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Attività del personale della Polizia di Stato di Cagliari – Eseguita dalla Squadra Mobile la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e contestuale divieto di avvicinamento.

Cagliari, 6 Lug 2019 - Una situazione divenuta oramai insostenibile che durava dal lontano 2012 all’interno di una famiglia cagliaritana che viveva in zona centrale della città dove l’indagato, S.A., di 53 anni, del capoluogo regionale, sottoponeva ad abituali vessazioni la propria convivente, anche in presenza dei figli minori.

Gravi sono state le condotte dell’uomo, in particolare aggrediva fisicamente la propria convivente, la insultava con vari epiteti, la minacciava dicendole in particolare che l’avrebbe fatta passare per pazza e che le avrebbe fatto portare via i figli, le faceva carico delle spese domestiche ed in un’occasione le aveva lanciato contro vari oggetti personali.

Gli investigatori della Squadra Mobile terza sezione in seguito sono venuti a conoscenza delle grave situazione familiare solo oggi, allorquando un’amica della vittima ha riferito ai Poliziotti che la stessa era stata picchiata dal proprio compagno, al culmine dell’ennesima lite con il coinvolgimento del figlio minore e che nell’occasione aveva potuto notare i segni delle percosse, un labbro gonfio, un occhio tumefatto e diversi lividi sulle braccia.

Gli agenti della Mobile, d’intesa con la locale Procura della Repubblica nella persona del Sostituto Procuratore dott. Marco Cocco hanno avviato i contatti con la vittima ed ha riferito quanto subito da parte del convivente, acconsentendo altresì a recarsi presso il pronto soccorso per farsi adeguatamente refertare per le ecchimosi multiple sul volto.

La vittima ha riferito inoltre che sin dall’inizio della propria relazione, da cui erano nati tre figli, il proprio convivente in occasioni delle varie discussioni l’aveva percossa schiaffeggiandola o colpendola con oggetti vari, tali episodi inizialmente sporadici in seguito erano divenuti sempre più frequenti.

La ragione per cui sino al mese di giugno non era stata presentata alcuna denuncia era da ricollegare alla circostanza che la vittima temeva le ritorsioni del proprio compagno che, più volte, l’aveva minacciata di farla passare per pazza prospettandole il pericolo che le avrebbe pertanto portato via i bambini. Dopo la condotta dell’uomo era peggiorata da quando aveva perso il posto di lavoro. E, quindi, la convivenza era divenuta intollerabile dall’inizio del 2019.

Quindi ieri pomeriggio i poliziotti della Squadra Mobile dopo avere rintracciato l’indagato ha provveduto a notificargli la misura restrittiva dell’allontanamento dalla propria casa di famiglia con conseguente divieto di avvicinarsi.

Invece nella notte, il personale della Polizia di Stato ha arrestato un senegalese di 28 anni, pregiudicato, resosi responsabile dei reati di atti persecutori e minacce gravi.

In serata è giunta una chiamata al 113 che segnalava uno straniero, all’esterno di un esercizio commerciale del centro cittadino, che continuava a camminare avanti e indietro con fare agitato, guardando insistentemente all’interno. Il Centro Operativo ha inviato gli equipaggi delle Volanti sul posto che hanno subito notato il giovane segnalato, ancora davanti alla vetrina del locale con lo sguardo fisso verso l’interno e che, alla vista degli Agenti ha tentato di allontanarsi. Subito bloccato, lo straniero non ha saputo fornire ai poliziotti una motivazione circa la sua presenza dinanzi al citato esercizio commerciale.

Lo straniero, noto alle Forze dell’ordine per i suoi precedenti penali e di polizia per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e reati contro il patrimonio, negli ultimi mesi aveva altresì posto in essere una serie di comportamenti vessatori e pedinamenti ai danni di due giovani dipendenti del locale. E, in particolare il giovane staziona frequentemente davanti alle vetrine, osservando insistentemente le ragazze per poi entrare ed avvicinarsi, proferendo frasi offensive e compiendo gesti intimidatori nei loro confronti, in alcune occasioni minacciandole di morte. L’ultimo episodio si è verificato nella serata di ieri quando il giovane è entrato nel locale minacciando una delle due dipendenti di morte, scavalcando il bancone ed afferrandola per un braccio.

Lo straniero, è risultato anche non in regola sul territorio nazionale in quanto ha a suo carico un decreto di diniego del permesso di soggiorno per motivi umanitari, emesso nel settembre 2018.

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