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Di Maio peggio di Renzi, il primo sta portando il movimento alla catastrofe in meno di un anno invece il secondo ha impiegato per distruggere il Pd quattro anni.

Roma, 26 Feb 2019 - La sconfitta del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Sardegna non avrà ripercussioni sul governo. Ad assicurarlo è il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Camera. "Oggi apriamo la discussione all'interno del M5S e con i cittadini italiani per la riorganizzazione del Movimento", dice il capo politico 5 Stelle.

"Non mi arrendo all'idea che si possa paragonare il risultato delle elezioni amministrative a quello delle elezioni politiche", puntualizza Di Maio. "E non perché dica che vada tutto bene alle elezioni amministrative ma solo perché penso che non abbiano nessun impatto a livello nazionale e sul Governo".

"Il governo va avanti per cinque anni, ci sono ancora quattro anni di governo, in questi quattro anni si misurerà la differenza tra parole e fatti", assicura il vicepremier. "Sono sicuro che il governo andrà avanti con molta tranquillità e siamo sempre più forti e coesi e riusciremo a portare a casa tutti i punti del contratto, costi quel che costi".

"Con Grillo ci siamo sentiti 10 minuti fa, ci siamo sentiti ieri. Ci sentiamo spesso e non c'è nessun diverbio, nessun tipo di tensione", dice Luigi Di Maio. E aggiunge: "Non si possono sentire frasi che non si sono mai sentite tra me e lui, come 'fai cadere il governo'. Sono solo sciocchezze. Il governo va avanti".

"Il ruolo del capo politico si discute tra 4 anni, perché dura cinque anni. Fino ad allora quello sarà l'incarico che mi ha dato il M5S", chiarisce Di Maio. "Poi è chiaro che dobbiamo organizzarci bene, non si può pensare di stare al governo centrale e far filtrare a livello locale le istanze dei cittadini senza una organizzazione".

"C'è bisogno di una riorganizzazione perché da tutto il Paese arrivano richieste di aiuto. Tanta gente ci chiede aiuto e serve un'organizzazione sul territorio che faccia da filtro e da collante. L'organizzazione del M5S non giova solo al movimento, servirà agli italiani", dice il vicepremier.

Sulle liste civiche "inizierei con delle sperimentazioni. Ci sono liste fabbricate in provetta che non ci interessano" mentre "ci sono gruppi civici che sul territorio" collaborano col Movimento e "questo può essere interessante. Ma ci vuole tempo, non abbiamo fretta". Così Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Camera. Il percorso per decidere sulle eventuali alleanze con le civiche richiederà tempo, proprio per "evitare trappole".

"Sono concentrato per creare i presupposti perché l'Italia possa crescere in tutti i settori nei prossimi 4 anni. Non sto pensando al mio terzo mandato", assicura.

"Fare il consigliere comunale non si può pensare sia un privilegio, lo dico in generale non solo per M5S. Oggi un nostro eletto in un comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei comuni. Dobbiamo discutere nuove regole: ad esempio affinché il secondo mandato non valga come tale in modo che possano pensare di candidarsi al Parlamento e al consiglio regionale", sostiene Di Maio.

"Di manovra bis non c'è bisogno e questo è un intendimento di tutto il governo", sottolinea.

"Il ministro Tria: vanno bene le opinioni personali, ma il faro è il contratto e si fa quello che c'è scritto. Le elezioni ci saranno nel 2023", ha detto il capo politico del M5S riferendosi alle posizioni sulla Tav del titolare dell'Economia.

"Quelle due persone su 330 che hanno parlato contro di me non hanno il problema di essere rieletti in Parlamento", garantisce Di Maio, parlando delle critiche ricevute da alcuni parlamentari M5S.