Kiev, 26 Nov 2018 - Tensione alle stelle tra Mosca e Kiev, dopo il sequestro di tre navi militari ucraine nel Mar Nero, davamti alle coste della Crimea. A Kiev ci sono state proteste nella notte dinanzi all'ambasciata russa: circa 150 persone si sono radunate dinanzi alla legazione ed hanno espresso la loro rabbia per il sequestro. I manifestanti hanno anche dato alle fiamme un'auto della sede diplomatica.
Mosca ha chiuso ieri lo Stretto di Kerch, unico collegamento marittimo con il mare di Azov, dopo un'incursione della Marina ucraina che Mosca ha definito "una provocazione": tre navi ucraine, dirette dal Mar Nero verso lo Stretto, non hanno chiesto il permesso di transito per dirigersi al porto di Mariupol, un gesto che le autorità russe considerano un affronto in grado di provocare "un conflitto regionale". Kiev ha da parte sua accusato la Russia di aver aperto il fuoco, ferendo tre marinai, e di aver sequestrato le tre navi della flotta navale ucraina. Mosca ha confermato il sequestro delle tre navi.
Il governo di Kiev ha allertato le sue forze armate. Lo ha reso noto il ministero della Difesa.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha chiesto l'imposizione della legge marziale nel paese aggiungendo che non avrebbe influenzato la situazione nel Donbass e non avrebbe significato per Kiev l'avvio di un'operazione offensiva. All'inizio della giornata, durante una riunione del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina (NSDC), Poroshenko ha sostenuto la proposta di imporre la legge marziale. Successivamente, la NSDC ha deciso di imporre la legge marziale nel paese per 60 giorni, ma questa decisione deve ancora essere approvata dal parlamento, la Verkhovna Rada.
Le tre imbarcazioni militari ucraine che hanno violato il confine russo e sono state fermate nel Mar Nero verranno consegnate al Porto di Kerch. Ad annunciarlo, confermando lo scontro che si è consumato tra il Mar Nero e il Mare di Azov, in corrispondenza dello Stretto di Kerch, è stato Anton Lozovoy, ufficiale della Direzione per la Crimea del servizio di intelligence di Mosca FSB, erede del Kgb. "Tutte e tre le navi sono state messe in stato di arresto e vengono consegnate ora al porto di Kerch". Stando a Lozovoy, i tre militari ucraini rimasti feriti in modo non grave sono stati medicati. Confermando il fermo e il sequestro delle navi ucraine nonché il ricorso alla forza delle armi, l'agenzia russa ha ricostruito come segue - riporta la Tass - quanto avvenuto: "Le imbarcazioni ucraine Berdyansk, Nikopol e Yany Kapu, che hanno violato il confine russo questa mattina, hanno fatto un altro tentativo di svolgere attività illegali in acque territoriali russe alle 19 ora di Mosca del 25 novembre".
La Russia ha poi riaperto lo stretto di Kerch che collega il Mar Nero e il Mar d'Azov, per abbassare la tensione dopo l'escalation innescata dal sequestro delle tre navi ucraine. Lo stretto è stato riaperto stamane", ha detto Alexei Volkov, amministratore delegato della società Porti Marittimi Crimei. Mosca è stata pesantemente criticata dall'Ue che aveva esortato la Russia a ripristinare la libertà del traffico marittimo nella zona.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà in sessione di emergenza oggi per discutere del sequestro delle tre navi militari ucraine nel Mar Nero, al largo della Crimea, da parte della Russia. A darne notizia è stato l'ambasciatore americano alle Nazioni Unite, Nikki Haley.
Il sequestro delle tre navi al largo della penisola della Crimea era stato denunciato ieri dalla Marina ucraina, che poco prima aveva accusato Mosca di aver fatto fuoco su navi ucraine nello stretto di Kerch, porta d'accesso al mare di Azov che separa la Crimea dalla Russia. Le navi russe "hanno aperto il fuoco su un gruppo di navi della marina ucraina" e "due marinai sono rimasti feriti", ha spiegato che si tratta di due piccole navi da guerra e un rimorchiatore che stavano attraversando lo stretto dirette verso il porto di Mariupol, città a lungo fronte caldo del conflitto tra Kiev e i separatisti vicini a Mosca. Mosca afferma che tre navi ucraine avevano attraversato senza autorizzazione acque russe, ma Kiev replica che Mosca era stata informata in anticipo del passaggio.