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Carabinieri reparto territorio di Olbia scoprono un appartamento una piantagione di cannabis di ultima generazione composta da oltre 100 piante, arrestato un 55enne di origini cagliaritane e denunciata la sua compagna.

Olbia, 30 Apr 2019 - Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Stazione di Olbia Centro hanno atteso con pazienza in via Montello, nella zona tra Via Brigata Sassari e Corso Vittorio Veneto e, appena hanno avuto la certezza di poter intervenire senza correre rischi, né far correre rischi alle persone che abitano nella zona, hanno fatto irruzione in un appartamento all’interno del quale hanno rinvenuto, più che una serra, una vera e propria piantagione, con tanto di sistema di irrigazione, lampade e sistema di aerazione.

Nel corso della perquisizione, i militari si sono imbattuti in una piantagione composta da oltre 100 piante di ultima generazione, per intenderci quelle a basso fusto e maggiore infiorescenza, quindi ad alta “produttività”, ed un sistema avanzato per la coltivazione in casa.

I militari sono arrivati a questa abitazione anche grazie alla costante presenza del servizio di “Carabiniere di Quartiere” che pattuglia quotidianamente il centro di Olbia. E proprio grazie a questa attenzione che il personale dell’Arma olbiese, insospettito dai movimenti, ha deciso, insieme al loro Comandante, di fare irruzione nell’appartamento dove si sono trovati di fronte la serra ed oltre alle piante, è stato sequestrato tutto l’impianto che portava quell’immobile ad avere dei consumi elevati e fuori dalla norma, altro dettaglio che aveva insospettito i Carabinieri di via D’Annunzio.

L’appartamento era abitato da una coppia originaria della Provincia di Cagliari, G.N., di 55 anni, residente a Olbia, che è stato arrestato in flagranza di reato per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre la compagna, A.M., 57enne, anche lei residente a Olbia, è stata denunciata a piede libero per lo stesso reato in concorso.

Nella stessa mattinata si è tenuta la direttissima presso il Tribunale di Tempio Pausania e al termine l’arresto è stato convalidato, mentre G.N. è stato rimesso in libertà senza che sia stata imposta alcuna misura.

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