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Stadio Roma. Arrestato Marcello De Vito, presidente 5Stelle assemblea di Roma: “presunte tangenti”-

Roma, 20 Mar 2019 - Il presidente dell'assemblea comunale capitolina, Marcello De Vito (M5s), e altre tre persone - come riporta l'Agi - sono state arrestate questa mattina dai carabinieri del comando provinciale di Roma, nell'ambito dell'inchiesta sulla realizzazione del nuovo stadio della Roma.

De Vito, che è destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere anche se al momento si trova nella sua abitazione dove è in corso una perquisizione, è accusato di corruzione per aver preso utilità dell'imprenditore Luca Parnasi promettendo in cambio di favorire il progetto per la costruzione dell'impianto sportivo nell'area di Tor di Valle.

Oltre ai provvedimenti restrittivi (due in carcere e due ai domiciliari), i carabinieri stanno eseguendo anche una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori.

Tra i reati ipotizzati dalla procura c'è anche quello di traffico di influenze illecite nell'ambito delle procedure connesse alla costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e alla riqualificazione dell'area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.

L'indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l'intermediazione di un avvocato ed un uomo d'affari, che fungono da raccordo con il Presidente dell'Assemblea comunale capitolina al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

Marcello De Vito, 45 anni, avvocato, arrestato oggi dai Carabinieri nell'ambito delle indagini della Procura di Roma sulla presunta corruzione attorno al progetto dello stadio dell'As Roma, è stato il primo candidato sindaco del M5s in Campidoglio. Nel 2013 sfidò Ignazio Marino, Gianni Alemanno e Alfio Marchini piazzandosi terzo con il 12,4% dei voti. Dopo due anni e mezzo alla guida dell'opposizione contro la giunta di centrosinistra, alla caduta di Marino si è ricandidato alle primarie del Movimento venendo però sconfitto da Virginia Raggi, poi divenuta sindaca. Alle elezioni comunali del 2016 De Vito è diventato "Mr. preferenze" del Movimento, con oltre 6.500 voti a suo favore, successo personale che lo ha spinto alla presidenza dell'Assemblea Capitolina. Da sempre vicino all'ala più ortodossa dei 5 Stelle - scrive l'Agi - quella che nel Lazio vede tra i suoi riferimenti la capogruppo in Consiglio regionale Roberta Lombardi, De Vito non ha mancato di esprimere le sue perplessità su alcune scelte della sindaca in questi quasi tre anni di governo pentasellato in Campidoglio. Sui social rivendica da anni come primo post fisso del suo profilo il "taglio agli sprechi" delle spese dell'Aula.

"I fatti contestati a Marcello De Vito sono gravissimi: in questo momento, ancor più di prima, è necessario ribadire la piena e totale fiducia nell'operato della magistratura e delle forze dell'ordine. Non si può rimanere in silenzio". Lo afferma Nicola morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia, commentando l'operazione di questa mattina dei carabinieri. "La corruzione è un male che colpisce in qualsiasi forza politica e bisogna essere intransigenti", aggiunge Morra.

L'arresto del presidente M5S dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito, è "un episodio tristissimo. Ma come gruppo politico dobbiamo avere una reazione immediata e dura. Questa è la differenza che ci sarà sempre tra il M5S e le altre forze politiche. Gli altri li coccolano, noi no". Lo ha dichiarato Carlo Sibilia, sottosegretario al Viminale ed   esponente del Movimento 5 Stelle.

"Il dovere di una forza politica seria come la nostra che ha realizzato l'obiettivo di aumentare le pene ai politici corrotti è non solo essere, ma anche apparire onesti -. La reazione a questo episodio -  conclude l'ex membro del direttorio grillino - non può far altro che farci crescere e migliorare