emozioni

Il 20 luglio, in coincidenza con i 50 anni dallo sbarco sulla Luna, Luca Parmitano, astronauta italiano dell'Esa, parte alla volta della ISS insieme all'astronauta della Nasa Andrew Morgan e al cosmonauta Alexander Skvortsov di Roscosmos (Expedition 60/61) per la missione Esa denominata Beyond. Durante questa sua seconda missione che si concluderà il 6 febbraio 2020, Parmitano sarà il primo astronauta italiano (e il terzo europeo) a ricoprire il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Nel 2013 con la missione Volare dell'Asi aveva trascorso 166 giorni nello spazio.

"Andiamo fuori dalla Terra per la Terra e ci sentiamo a servizio di tutta l'umanità". Così ha descritto la missione nell'ultima conferenza stampa prima della partenza per la Stazione spaziale internazionale (Iss) dal cosmodromo di Baikonur. Colonnello dell'Aeronautica, Parmitano si è presentato in uniforme militare alla Commissione statale russa che approva l'equipaggio della missione. "Chi indossa l'uniforme in Italia si dice che sia in servizio permanente effettivo", ha dichiarato "AstroLuca". "Sono parole che non prendo alla leggera: effettivo significa lasciare la propria impronta, permanente significa costante e servizio significa che, da comandante, sarò al servizio del mio equipaggio, per permettere loro di brillare. Sarò, poi, al servizio di quelli che ci permettono di volare, l'Agenzia spaziale italiana, l'Agenzia spaziale europea e tutta l'Italia che mi ha formato", ha detto, parlando da dietro un vetro perché ancora in quarantena.

Per AstroLuca la Luna è il nuovo sogno, come lo spazio è sempre stato il suo sogno di bambino, e la sua nuova missione è legata alla Luna a doppio filo, non soltanto per il coincidere delle date. "Non credo in modo particolare nelle coincidenze o nel destino, ma mi affascinano le simmetrie", osserva. "Due anni fa - prosegue - con i colleghi abbiamo pensato di inserire nel simbolo della missione Beyond un riferimento all'allunaggio e adesso il cerchio si chiude in un modo che non sarebbe stato possibile immaginare", aggiunge l'astronauta. Nato 43 anni fa a Paternò, in provincia di Catania, sette anni dopo lo sbarco sulla Luna, Luca Parmitano racconta di avere vissuto quell'avventura "attraverso la memoria altrui. Me lo ha raccontato Tito Stagno e forse il suo entusiasmo, diventato leggendario qui in Italia, ha contribuito a creare generazioni di sognatori".

"Volare sulla Stazione spaziale internazionale nel cinquantesimo anniversario dello sbarco dell'uomo sulla Luna "è un grande privilegio e non credo ci sia modo migliore di celebrare questo evento", ha detto. "Il tributo più grande a quei tre pionieri dello Spazio è il nostro lavoro e la nostra dedizione al programma", ha aggiunto riferendosi ai membri dell'equipaggio dell'Apollo 11.

"Prima fermata: edificio 254. Il pensiero tende a tornare ai saluti scambiati poco fa, alle mie figlie, agli amici. Emozioni, tante, ma positive - la mente è focalizzata". È quanto ha scritto in un tweet l'astronauta dell'Agenzia spaziale europea (Esa), Luca Parmitano, a poche ore dal lancio dalla base di Baikonur (Kazakistan) alla volta della Stazione spaziale internazionale (Iss). La capsula Soyuz MS-13 porterà Parmitano nello spazio per la missione 'Beyond' dell'Esa, la seconda di lunga durata sulla Iss per l'astronauta di Paternò (Catania). La partenza è prevista alle 18.28 italiane di oggi.

È la dodicesima missione che coinvolge uno o più astronauti italiani e la decima sulla ISS. Alle 21.28 locali (le 18.28 in Italia), la partenza verso la Iss. Il docking è previsto sei ore più tardi e dopo circa altre due ore, l'ingresso di Parmitano, Morgan e Skvortsov nella Stazione, dove si uniranno ai tre colleghi già a bordo: gli americani Christina Koch e Nick Hague e il cosmonauta russo Alexey Ovchinin.​

Luca Parmitano sarà il comandante della Stazione nella seconda parte della missione, primo italiano e terzo europeo ad avere questo incarico. Si prepara anche ad affrontare nuove passeggiate spaziali, ma quante saranno al momento non è noto. "Di fatto nei mesi scorsi le attività extra-veicolari sono state assegnate, ma sappiamo che il programma è flessibile", ha detto Parmitano. Quante delle quattro o cinque passeggiate spaziali previste dovrà affrontare si saprà soltanto in ottobre, quando sarà arrivata alla Stazione Spaziale l'ultima navetta con gli strumenti necessari agli interventi previsti all'esterno della grande casa-laboratorio degli astronauti, primi fra tutti quelli necessari a modificare l'esperimento AMS (Alpha MagneticSpectrometer), il cacciatore di materia installato nel maggio 2011.

Sono pochi, gli oggetti che AstroLuca ha deciso di portare a bordo. "Un amico mi ha dato una statua di un giovane scultore: è una statuetta di pietra che rappresenta un bambino appena nato". "Mi è piaciuta moltissimo l'idea di avere a bordo un piccolissimo bimbo" e "sono convinto che l'arte abbia un suo valore straordinario. Un giorno - ha rilevato - sarebbe il caso di portare sulla Stazione Spaziale astronauti e poeti". Quanto al cibo, dopo il successo del menu tipicamente italiano della sua prima missione, Luca Parmitano ha deciso di confermarlo: "Lasagna, parmigiana e tiramisù ormai sono immancabili: i colleghi me ne avrebbero voluto se non lo avessi fatto".

Durante la sua permanenza sulla Iss, Parmitano dedicherà buona parte del tempo all'attività scientifica, sarà impegnato a seguire oltre 200 esperimenti, 6 dei quali sviluppati dall'Agenzia spaziale italiana: Nutriss, Acoustic Diagnostics, Amyloid Aggregation, Lidal, Xenogriss e Mini-Euso. Gli esperimenti - due sono già sulla Stazione, gli altri saranno lanciati a luglio, agosto, ottobre e dicembre - riguardano diversi settori di ricerca: fisiologia umana, biochimica, biologia, dimostrazione tecnologica, osservazione della Terra.

Un alterato introito calorico può essere dannoso in una condizione cronica come il volo di lunga durata, dunque l'obiettivo è quello di mantenere una composizione corporea ideale evitando l'aumento del rapporto massa grassa/massa magra dovuto all'inattività da microgravità. Lo scopo è far luce sui cambiamenti nella composizione corporea durante il volo spaziale a lungo termine. I dati sperimentali ottenuti potrebbero implementare la gestione clinica di pazienti immobilizzati malnutriti e / o obesi, migliorando così la qualità della vita umana sulla Terra.

Acoustic Diagnostics: Microgravità e rumore a bordo della Stazione Spaziale Internazionale costituiscono potenziali fattori di rischio per l'udito degli astronauti. Questo esperimento si propone di valutare eventuali danni all'apparato uditivo confrontando i risultati di numerosi test audiologici effettuati sugli astronauti prima e dopo la missione, ed effettuando test obiettivi dell'udito durante la loro permanenza in orbita.

Scopo dell'esperimento è valutare se l'aggregazione delle fibrille amiloidi sia influenzata dalla microgravità, al fine di identificare un possibile rischio professionale negli astronauti che trascorrono lunghi periodi a bordo della ISS. Inoltre, poiché l'accumulo di proteine è una caratteristica predominante di molte malattie neurodegenerative, una comprensione più profonda del meccanismo sottostante l'aggregazione dei peptidi potrebbe essere un obiettivo cruciale nella ricerca neuro scientifica. La partenza dell'esperimento alla volta della Iss è prevista per il prossimo 21 luglio.

Xenogriss: Utilizzando come modello i girini di Xenopus, che saranno mandati a bordo della ISS all'interno di uno specifico contenitore, l'esperimento si propone di valutare se in questi animali i processi di accrescimento e rigenerazione sono influenzati dalla forza di gravità. L'esperimento, che prevede il coinvolgimento di studenti provenienti dall'ITIS Meucci di Firenze, vuole valutare l'effetto dell'ambiente spaziale, ed in particolare della microgravità, sul processo di rigenerazione tissutale.

Lidal: Per definire le necessarie contromisure volte a mitigare i possibili danni dovuti alla radiazione durante permanenze umane nello spazio si devono capire gli effetti della radiazione sull'uomo, e conoscere le caratteristiche della radiazione a cui verranno esposti gli astronauti.

Mini-Euso è un telescopio di nuova generazione per lo studio ed il monitoraggio di emissioni notturne in banda ultravioletta (UV) di origine terrestre, atmosferica e cosmica, la cui ottica si basa sull'utilizzo di lenti di Fresnel.

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