Roma, 19 Feb 2019 - La Giunta per le Immunità del Senato dice no alla richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di poter processare il ministro dell'Interno Matteo Salvini con l'accusa di "sequestro di persona aggravato" per non aver fatto sbarcare per 5 giorni 177 migranti dalla nave Diciotti. I voti a favore della proposta del presidente della Giunta Maurizio Gasparri di dire no all'autorizzazione sono stati 16, 6 i contrari.
Non appena il presidente della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama Maurizio Gasparri e i commissari sono usciti dall'Aula di Sant'Ivo alla Sapienza, dopo aver detto no all'autorizzazione a procedere per Salvini sul caso della nave Diciotti, i senatori del Pd che protestavano nel cortile hanno cominciato a gridare "Vergogna e onestà. Giarrusso vergogna" all'indirizzo del parlamentare pentastellato.
"La Giunta ha approvato la mia proposta di negare l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini, con 16 voti a favore". Lo ha detto il presidente della giunta per le immunità del Senato, Maurizio Gasparri, al termine della votazione sull'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sul caso Diciotti. "La Giunta chiederà all'Aula del Senato di non autorizzare il processo a Salvini - ha aggiunto Gasparri -. Ho avuto il mandato, come relatore, di depositare la relazione, e l'Aula del Senato entro 30 giorni dovrà votare. Io ho applicato una legge, mi dichiaro estraneo alle polemiche tra Pd e M5s".
"I giornalisti mi dicono che oggi c'è la giunta per decidere se devo essere processato e mi domandano se sono preoccupato... io sono la persona più tranquilla del mondo, per me va bene in ogni caso". Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, si era espresso nel corso di un comizio ad Alghero trasmesso in diretta Facebook, a proposito del voto della Giunta per le immunità del Senato.
“Non c'è nessuna spaccatura, c'è stato un voto democratico, i voti bulgari appartengono a un'altra epoca, a un altro sistema, a un altro regime. C'è stato un approfondito e acceso dibattito, viva la democrazia". Lo ha detto Michele Giarrusso, senatore del Movimento 5Stelle, poco prima dell'inizio della seduta della Giunta per le Immunità del Senato, che oggi voterà la proposta del relatore Maurizio Gasparri di respingere l'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini chiesta dal Tribunale dei ministri di Catania per i fatti della nave Diciotti.
"Il voto online è stato un errore politico della dirigenza che ha tentato di coprirsi le spalle. Credo che il parlamentare del movimento debba seguire il programma, che prevede l'eliminazione delle garanzie". Così Gregorio De Falco, senatore ex M5S, arrivando a San'Ivo alla Sapienza dove si vota per l'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini.
"È stata vera detenzione, lunga, illegale. Si potrebbe ipotizzare anche il sequestro di persona a scopo di coazione di Stato estero (art. 289 ter codice penale), punito con la reclusione da 25 a 30 anni". Così Pietro Grasso, secondo quanto si apprende, nelle sue dichiarazioni di voto durante la riunione della Giunta per le Immunità del Senato, chiamata a decidere sull'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini. La riunione è stata interrotta per 10 minuti su richiesta del Movimento 5Stelle che ha voluto leggere la replica del presidente e relatore Maurizio Gasparri.
"Andiamo a testa alta portando avanti i principi del Movimento cinque stelle: non c'è alcuna svolta garantisca, ma una situazione evidentemente nuova rispetto al passato, cioè capire se quel comportamento è stato attuato nell'interesse pubblico preminente". Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, interpellato sul caso Diciotti a margine di un'audizione parlamentare. "Il Movimento cinque stelle ha voluto interpellare gli iscritti e la base ha dato una risposta che è condivisibile", ha aggiunto il Guardasigilli, rilevando che "alla votazione ha partecipato il numero più elevato di sempre, il che dà il senso di una partecipazione che continua a crescere".
Il voto online di ieri del M5s sul caso Diciotti è andato a favore del comportamento del ministro Salvini. Lo si legge nel blog dello stelle. Alla risposta: “Si, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere” hanno votato 30.948 (59,05%). Alla risposta: “No, non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere approvata l’autorizzazione a procedere” hanno votato 21.469 (40,95%). La maggioranza ha pertanto deciso che il fatto è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere. Le votazioni sul caso Diciotti si sono chiuse alle 21.30 di ieri. Hanno votato 52.417 iscritti.
"Grazie a tutti i 52.417 iscritti che hanno partecipato alla votazione online su Rousseau. Far votare i cittadini fa parte del nostro Dna, lo abbiamo sempre fatto come accaduto per il contratto di Governo, per la scelta dei nostri parlamentari o per i programmi. L'altissimo numero di votanti dimostra anche questa volta che Rousseau funziona e si conferma il nostro strumento di partecipazione diretta". Così Luigi Di Maio ha commentato su Facebook l'esito del voto online sul caso Diciotti.
"Li ringrazio per la fiducia, poi non sono qua ha stappare spumante, né mi sarei depresso se fosse stato il contrario. Ero tranquillo prima e sarò tranquillo domani": così ieri il vicepremier Matteo Salvini, da Sassari, aveva commentato a caldo il voto sulla piattaforma Rousseau.
Il no del M5s all'autorizzazione a procedere per Matteo Salvini? "La base è cambiata insieme a come sono cambiati i valori, le priorità e anche il modo di porsi di tutta la squadra di Governo di Di Maio. Ormai in tanti casi la base, gli elettori sono diventati dei fan, penso a come hanno difeso a spada tratta la nomina di Lino Banfi all'Unesco: dà l'idea di come ormai evidentemente conta più quello che dicono rispetto agli ideali del passato". Lo dice a LaPresse Federico Pizzarotti commentando il voto su Rousseau.
"I Cinquestelle dicono sì all'impunità per Salvini. Dopo Condono, Ilva, Tap, Trivelle e Muos, altro tradimento. Chiedo al popolo che li ha votati: si può essere cornuti e contenti?". Così su Twitter il senatore del Pd, Davide Faraone. Sulla stessa linea Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd: "Era già tutto previsto, l'oracolo di Casaleggio salva Salvini dai giudici, facendo anche capire che la decisione non era scontata per gli iscritti. I principi storici del M5S totalmente sconfessati #PiattaformaRousseau", scrive su twitter.
"Era già tutto previsto: il tribunale del blog ha obbedito agli avvocati del popolo salvando in un colpo solo l'immunità di Salvini e la poltrona di Di Maio". Lo ha dichiarato Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, in una nota. Bernini ha spiegato: "È così finita una farsa che ha mandato in tilt piattaforma Rousseau e Movimento Cinque stelle e decretato l'addio per sempre ai sacri principi grillini, calpestati in nome del potere. In barba ai parlamentari 5stelle che hanno passato queste settimane a 'studiare le carte'. Lavoro inutile, cari colleghi, come sempre non sarete voi a decidere". Prosegue Bernini: "Il no al processo per il ministro dell'Interno è la decisione giusta presa nel modo più sbagliato: questo accade quando la democrazia finisce in mano agli apprendisti stregoni. Forza Italia voterà contro l'autorizzazione a procedere, in coerenza con le sue convinzioni garantiste: nella vicenda Diciotti il ministro Salvini ha agito per tutelare l'interesse dello Stato perché la gestione dei flussi migratori spetta alla politica e non ai magistrati".