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Vertenza latte in Sardegna: anche in questo caso Salvini ci mette il cappello.

 

Cagliari, 17 Feb 2019 – Gli allevatori sardi si sono presi tre giorni di tempo per decidere sul quasi accodo raggiunto ieri in Prefettura a Cagliari. Ed anche in questo caso i produttori del latte sardo si sono fatti strumentalizzare dalla politica e in quel tavolo anche questa volta il sempre presente Salvini ci ha messo il suo cappello.

Ora si è trattato su 72 centesimi Iva compresa al litro come acconto per il conferimento del prodotto e un saldo ancorato a una griglia che, considerando interventi di Regione e Stato, dovrebbe far sollevare il prezzo vicino a quello richiesto dai pastori, un euro. È questa l'ultima indiscrezione sul tavolo industriali-allevatori aperto questa mattina in prefettura dal ministro Gian Marco Centinaio.

Il confronto è finora andato avanti tra proposte, controproposte e ripensamenti per oltre otto ore. I pastori non volevano saperne di scendere al di sotto l'euro, ma evidentemente sono arrivate le garanzie che chiedevano sul saldo. Le parti sono al lavoro per limare gli ultimi dettagli. E quindi, salvo clamorosi colpi di scena, si dovrebbe giungere alla firma dell'accordo. Tre giorni di tregua nella mobilitazione dei pastori sardi per non bloccare il conferimento del latte e riprendere a far lavorare i caseifici.

Quindi tre giorni nei quali la proposta messa sul tavolo per avere 72 centesimi al litro oggi e arrivare a fine stagione a un euro - anche 1,20 - come chiedono gli allevatori sardi, sarà posta al vaglio del mondo delle campagne. Si chiude così il tavolo di filiera convocato dal ministro Centinaio a Cagliari. E si riprende il 21 al ministero a Roma.