Carbonia, 6 Gen 2019 – Venerdì pomeriggio i carabinieri dell’Aliquota Operativa della compagnia di Carbonia, al termine d’una attività investigativa, hanno effettuato nella provincia di Sassari, il più ingente sequestro di eroina in Sardegna negli ultimi 15 anni
Il ritrovamento è avvenuto nelle campagne del Comune di Alghero, dove tra anfratti, ruderi e alberi, i militari ed i colleghi della compagnia della città, hanno garantito la cornice di sicurezza nelle fasi dell’operazione, hanno rinvenuto 11 chili di eroina. In particolare il grosso quantitativo di stupefacente, era stato suddiviso in panetti di oltre un chilo ciascuno, imballati sottovuoto in buste di plastica trasparente e avvolti con nastro isolante in modo da garantirne la perfetta conservazione. Infine, gli involucri era stati nascosti tra le pietre di un muretto a secco e di un rudere di campagna ubicato accanto ad un Nuraghe.
Gli investigatori dell’Arma di Carbonia sono giunti in quell’area grazie ad una intensa attività d’indagine, avviata a seguito di una informazione giunta dal territorio e, quindi, sono partiti i servizi di osservazione nei territori di spaccio di Cagliari e dei comune facenti parte della città metropolitana. A questo servizio sono seguiti pedinamenti e appostamenti per cercare di risalire al canale di rifornimento della droga.
L’operazione, che ha portato al brillante risultato, ha visto la collaborazione della Direzione Centrale dei servizi Antidroga di Roma che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Cagliari che da diverso tempo lavorano in costante sinergia per il contrasto del traffico di stupefacenti che arrivano in Sardegna.
Infatti, si tratta del più grosso sequestro di eroina che avrebbe dovuto alimentare il mercato dell’intera Isola, principalmente per la provincia di Cagliari, ma anche Sassari e Nuoro.
L’eroina dai primi esami risulta di ottima qualità, proveniente con molta probabilità, dalla rotta asiatica e qualora fosse stata smerciata avrebbe reso sulle piazze di spaccio 220.000 dosi che, vendute al dettaglio avrebbero fruttato ai trafficanti un guadagno di circa 2 milioni di euro.
