Cambiano gli scenari sociali, politico-economici e alcune abitudini, ma la passione per il gioco in Italia, resta immutata. Almeno osservando i dati che sono stati raccolti dall’agenzia specializzata Agimeg, i quali ci mostrano un quadro piuttosto dettagliato ed esaustivo, rispetto alle cifre che sono state raccolte lungo il 2018 e nel dettaglio ci indicano come il gioco sia stato una costante in questi ultimi anni, per molti utenti, divisi tra chi gioca online e chi invece lo fa ancora in modo tradizionale. Le dimensioni del gioco si possono vedere innanzitutto dai dati complessivi: 107,3 miliardi di euro spesi durante il 2018, dove a fronte della sottrazione tra vincite e perdita la spesa reale corrisponde a quasi 20 miliardi di euro, che significano uno 0,5% in più rispetto all’anno precedente, quel 2017 che era già stato salutato dai produttori di gioco, come l’anno record, in termini di massa critica coinvolta nel business del gioco. Se ne parla tantissimo e a tutti i livelli, eppure non è ancora ben chiara una soluzione per ridurre i rischi di gioco compulsivo e di patologie quali la ludopatia e l’azzardopatia, che anno dopo anno crescono in termini di cifre e di spese a carico delle Stato presso le ASL di competenza territoriale. Il segmento del gioco dei casinò online dove troviamo operatori ben presenti quali casino.netbet.it si è mossi in direzione di una comunicazione che ha promosso il gioco responsabile e praticato con moderazione, in linea con gli standard europei e con le direttive comunitarie per il gioco come attività di svago e di divertimento. Guardando però nel dettaglio le cifre che sono state raccolte durante il biennio 2017-2018 è impossibile non notare come il mercato delle slot machine di tipo fisico abbia invaso tutti i comuni e le città d’Italia, creando di fatto un vero e proprio monopolio.
Si parla tanto dell’offerta legata al gioco online, rappresentata dai casinò virtuali e dai siti dedicati alle scommesse sportive, ma gli introiti maggiori, nonostante la diffusione sempre più capillare della tecnologia digitale, indica come gli italiani siano ancora molto legati al gioco di tipo fisico. Lotterie, slot machine e scommesse praticate attraverso i centri scommesse, nonostante i dati dei casinò virtuali e del betting online mostrino una crescita costante, che a partire dal Mondiale in Brasile del 2014 ha conquistato sempre più porzioni di mercato. Oggi si sta discutendo del divieto che a partire dal prossimo 14 luglio 2019 riguarderà i siti di gioco come casinò e scommesse sportive. Con il Decreto Dignità, che è stato fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle, cambieranno molte cose per quanto riguarda il business del gioco d’azzardo. Nonostante le opposizioni ferme da parte dei principali produttori e distributori del gioco legale in Italia, questa legge andrà a cambiare alcuni aspetti fondamentali, sia per i casinò digitali, sia per le scommesse sportive. Si tratta di un cambiamento che andrà a modificare anche i connotati degli eventi sportivi live, come il campionato di serie A, dove attualmente sono numerose le squadre che hanno stipulato dei contratti in esclusiva con siti dedicati al gioco online. Tutto questo però avrà una data di scadenza ben definita: tutti i contratti in essere dovranno cessare la loro attività di pubblicità entro e non oltre il prossimo 14 luglio 2019. Novità anche per il settore del gioco di tipo fisico, visto che sempre più comuni stanno eseguendo delle ordinanze per verificare che le sale slot e VLT rispettino gli orari di apertura e di chiusura, come già concordato, durante il 2018.Ci si sta anche muovendo per evitare che le sale da giochi distino meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole e strutture sanitarie.