Cagliari, 9 Gen 2019 – Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha aperto i lavori della 343^ seduta della Legislatura e dopo le formalità di rito ha concesso la parola al capogruppo di Art.1-Sdp, Daniele Cocco, per la prosecuzione della discussione generale sulla proposta di legge n. 405 in materia di riordino delle autonomie locali e che prevede la costituzione della provincia del Nordest (ex Gallura). L’esponente della maggioranza ha ricordato l’impegno assunto con gli amministratori galluresi per l’approvazione del provvedimento per il varo dell’ente intermedio ed ha invitato i colleghi a fare altrettanto richiamando il “valore della parola data e la dignità del Consiglio”.
Il capogruppo del Pds, Gianfranco Congiu, ha parlato di “dibattito surreale” ed ha rimarcato la correttezza e la completezza dell’iter della proposta di legge per l’istituzione della provincia del Nord Est. A giudizio dell’esponente della maggioranza le altre proposte contenute nei diversi emendamenti presentati “sviliscono le ragioni e le legittime aspirazioni dei territori” e meritano “approfondimenti e valutazioni adeguate”.
La capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha definito un “pasticcio” il riordino degli enti locali fatto sia a livello nazionale che regionale dal centrosinistra e si è detta pronta ad ascoltare le differenti esigenze dei diversi territori della Sardegna. «Ma – ha precisato l’esponente della minoranza – va riconosciuta alla provincia Gallura - Monte Acuto - La Maddalena un diversa attenzione, sia per il ruolo trainante del Nordest e sia perché la proposta di legge per l’istituzione della provincia ha concluso il suo iter ed è pronta per l’approvazione».
L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, non ha nascosto la difficoltà nell’intervenire a nome di un organo collegiale, come è la Giunta regionale, su un argomento così controverso, all’interno di un quadro costituzionale mutato all’indomani del referendum del 2016. «La legge regionale n.2 per il riordino degli Enti Locali – è stata scritta e approvata pensando che le province sarebbero state abrogate ma la vittoria del no alla riforma costituzionale impone una ridefinizione dell’organizzazione delle autonomie locali». «Non servono nuovi carrozzoni – ha precisato il vice presidente della Regione - ma è evidente l’esigenza di dare vita a organismi intermedi, costituzionalmente riconosciuti, e in grado di assolvere i compiti propri delle strategie di programmazione territoriale».
L’assessore ha quindi espresso parere favorevole per la proposta di legge che prevede esplicitamente l’istituzione della provincia del Nordest («ha concluso il suo iter ed origina da un’ampia mobilitazione del territorio») e pur riconoscendo la legittimità delle proposte emendative presentate al testo varato dalla commissione ha invitato l’Aula ad una riflessione circa l’opportunità di ridisegnare gli assetti istituzionali senza adeguati approfondimenti. «La Giunta – ha concluso Paci – non esprimerà parere su tutti gli emendamenti presentati e lascerà al dibattito politico la scelta sulle correzioni più opportune ricordando che la soluzione del “dare tutto a tutti” non è quella ottimale». Il presidente del Consiglio ha quindi sospeso i lavori.
Alla ripresa dei lavori, dopo un interruzione di oltre un’ora, ha preso la parola l’on. Francesco Agus (Misto) per dichiarazione di voto sul passaggio agli articoli. “L’idea che si possano fare leggi di questo tipo a colpi di emendamenti e in un clima come quello di oggi, è lontano da quello che ho sempre sostenuto. Si rifletta tutti – ha affermato - sulla possibilità di approvare il testo così come è stato licenziato dalla commissione e come è stato approvato dal Cal, oppure di portare gli emendamenti in commissione e consentire un’istruttoria seria”.
Il consigliere Luca Pizzuto ( Art.1-SDP) ha evidenziato che non è un clima in cui discutere una legge come quella oggi all’esame dell’aula. La proposta dell’esponente della maggioranza è stata di riportare il testo in commissione per l’esame degli emendamenti e, entro mercoledì, riportarlo in aula, visto che è una legge per tutta la Sardegna. “Ci metto la faccia e sono una persona che mantiene la parola”.
È poi intervenuto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che ha affermato: “Riforme così importanti non si fanno al’ultimo momento”, pur comprendendo che la Gallura ha una aspirazione comprensibile e condivisibile. Il presidente ha poi ricordato che “normalmente quando un territorio fa un passo in una direzione apre la strada anche agli altri”, quindi se l’aula decidesse di votare oggi a favore della provincia del Nord Est non toglierebbe opportunità agli altri territori. Il presidente Pigliaru si è detto infine d’accordo con quanto detto dal presidente Agus, ci sono solo due possibilità: votarla così come portata oggi in aula o ritornare in commissione per l’esame degli emendamenti.
Giuseppe Fasolino (FI) ha affermato che: “Prima di essere consiglieri regionali e politici dobbiamo essere uomini e avere il coraggio delle nostre azione e non nascondendoci dietro una tenda”. Il consigliere ha espresso apprezzamento per l’atteggiamento tenuto in questa situazione dal presidente Pigliaru.
Marco Tedde (FI) ha affermato che “c’è una parte della maggioranza che vuole impedire a quest’aula di discutere del futuro di territori che aspettano risposte”. Per il consigliere “questa maggioranza sta dando il peggio di sé” e ha aggiunto “noi vogliamo andare avanti e votare questa legge. Noi chiediamo che non si faccia mancare il numero legale, votate, metteteci la faccia e fateci capire come la pensate”. Segue