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G20, al via tra crisi internazionali e proteste. L’Italia sull’aggressività della Russia e del suo dittatore non una parola.

Buenos Aires, 30 Nov 2018 - L'escalation delle tensioni tra Ucraina e Russia, la disputa commerciale tra Stati Uniti, Cina e altri Paesi e lo scandalo per l'omicidio del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi saranno al centro del vertice del G20 che si apre a Buenos Aires. In città intanto sono in programma dimostrazioni di massa, con decine di migliaia di persone che hanno annunciato proteste nella capitale argentina contro la globalizzazione e la crisi economica.

Trump ha annullato un incontro bilaterale in programma con Vladimir Putin, perché Mosca ha rifiutato di rilasciare i marinai ucraini di tre navi intercettate dalle forze armate russe domenica scorsa nel Stretto di Kerch. Il leader Usa si incontrerà con il suo omologo cinese, Xi Jinping, per discutere della disputa commerciale crescente tra le due maggiori potenze nel mercato mondiale.

In ritardo alla riunione del G20 per un guasto all'aereo che la stava portando proprio a Buenos Aires, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, arriverà in serata, si spera in tempo per la cena con i capi di Stato. Come sottolinea il sito dello Spiegel, oltre a essersi persa l'avvio del summit, la leader tedesca ha saltato anche gli incontri che erano in programma per oggi con il presidente americano, Donald Trump, e quello cinese, Xi Jinping. Con l'inquilino della Casa Bianca il faccia a faccia è stato spostato a domani, e la Merkel vuole vedere anche il presidente russo, Vladimir Putin. E' stato il consigliere economico Lars-Hendrik Roeller a sostituire la cancelliera all'apertura dei lavori.

"Non si deve drammatizzare la questione dell'ipotesi di infrazione all'Italia" sulla manovra "stiamo facendo progressi". Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in una conferenza stampa a Buenos Aires a margine del G20. "Ho incontrato il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte a Bruxelles, e lo incontrerò ancora qui", ha ricordato. E proprio il premier Conte, arrivato nella sede del G20 per partecipare, prima dell'inizio del summit, a un pre-vertice dei leader europei ha auspicato che non ci siano tempi lunghi per chiudere la trattativa con l'Ue: "Spero di no", ha detto a che gli chiedeva se saranno necessarie settimane per chiudere.

“È la conferma del fatto che dobbiamo fare una manovra di segno diverso. Dobbiamo crescere: è una manovra ben costruita, stiamo limando un po' di cose, vorrei rafforzare il piano degli investimenti perché dobbiamo crescere". Così il premier Giuseppe Conte dopo la prima sessione di lavoro al G20 in Argentina, commenta i dati sulla flessione del Pil.

"Sono assolutamente fiducioso che si trovi una soluzione" sulla manovra "con l'Europa entro l'Ecofin del 17 dicembre. Stiamo facendo dei passi avanti", ha aggiunto il premier. Ma varieranno i numeri? "I numeri sono l'ultima cosa. Si può cambiare anche variando le impostazioni e i numeri rimangono quelli. La cosa importante sono le riforme", ha concluso.

Nel frattempo Ottawa ha confermato che il nuovo accordo commerciale tra Canada, Stati Uniti e Messico sarà firmato a Buenos Aires. Tuttavia, l'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA) dovrà ancora essere ratificato dall'organo legislativo di ciascun Paese.

Anche il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, è presente al summit, anche se resta da vedere quanto calorosamente sarà accolto dagli altri leader dopo l'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi al consolato saudita a Istanbul il mese scorso. Il principe ha intanto incontrato a Buenos Aires il premier indiano Narendra Modi al quale ha confermato la determinazione del regno a incrementare gli investimenti in India nei settori dell'energia, della tecnologia e dell'agricoltura.