Napoli, 17 Magg 2019 – Il capo della Lega, lombardo, e che fino a qualche mese fa chiamava chi risiedeva da Roma in poi ‘Terroni’, non degni di essere ospitati al suo presunto grande nord. Ed oggi, a Napoli, il popolo sanguigno partenopeo gli lo ha ricordato. E non sono i soliti quattro sfigati, ma un intero popolo. Le contestazioni dei quest’ultimo periodo, specialmente nell’Italia centro meridionale, dimostrano che il feeling di Salvini con i residenti di questi zone è finito. E in malo modo.
Oggi, a Napoli, ha avuto un assaggio del suo gradimento al Sud. Infatti in Piazza Plebiscito di Napoli si sono avuti furiosi scontri fra la sua Polizia, ormai asservita ai suoi capricci, e manifestanti nei pressi della prefettura di Napoli, dove un centinaio di esponenti dei centri sociali napoletani si sono radunati per contestare il ministro dell'Interno, giunto in città per partecipare al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Poi, quando il capo della Lega lombarda, ha lasciato il palazzo di governo, all'angolo tra piazza del Plebiscito, piazze Trieste e Trento i manifestanti sono venuti in contatto con le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa. Cori contro Salvini, contro la Lega e un fumogeno rosso esploso nella piazza. Qualcuno ha anche lanciato una transenna, ma i manifestanti sono stati subito respinti anche con manganelli. Durante le frizioni tra manifestanti e forze dell'ordine, un oggetto contundente lanciato dai manifestanti ha colpito un funzionario di Polizia ferendolo alla testa. Il funzionario è stato portato in ospedale per farsi medicare.
"Quando l'iniziativa era ormai agli sgoccioli e nella piazza era rimasto poco più di un centinaio di persone a fare solo cori verso il ministro dell'Interno, al primo accenno di tensione è partita una carica completamente evitabile che ha manganellato duramente i manifestanti" affermano, in un una nota, gli esponenti della rete "Napoli senza confini", commentando gli scontri avvenuti al termine della manifestazione contro la visita di Matteo Salvini a Napoli.
"Ci sono stati - prosegue la nota - diversi contusi e feriti e uno stesso rappresentante delle forze dell'ordine che era di fianco a noi e cercava anch'egli di fare spazio tra il cordone di polizia e i manifestanti, che tentavano di ricomporre un cordone per gestire la situazione. Abbiamo ascoltato in un primo momento la polizia parlare di una transenna che lo avrebbe colpito, ma la transenna è stata lanciata solo dopo che era partita la carica da qualche manifestante che avrà pensato cosi di difendersi".
"Faremo in modo di mettere in galera i 12 mila condannati che sono a spasso per Napoli e in provincia perché manca il personale" per dare esecuzione alle sentenze, ha detto il ministro nel corso della conferenza tenuta a termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenuto negli uffici della Prefettura, annunciando il contenuto del decreto sicurezza bis che porterà lunedì in Consiglio dei ministri.
Nel quartiere napoletano del Vasto gli immigrati sono diminuiti del 50 per cento "passando da 800 a 400" ha continuato Salvini. Il ministro ha anche annunciato che, sul fronte sicurezza invece, saranno accese le telecamere "in una decina di Comuni della provincia di Napoli e che sarà avviata l'operazione scuola sicura in otto Comuni". "Sì alle critiche anche colorate, no alla violenza" "La critica se è simpatica e colorata è divertente ma quando si arriva alla minaccia e alla violenza no" ha aggiunto. Salvini ha detto che "questori e prefetti sanno fare bene il loro lavoro".