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Provincia Gallura, il Consiglio riprende l’esame della proposta di legge n.405 (2)

Cagliari, 16 Gen 2019 - Il presidente Ganau ha quindi messo in discussione l’emendamento n.65 Pinna e più). Il consigliere Franco Sabatini (Pd) ha avanzato un’ulteriore richiesta di interruzione dei lavori “per cercare di arrivare a un emendamento di sintesi”. Il presidente della commissione Bilancio ha ribadito la sua posizione: «Questo provvedimento non dà le stesse opportunità ai territori della Sardegna – ha detto Sabatini – ricordo al consigliere Satta che non siamo sati inerti. C’era una proposta di legge che prevedeva l’istituzione di tutte le altre province. Non riesco a capire perché non sia stato preso in considerazione. Non si dica dove eravate, eravamo qui. Non si riesce a capire perché debba essere privilegiato un solo territorio e danneggiati gli altri territori della Sardegna. Questo è inammissibile. C’erano tutte le condizioni per trovare un accordo e non lo si è fatto».

Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha invece difeso il provvedimento in esame: «Non stiamo avvantaggiando nessuno. Si è fatto un percorso chiaro e questo è oggi all’attenzione del Consiglio. Ringrazio il centrodestra perché rimane in aula a differenza del partito di maggioranza che dovrebbe guidarla. Il Pd fa il cecchino».

È poi intervenuto il consigliere Luca Pizzuto (art1-Mdp) per chiedere una sospensione dei lavori.

Giuseppe Meloni (Pd) ha espresso rammarico per l’andamento della discussione: «Quando succedono queste cose si entra in campagna elettorale e diventa tutto più difficile – ha detto Meloni – voglio ricordare, perché si sappia fuori da quest’aula, la prima commissione non ha fatto nessun blitz. L’altra proposta di legge è datata 3 ottobre 2018, un settimana prima dell’approvazione della legge per l’istituzione della provincia Gallura che si discuteva da un anno».

Per Pietro Cocco (Pd) la riforma in discussione «è delicatissima e non si può fare nell’ultimo giorno di legislatura. Le province sono state cancellate dai cittadini, solo i cittadini possono decidere di restituire loro vita – ha detto il capogruppo del Pd –i cittadini devono essere chiamati a pronunciarsi, sono contrario a blitz di fine legislatura. E’ politicamente sbagliato».

Il presidente della Commissione Autonomia Francesco Agus si è detto indisponibile ad avvallare soluzioni pasticciate: «Tutti i territori meritano rispetto. Se questa possibilità di avere sviluppo dipende dall’avere un ente di riferimento questo deve essere approfondito. La Commissione ha iniziato i lavori con la provincia Gallura sulla spinta di tutte le forze politiche. Le altre non erano istanze di serie B. per la Gallura, però, c’era una spinta di tutta la società – ha sottolineato Agus – sono contrario a a decisioni lontane dalla gente e dal sentire comune. Ha fatto bene il collega Cocco a a ricordare che le province sono state sconfessate pubblicamente. Quel sistema creato dal Consiglio non aveva un consenso popolare e per questo è stato scardinato dalla sua interezza. Non voglio essere complice di qualcosa di simile. (Psp).

Luigi Lotto (Pd) ha detto di condividere le considerazioni del presidente Francesco Agus. Una materia come questa – ha aggiunto - non può essere discussa alla fine della legislatura. Il presidente della Quinta commissione ha sottolineato che è necessario trovare una condivisione: “non ho alcun pregiudizio nei confronti della provincia della Gallura – ha concluso -  credo però che chiudere oggi con un’approvazione a maggioranza sia un errore. Troviamo una sintesi, sono disponibile ma non facciamo pasticci”.

Per Roberto Deriu (Pd) legiferare senza un’adeguata istruttoria non va bene. La Prima commissione ha valutato mature le condizioni per varare una provincia del Nord est. Ma è necessario non distaccarci dal percorso costituzionale, in caso contrario si producono “mostri”.  Quindi, è indispensabile il referendum per far pronunciare le popolazioni interessate.   Deriu ha annunciato che non parteciperà a percorsi sbagliati

Emilio Usula (Misto) ha sottolineato di essere favorevole al massimo decentramento politico e amministrativo e di credere nelle province elettive come strumento di democrazia reale. Questa proposta di legge però è parziale e confusa.  E’ sbagliato l’approccio, il momento, il metodo. Non parteciperà al voto.

L’emendamento 65 è stato bocciato

Franco Sabatini ha posto una pregiudiziale: “I Consigli delle regioni ordinarie esercitano la loro funzione, per legge, fino al 46 esimo gg prima delle elezioni. In base a diverse sentenze questa norma si applica anche alle regioni a Statuto speciale. E’ anomalo che procediamo su una legge che certamente non è né obbligatoria né urgente. Questo Consiglio non può legiferare”.

Luca Pizzuto (Art. 1 - Sinistra per la democrazia e il progresso): ha chiesto di sospendere i lavori e tentare un percorso unitario.

Per Marco Tedde (Forza Italia Sardegna) è ormai evidente a tutti che ci siano frange importanti del centrosinistra che vogliono bloccare la provincia del Nord est e della città metropolitana di Sassari. E’ arrivato il momento di scegliere. Tedde ha definito la pregiudiziale posta da Franco Sabatini uno “sberleffo giuridico” le sentenze non ci interessano, noi siamo legislatori.

Giuseppe Fasolino (Forza Italia Sardegna) è convinto che la PL sarà approvata e ha chiesto di andare ad oltranza, senza interruzione fino all’approvazione della legge.

Il presidente Ganau ha convocato la Conferenza dei capigruppo.

Al rientro il Presidente ha sospeso la seduta. I lavori riprenderanno alle 16 con al primo punto all’ordine del giorno il testo sulla fibromialgia, approvato oggi in commissione Sanità.

 

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