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Congresso famiglie, Salvini: “Sostengo l’Italia che fa figli”. Di Maio: “A Verona i fanatici”

Verona, 31 Mar 2019 - "Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 non è in discussione", ha detto ieri il vice premier Matteo Salvini al Congresso delle famiglie di Verona riferendosi alla legge sull'aborto. "Siamo qua non per togliere i diritti: non si tocca niente a nessuno. Non sono in discussione l'aborto, il divorzio: ognuno fa l'amore con chi vuole, va a cena con chi vuole", ha precisato Salvini. "Sono qua a sostenere col sorriso una giornata di festa, il diritto a essere madre, a essere papà e a essere nonni. La necessità dell'Italia di mettere al mondo dei figli", ha detto il vicepremier.

"A Verona ci sono i fanatici qui il buon senso". Sono le parole del vicepremier Luigi Di Maio che in conferenza stampa a Roma, in occasione dell'evento di presentazione del programma giovani a Cinecittà, ha voluto prendere le distanze dal congresso delle famiglie. Mentre Roberto Fico annuncia di voler organizzare alla Camera "un'iniziativa sull'evoluzione della famiglia, sulle famiglie arcobaleno e per ascoltare le esigenze di tutti".

"Fuori c'è l'odio, Di Maio sbaglia piazza". Così il vicepremier, Matteo Salvini, al termine del suo intervento dal palco del Congresso delle famiglie, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni del capo politico M5S e alleato di governo, Luigi Di Maio.

"Condivido quello che ha detto il Papa. Io bado alla sostanza non alla forma", dice il ministro dell'Interno, ai cronisti che gli chiedevano di commentare i temi proposti dal World Congress of Families e la forma di come è stato realizzato l'evento, richiamando le dichiarazioni del Pontefice, che condivide la sostanza ma non la forma.

Il sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora "si occupi di rendere più veloci le adozioni, perché ci sono trentamila famiglie che aspettano". Così Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva delle critiche dell'esponente M5s al Congresso delle famiglie. Spadafora aveva detto: le tesi di Verona non saranno mai azione di governo.

"Io sono per, non contro. Ognuno nella sua vita privata fa quello che vuole e fa l'amore con chi vuole. Da ministro però voglio rimettere al centro i bambini che non possono essere vittime dei litigi degli adulti. Occorre modificare il diritto di famiglia, perché già gli adulti possono litigare e i matrimoni possono fallire, ma i bambini devono continuare ad avere un papà e una mamma, non genitore 1 e genitore 2", ha aggiunto Salvini.

"Adesso comincio a mettere occhio al business delle comunità di bambini. Su tremila case-famiglia, tantissime che fanno il loro lavoro, ma ci sono soggetti che tengono in ostaggio migliaia di bambini. Andremo a smistarle con una commissione di inchiesta", ha poi affermato Salvini intervenendo al Congresso delle famiglie.

"Secondo me c'è un business organizzato dei manifestanti perché sono sempre gli stessi. Le femministe parlano di diritti delle donne e fanno finta di non vedere quale è il primo reale pericolo per le donne che non è il Congresso ma è l'estremismo islamico per cui la donna vale meno che zero, ed è perpetrato da chi vuole venire qui in Italia", ha detto il vicepremier al Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona.

"A Verona ci sono dei fanatici". Così il vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, a margine dell'iniziativa a Roma per presentare il Fondo per lo sviluppo giovanile. "A Verona c'è uno stile medievale. Qui si sta guardando al futuro". Lo dice Luigi Di Maio spiegando che "non c'è contrapposizione tra tipi di famiglie. Tutti abbiamo a cuore l'aiuto alle famiglie e a i giovani"

Poi su Spadafora, Di Maio replica a Salvini: "Legga bene le deleghe. Quella sulle adozioni non è in capo al sottosegretario Spadafora, è in capo al presidente del Consiglio e al ministro della Famiglia". "Sulle adozioni è bene non dire cose scorrette", insiste il vicepremier M5s a margine dell'iniziativa Oggi Protagonisti a Cinecittà". In seguito, la Presidenza del Consiglio ha ribadito la competenza del ministro Fontana. "La delega in materia di adozioni di minori italiani e stranieri è attualmente ed è sempre stata in capo al ministro della Lega Fontana. Il Presidente del Consiglio ha solo mantenuto le funzioni di Presidente della Commissione per le adozioni internazionali. Spetta quindi a Fontana adoperarsi - come chiesto da Salvini - per rendere le adozioni più veloci e dare risposta alle 30.000 famiglie che aspettano". É quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio che chiarisce la questione delle deleghe sulle adozioni, responsabilità del ministro Fontana e non del sottosegretario Spadafora, come detto da Matteo Salvini a Verona. Il ministro degli Interni aveva sollecitato prima Vincenzo Spadafora poi il premier Giuseppe Conte a "fare di più" sul tema. "Rimane confermato - aggiunge la nota - che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare nei ministeri tutti i giorni e studiare le cose prima di parlare altrimenti si fa solo confusione".

Da oltre un mese il ministro Fontana ha chiesto di formalizzare la remissione della delega relativa alle adozioni internazionali a causa del fatto che il presidente Conte ha autonomamente indicato i componenti della struttura Cai (Commissione Adozioni Internazionali). E' quanto fanno trapelare fonti del ministero della Famiglia. Questo ha comportato un grave problema nell'attuazione della delega, costringendo il Dipartimento Famiglia a chiedere di spostare alla segreteria generale della presidenza i capitoli di bilancio delle adozioni internazionali, si lamenta. Si sottolinea inoltre che la presidenza della Commissione Adozioni Internazionali è stata fin dall'inizio in capo al presidente del Consiglio, che ha scelto di non delegarla.

Le deleghe relative alle adozioni nazionali e internazionali sono sempre rimaste in capo al Ministro Fontana. Non c'è mai stata alcuna revoca delle deleghe. La presa di posizione del Dipartimento di Fontana ha provocato una grave situazione di stasi nell'attività della Commissione Adozioni, che si è sbloccata solo grazie alle sollecitazioni giunte proprio dalla Segreteria generale della Presidenza del Consiglio. É quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

"A qualche collega distratto di governo che pensa che qui dentro si guardi indietro, dico che qui si prepara il futuro e se questo significa essere sfigato", allora "sono orgoglioso di essere sfigato". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini intervenendo al Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona riferendosi alle parole del vicepremier Luigi Di Maio che aveva bollato come sfigati i partecipanti al Congresso.

Intanto si è svolta la protesta organizzata nell'ambito delle iniziative 'Verona città Transfemminista'. Tra le sigle presenti, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, le organizzazioni femministe, tra cui 'Non una di meno', ed esponenti del Pd e dei Radicali. Sono almeno 20 mila che hanno partecipato al corteo della contromanifestazione, secondo le stime delle forze dell'ordine. Almeno 140 sono gli autobus di manifestanti arrivati da fuori città.

Il presidente della Camera Roberto Fico annuncia di voler organizzare alla Camera "Un'iniziativa sull'evoluzione della famiglia, sulle famiglie arcobaleno e per ascoltare le esigenze di tutti". "Famiglia significa volersi bene, riconoscersi e scegliere di costruire un progetto di vita insieme. Famiglia significa prendersi cura dei propri figli e dei bambini che vengono adottati. L'evoluzione della famiglia è quanto di più bello ci sia, perché significa che il nostro mondo è in movimento. E racconta una splendida evoluzione culturale", dice il presidente della Camera.

"Le famiglie non vanno messe le une contro le altre. Vanno tutte tutelate perché tutte arricchiscono la nostra società. Abbiamo il compito di supportarle, di guardare ai cambiamenti che di fatto esistono nella nostra comunità e di non arretrare sui diritti, mai", spiega Fico.