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Svolta nel giallo dell’accoltellamento avvenuto ieri ad Assemini: i carabinieri fermano gli autori del tentato omicidio.

Cagliari, 12 Mar 2019 - È stato chiarito l'episodio di accoltellamento avvenuto alle prime luci dell'alba di ieri ad Assemini. Infatti, due persone sono state fermate con l’accusa di tentato omicidio dai carabinieri della Stazione di Assemini.

A seguito delle indagini, i responsabili della violentissima aggressione culminata poi con 4 coltellate al dorso del giovane marocchino, sono due giovani di Assemini, un uomo, Gianluigi Scalas, di 34 anni, e una donna Denise Sesuru di 39 anni.

Secondo gli accertamenti fatti durante l’indagine dei militari, il tutto sarebbe avvenuto all'alba di lunedì, alle 05:30 circa, quando la vittima, un giovane di nazionalità marocchina di 26 anni, in compagnia di due amici coetanei del posto, una ragazza ed un ragazzo, si sarebbe recato presso il bar "Pit Stop" di Assemini. Entrato dentro il locale, il marocchino ne usciva dopo qualche minuto in compagnia dei due fermati e, come si evince chiaramente dalle immagini del sistema di videosorveglianza del bar immediatamente acquisite dal personale dell’arma, ha avuto un'accesa discussione con i due, degenerata in un'aggressione fisica. Durante la lite, gli amici dell'aggredito, hanno volte più cercato di intervenire per sedare gli animi, senza riuscirvi. Proprio in quei frangenti che la donna poi arrestata, dopo aver estratto un coltello di circa 13cm di lama dalla borsetta rossa che portava a tracolla, approfittando dell’immobilizzazione della vittima da parte del complice, sferrava quattro coltellate al dorso del ragazzo, colpendo in particolare nella zona lombare. Il ferito ha poi cominciando a perdere vistosamente sangue e nel mentre è stato sostenuto dei due compagni che subito lo hanno portato via dal luogo dell’aggressione mentre i suoi aggressori, con fare assolutamente disinvolto, si sono allontanati dopo qualche minuto dal luogo del reato.

coltello usato per tentato omicidio cagliariNel frattempo i carabinieri della Stazione di Assemini, attivati dall'ospedale, hanno sin da subito cercato di ricostruire i fatti, ascoltando in caserma i due amici dell’aggredito e poco dopo hanno rintracciato i due aggressori.

In particolare, durante l’escussione dei due colpevoli, i militari hanno notato un atteggiamento nervoso della donna che, con ancora indosso la borsa rossa della sera prima, si agitava all’interno degli uffici in attesa di essere ascoltata. E, quindi, i militari hanno proceduto ad un controllo della giovane rinvenendo all’interno della sua borsa il coltello ancora intriso di sangue, utilizzato per il ferimento.

Sulla base delle evidenze investigative raccolte, infine, gli investigatori dell’Arma hanno eseguito due fermi di indiziato di delitto nei confronti della coppia contestando l'ipotesi di reato di tentato omicidio in concorso ed poco dopo trasferito e rinchiusi nel carcere di Uta.

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