Cagliari, 22 Dic 2018 – Si è tenuto ieri sera, presso la sala conferenza dell’ex convento di San Giuseppe di Cagliari-Pirri, un incontro diretto a presentare la prossima campagna elettorale del centro-sinistra.
Per l’occasione il candidato al Consiglio regionale per il PD, Valter Piscedda (già consigliere nell’ultima legislatura) ha raccontato i suoi primi cinque anni all’interno dell’Assemblea Sarda ed ha poi illustrato, alle numerose persone occorse per sostenerlo, le sue aspettative.
Ha ammesso di avere un certo timore per i risultati delle elezione del 24 febbraio. Il suo desiderio sarebbe quello di proseguire l’avventura politica e concludere quanto ha avviato in questi anni.
Ha richiamato con orgoglio la riforma degli enti locali che ha determinato la costituzione della città metropolitana di Cagliari, composta da 17 comuni, anziché essere estesa a tutti i comuni dell’ex Provincia di Cagliari. Ha spiegato che l’ente così costituito non è un ente inutile, come avviene in altre regioni quali la Lombardia (la città metropolitana di Milano conta più di cento comuni), ma si tratta di un organismo in grado di operare efficientemente tramite il confronto tra realtà locali ormai abituate ad interventi congiunti sul territorio. Ha inoltre aggiunto che recentemente ha proposto in prima persona una proposta di legge per l’inclusione di alcuni comuni esclusi, come Villasimius, Burcei e San Sperate, visti gli stretti rapporti con la città di Cagliari.
Per quanto riguarda la Riforma sanitaria ha riconosciuto le aspre critiche che sono state mosse al governo regionale, essendo percepite più come una riduzione dei servizi che non come un intervento diretto a migliorarne la qualità ed efficienza. Ha comunque invitato ad attendere la sedimentazione della nuova disciplina, per poterne meglio apprezzare i contenuti. D’altronde la recente protesta del comune della Maddalena per la chiusura del punto nascita, risulta infondata a fronte dell’inadeguatezza di quel centro a cui neppure gli abitanti erano soliti rivolgersi.
L’on. Piscedda ha ricordato che un’altra delle critiche mosse alla Regione sarda è stata quella inerente il procedimento di stabilizzazione di alcuni collaboratori, senza avviare le procedure concorsuali. Ha spiegato che la scelta è stata determinata dalla presa d’atto della sussistenza di situazioni di irregolarità, con numerose persone prive di un regolare contratto. I concorsi sono stati comunque indetti, anche se in un numeri non consistenti come ci si sarebbe aspettati, ma ciò è stato determinato dalla crisi economica dell’isola e della necessità di completare prima le stabilizzazione dei lavoratori irregolari. Non a caso recentemente la Regione ha iniziato ad indire diversi concorsi, a dimostrazione di come risolte le difficoltà il governo si è attivato in tal senso.
Tra le tante iniziative legislative ha rammentato gli investimenti sulla scuola, di oltre 100 milioni di euro, riguardanti non solo la stabilizzazione degli edifici ma anche e soprattutto la didattica. Il progetto “Laboras” ha creato numerose opportunità lavorative, garantendo al contempo un supporto lavorativo alle famiglie, non sono, altresì, mancate le forme di sostegno alle imprese. Inoltre, la regione sarda è stata la prima in Italia ad introdurre il reddito di inclusione sociale, da non confondere con il tanto atteso reddito di cittadinanza.
Ha poi predicato cautela nel sostenere che l’isola è uscita dalla crisi economica, infatti è pur vero che numerosi indicatori socio economici mostrano un’inversione di tendenza, tuttavia non è possibile cantare vittoria finché gli stessi cittadini non percepiranno un tale miglioramento.
Ha concluso evidenziando che la sua speranza è quella di essere rieletto per poter portare nell’Aula regionale la sua esperienza, prima da presidente del Consiglio comunale e poi da Sindaco di Elmas e di continuare così a porsi al servizio dei cittadini. Nella passata legislatura era stato eletto per risolvere i problemi ed è questo che ha tentato di fare, occupandosi essenzialmente di quelli a lui noti che attengono principalmente al terzo settore.
A sostengo del consigliere Piscedda sono intervenuti la deputata Pd Romina Mura e l’ex presidente della Regione, Antonello Cabras. Gli stessi hanno ammesso che il 4 marzo ha segnato la peggior sconfitta politica del Pd e non lo si può scordare, quel voto è stato determinato dalla loro incapacità di prestare ascolto ai cittadini, ritenendo di soddisfarli tramite il riconoscimento dei diritti civili, ma non era questo ciò che volevano.
I due hanno evidenziato che le persone hanno riposto con quel voto le proprie aspettative su una nuova maggioranza quella giallo-verde (in Sardegna il Movimento 5 Stelle ha ottenuto la percentuale più alta di consensi), che in sede di campagna elettorale ha usato tanti proclami contro l’Europa, contro la riforma Fornero, a favore del reddito di cittadinanza, contro i corrotti e concentrando sull’uomo nero le paure degli elettori. Tuttavia, al momento di governare hanno dimostrato la propria incompetenza e dunque l’incapacità di fare meglio dei governi che li hanno preceduti. Emblema di ciò, sottolinea la Mura, è la vicenda della manovra di bilancio, proposta alle Camere a ridosso delle festività senza aver dato modo a nessun parlamentare di conoscerne il testo prima di votarla. Le difficoltà che hanno determinato questa situazione non sono legate all’Europa o al debito pubblico, ma a forze politiche che si sono rese conto di aver fatto promesse in campagna elettorale irrealizzabili.
Cabras e la Mura hanno concordato nel ritenere che le difficoltà dimostrate dal governo nazionale potranno dare lo sprint per un cambio di tendenza, a partire dalla Sardegna. La scelta del Pd è quella di affidarsi a Zedda ma non solo, poiché è necessario circondarlo di persone sì giovani ma competenti, come Valter Piscedda, in grado di predisporre un programma comune che estenda all’intera regione, il buon governo dimostrato presso la città di Cagliari.
A tal proposito per tale evento ed in rappresentanza dell’amministrazione comunale, sono intervenuti il Presidente del Consiglio Comunale di Cagliari, Guido Portoghese, e la consigliera comunale Benedetta Iannelli, che hanno illustrato i diversi interventi di risanamento e riqualificazione cittadina realizzati dal governo comunale. Tra questi sono stati citati gli interventi in Piazza Garibaldi, Piazza San Michele, presso il Corso Vittorio Emanuele e sono stati presentati i prossimi progetti tra cui la realizzazione del Parco degli Anelli e del nuovo porticciolo per la piccola pesca presso Sant’Elia, nonché la costituzione di un grande polo sportivo che avrà al centro il nuovo stadio del Cagliari. Si tratta di interventi diretti a rendere la città di Cagliari vivibile per tutti i cittadini, con tanto verde, collegamenti pedonali e ciclabili tra le diverse aeree della città, utilizzando materiale eco compatibile. G.P.S.