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Collasso Motorizzazioni: Cna Fita denuncia l’insostenibile condizione degli uffici periferici della Sardegna al Ministro e alla Direzione Centrale dei Trasporti

Cagliari, 21 Giu 2019 - L’Autotrasporto sardo è in agitazione. Al centro delle proteste ci sono i disservizi e i costi superiori generati dagli uffici della Motorizzazione Civile, acuite dalla nuova emergenza sulla sospensione delle revisioni ai mezzi pesanti per carenza di organico annunciata nei giorni scorsi dagli uffici di Cagliari e Oristano.

È quanto denuncia l’Unione del Trasporto Cna Fita a seguito delle numerose segnalazioni che manifestano con impeto ed esasperazione, la volontà dei trasportatori di fermare i servizi in mancanza di una soluzione risolutiva che ponga termine al progressivo tracollo dell’operatività degli UMC in Sardegna. L’associazione ha per questo notificato formalmente al Ministro e alla Direzione Generale e Regionale dei Trasporti, all’Assessore regionale ai Trasporti, alle Prefetture di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari la condizione di collasso degli uffici periferici e lo stato di forte preoccupazione degli operatori economici (autotrasportatori ma anche agenzie pratiche auto).

La condizione degli uffici periferici in Sardegna: sottodimensionamento, ritardi e riduzione dell’operatività si trasformano in sovra costi e rischi per le aziende.

Con la Legge di stabilità 2014 – si legge in una nota diffusa oggi dalla Cna Fita -è stato predisposto il passaggio delle competenze di gestione dell’Albo Conto Terzi – allora in seno alle Province – agli uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ma di fatto senza adeguato trasferimento di risorse umane dall’amministrazione provinciale a quella centrale, caricando gli UMC di ulteriori attività.

Tale passaggio – prosegue - ha aggravato una molteplicità di problemi operativi delle Motorizzazioni, già in difficoltà nella gestione delle proprie funzioni a causa del progressivo e sempre più grave sottodimensionamento degli organici, derivante dal blocco dei concorsi pubblici e dal mancato avvicendamento dei dipendenti in pensione. Un esempio su tutti: dal 2008 l’organico della UMC di Sassari, che contava 40 unità in forze, si è progressivamente ridotto fino ai 15 dipendenti attuali, senza alcun turn over, e con ultimo concorso pubblico risalente al 1995, quasi 25 anni fa. Ma la condizione degli altri UMC provinciali non si discosta da quella del capoluogo del nord Sardegna: a Cagliari, alla fine del 2019, dalle 36 persone attuali si passerà a sole 27 unità; a Oristano, resteranno solo 13 unità nel 2020 con il pensionamento contemporaneo degli unici 2 tecnici che svolgono i servizi delle revisioni e degli esami patente; Nuoro resterà con le sole 10 unità attuali.

Revisioni dei mezzi pesanti sicurezza a rischio e sovra-costi per i trasportatori.

A garanzia della sicurezza su strada, la legge (art. 80 CdStrada) prevede che la revisione di veicoli superiori a 3,5 t. e autobus debba essere disposta annualmente dalla Motorizzazione Civile con un servizio che costa all’utente 46€ a mezzo. La norma dispone inoltre la possibilità che il servizio sia effettuato dai centri privati attrezzati e allo scopo specificamente autorizzati dalla Motorizzazione, che invia comunque i propri tecnici a effettuare le revisioni. Questo servizio alternativo, certamente più rapido, è anche maggiormente costoso: mediamente 160€ a mezzo.

I ritardi nelle revisioni degli Umc – denuncia ancora la Cna Fita - sono una delle criticità che espone a grave rischio gli autotrasportatori, in primis per le possibili conseguenze e responsabilità derivanti dalle condizioni di sicurezza di un veicolo non sottoposto al periodico controllo annuale, poi anche per tutte le complicazioni che ne derivano con gli organismi di controllo su strada e con le compagnie di assicurazione in caso di sinistro.

 

Nel 2016 si sono accumulati mediamente 9 mesi di ritardo per le revisioni presso UMC di veicoli superiori a 3,5 t. e autobus. Nel 2017 sulle complessive 850.000 revisioni annue, in Sardegna se ne sono evase circa 23.000 ma con tempi di prenotazione che hanno raggiunto i 15-16 mesi dell’UMC di Cagliari e i circa 13 mesi dell’UMC di Sassari per autocarri e rimorchi.

Nel 2019 si certifica già un ritardo a 9 mesi (prenotazioni al 30 marzo 2020) con conseguente sospensione del servizio di prenotazione delle revisioni, anche per via telematica. Le motivazioni addotte sarebbero i pensionamenti sopra richiamati, con una riduzione di organico che porterebbe in particolare Oristano alla paralisi completa del servizio revisioni.

Le richieste Cna Fita.

Pinna (Presidente regionale): “Chiediamo alla Politica e all’Amministrazione di essere messi in condizione di lavorare in regola e in sicurezza senza che ci vengano imposti costi aggiuntivi per un’attività di servizio pubblico, e senza dover fermare la nostra attività arrecandoci così un pregiudizio economico”.

Codonesu (Responsabile regionale): “Occorre affrontare con urgenza questa nuova emergenza prevedendo sessioni straordinarie di revisione col personale dipendente in forze e/o con tecnici temporaneamente a supporto provenienti da altre UMC. Ma è diventato improcrastinabile un intervento risolutivo quale l’indizione dei concorsi per nuove assunzioni o mobilità di figure idonee a restituire piena operatività agli UMC e serenità agli utenti”. Com