Roma, 5 Mar 2019 - L'Alta velocità Torino Lione è al centro del vertice convocato stamani a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Dopo la prima uscita del neo-segretario dem Nicola Zingaretti in Piemonte a sostegno del progetto Alta velocità, tocca ora al governo sciogliere le riserve e prendere una decisione definitiva sul progetto.
"Se Chiamparino utilizzasse meno la Tav per la campagna elettorale, darebbe una mano a tutti. Detto questo credo che i bandi vadano fatti, altrimenti il rischio di perdere 300 milioni di euro è concreto". Così il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ospite di Radio anch'io su Rai Radio 1. "Bisogna fare i bandi, dopo di che ci sarà tempo per andare a discutere con la Francia e con l'Europa - aggiunge Rixi -. Mi auguro che il governo esca con una sintesi".
"Guardi io non mi occupo di trovare il compromesso (sulla Tav, ndr). Detto ciò se bisogna andare a casa perché noi non vogliamo buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema". Queste le parole di Stefano Buffagni, parlamentare del Movimento 5 Stelle e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad Agorà su Rai Tre, condotto da Serena Bortone, secondo quanto si legge in una nota della trasmissione.
Nicola Zingaretti ha incontrato ieri pomeriggio a Torino il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. "La mia prima mossa da segretario sarà simbolica e importante: andrò a visitare i cantieri della Tav il prima possibile", ha detto in un colloquio con il Messaggero, il neo segretario che all’indomani della larga vittoria ai gazebo sceglie di aprire un fronte comune sul dossier Tav, uno dei più delicati per il governo gialloverde, profondamente diviso sulla questione.
"Una scelta voluta - ha spiegato Zingaretti all'arrivo nel Palazzo della Regione - perché l'Italia deve ripartire e non si può vivere all'infinito con il costo dell'incertezza che sta piegando il nostro Paese. I bandi non si interrompano: sarebbe criminale pensare di perdere centinaia di milioni di investimenti e migliaia di posti di lavoro". Un incontro con il presidente del Piemonte Chiamparino e con chi qua si batte per il futuro dell'Italia - ha aggiunto il neo-segretario dem - vuole essere simbolicamente il primo atto di una nuova fase del Partito Democratico".
Sull'importanza del progetto ha aggiunto: "La Tav è un simbolo nazionale di come ci si deve comportare in un grande paese come l'Italia. Chiediamo che i bandi non si interrompano. Deve andare avanti. Sarebbe criminale anche solo teorizzare di perdere investimenti per il lavoro. L'Italia sta pagando una maggioranza parlamentare che non è unita da una visione di futuro del paese. Questa fase di immobilismo viene pagata dagli italiani. Si deve aprire una nuova stagione. Il blocco della Tav lo paga tutto il Paese", ribadisce Zingaretti. Il neo segretario non manca poi di dare una stoccata al vicepremier leghista Salvini: "Purtroppo il governo gialloverde ci ha fatto diventare gli ultimi in Europa. E anche la Lega di Salvini, radicalmente diversa rispetto alla Lega che c'era prima, è contro gli interessi del Nord e contro gli interessi produttivi".
Sul futuro della sua segreteria poi dice: "Se la mia segreteria sarà unitaria? Ancora non ci ho pensato. Voglio essere comunque inclusivo", aggiunge. "Ora - assicura il neo segretario - cambierò tutto e volteremo pagina. Voglio un campo largo in cui non sarò il capo ma il portatore di tante istanze". Alla domanda se quando ha detto che il Pd prenderà "un'altra strada", si riferisse a Matteo Renzi, Zingaretti risponde: "No, anzi secondo me Renzi mi ha fregato il titolo del libro... Tutti daranno il loro contributo, compreso Matteo".
"Prevalga il buonsenso". Così Matteo Salvini parlando del tema della Tav ha commentato: "Noi a differenza di chi sta all'opposizione dobbiamo fare. Sono convinto che faremo a breve. Ci stiamo lavorando: ogni mattina vedo un punto di incontro. Sulla Tav il governo non rischia assolutamente", afferma il vicepremier e ministro dell'Interno in una conferenza stampa alla Camera.
"Conte, Toninelli, Salvini e Di Maio finalmente si riuniranno per un vertice che deciderà secondo quanto si era stabilito nel precedente vertice, in deroga a un altro vertice, avvenuto subito dopo il vertice sulla #TAV. Con calma eh, il Paese attende che diciate SI". Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, su Twitter.