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Lampedusa, sequestrato il veliero Alex. Malta autorizza lo sbarco della Alan Kurdi

Lampedusa, 8 Lug 2019 - Via libera dal governo di Malta allo sbarco dei migranti a bordo della Alan Kurdi, la nave di Sea Eye. Saranno poi tutti ricollocati in altri Paesi europei, fa sapere il premier Joseph Muscat.

La nave aveva cambiato rotta dopo che al capitano era stato notificato ieri dalla Guardia di Finanza il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Anche La Valletta inizialmente aveva negato l'ingresso nelle proprie cque. La Sea Eye3 aveva fatto sapere che tre dei 65 migranti erano collassati per il caldo. Inizialmente Malta aveva concesso lo sbarco di questi tre, due dei quali minori.

"Nessuno dei migrati rimarrà a Malta, in quanto questo caso non era sotto la responsabilità delle autorità maltesi. Tre persone a bordo che hanno bisogno di cure mediche urgenti saranno immediatamente sbarcate", scrive su Twitter il primo ministro di Malta, Joseph Muscat.

A seguito di trattative con la commissione europea e con il governo tedesco, spiega Muscat, le autorità di Malta trasferiranno i 65 migranti su una nave militare che entrerà poi in un porto dell'isola. "Tutti - assicura il premier - saranno poi immediatamente trasferiti verso altri stati europei. Nessuno rimarrà a Malta, dato che questo caso non si è verificato sotto la responsabilità delle autorità maltesi".  "Come segno di riconoscimento per la buona volontà del governo maltese - prosegue il presidente - stati Ue accoglieranno anche metà dei 58 migranti soccorsi in un altro intervento dalle forze armate maltesi, caso avvenuto sotto la responsabilità delle autorità dell'isola".

Sono sbarcati all'1.30 della notte i migranti di nave Alex di Mediterranea ormeggiata da ieri pomeriggio nel porto di Lampedusa. Un applauso liberatorio è partito dal molo Favarolo per la svolta arrivata dopo la notifica del sequestro probatorio della nave da parte della Guardia di Finanza consegnata al capitano Tommaso Stella, indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina I migranti, 46 secondo quanto confermato da fonti di Mediterranea, sono stati condotti all'hotspot dove si trovano già in tanti dopo i ripetuti sbarchi 'fantasma'.

È stato notificato poco prima dell'una il provvedimento di sequestro della nave "Alex" di Mediterranea ormeggiata al molo Favarolo. Il provvedimento di iniziativa della Guardia di Finanza è stato formalizzato al capitano Tommaso Stella, "che risulta essere l'unico indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina", spiegano da Mediterranea, "e non l'intero equipaggio".

Si è diffusa in seguito la notizia che anche il capo missione della barca Alex della Ong Mediterranea, il parlamentare di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati. E che per la Procura di Agrigento si tratta di "un atto dovuto". Notizia successivamente smentita con decisione in un tweet di Mediterranea.

"Fonti giudiziarie e di polizia smentiscono in maniera netta che, allo stato degli atti, oltre al capitano Tommaso Stella, risulti indagato anche il Capomissione a bordo dell'imbarcazione Alex di Mediterranea", si legge sull'account ufficiale di Mediterranea. Che in un altro tweet aggiunge: "Ennesimo sporco tentativo di inquinare l'informazione su Mediterranea".

Il diretto interessato dice: "Ancora non mi è stato notificato nulla, l'ho appreso dai giornalisti. Ce l'aspettavamo, è già successo con la Mare Jonio che abbiano indagato il comandante e il capo missione. Io non ho paura, è un atto dovuto. Del resto siamo stati noi i primi a rivolgerci alla magistratura per chiedere l'apertura di un'inchiesta".

È durata quasi 4 ore la perquisizione che la Guardia di Finanza ha realizzato, stanotte, sulla barca Alex della Ong Mediterranea. Perquisizione che è stata effettuata dopo lo sbarco di tutti i migranti. Sono stati acquisiti documenti e non è escluso che nelle prossime ore vengano acquisiti anche i video realizzati dai giornalisti che erano a bordo del veliero. L'informativa verrà poi, verosimilmente entro oggi, trasmessa dalle Fiamme gialle alla Procura di Agrigento.

"Ecco una delle tante bugie delle ONG di sinistra: il gommone soccorso non aveva nessun problema". Lo ha dichiarato via Twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini, riferendosi allo sbarco portato a termine nella notte in violazione del divieto di ingresso in porto disposto dal governo.

"C'è stata una chiara volontà politica di non darci altra possibilità. La decisione di dirottarci a Malta era pura propaganda politica che voleva trattare le persone come sacchi di patate. Salvini voleva solo il nostro scalpo". Lo hanno sostenuto nel corso di una conferenza stampa a Lampedusa la portavoce di Mediterranea Alessandra Sciurba e il capo missione Erasmo Palazzotto, ribattendo a tutte le accuse del Viminale sulla vicenda della nave Alex. Il capo missione ha poi spiegato di avere preso la decisione di entrare in porto a Lampedusa quando ormai a bordo vi era una "emergenza sanitaria" e una situazione insostenibile dal punto di vista igienico, con gli unici due bagno fuori uso "Cinico chi dice gommone non in difficoltà.

"Chi dice che quel gommone non era in difficoltà dovrebbe venire a vedere con i suoi occhi: come si fa a essere così cinici?". Così la portavoce di Mediterranea Alessandra Sciurba, in conferenza stampa. "Vorrei che vi trovaste davanti a un gommone con 50 persone con bambini, alcuni piccolissimi, e dire 'Non ci sono problemi'. Quando dovremmo intervenire? Come si può essere così cinici e crudeli pur di fare propaganda politica?". Poi: "I trafficanti sono favoriti dalle politiche di questo governo, perché sono pagati due volte in Libia: innanzitutto dal governo italiano che ha rifinanziato una missione allucinante, in quanto queste milizie sono quelle che ogni tanto si travestono da Guardia costiera, ricatturano le persone e le riportano nei centri. Trafficanti pagati indirettamente dal governo italiano e direttamente dai migranti".

La barca a vela della ong Mediterranea era arrivata in porto ieri pomeriggio scortata da un gommone della Guardia costiera e una motovedetta della Guardia di Finanza. Alex aveva dichiarato "lo stato di necessità " a bordo e deciso di forzare il blocco imposto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Due donne ed un minore sono scesi subito per essere trasportati al centro medico di Lampedusa.