Bruxelles, 21 Nov 2018 - "Non rispetto particolarmente grave" delle regole di bilancio: la Commissione europea ha definitivamente rigettato il documento programmatico di bilancio del governo italiano per il 2019. In sostanza, l'Italia sta violando le regole del Patto di Stabilità. Si tratta del primo atto verso l'apertura di una procedura per deficit eccessivo nelle prossime settimane. Ma da Roma il premier Conte ribadisce l'intenzione di non cambiare il provvedimento.
"La nostra analisi di oggi - rapporto 126.3 - suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato", scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano. In particolare, l'Italia secondo Bruxelles non ha rispettato la raccomandazione dell'Ecofin dello scorso 13 luglio. È con "rammarico" quindi che Bruxelles "conferma" la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell'Italia: "Concludiamo che l'apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata".
Commentando la decisione della Commissione UE, il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha espresso un parere molto negativo sulla Manovra. "In una situazione di debito molto alto, l'Italia sta essenzialmente pianificando una spesa aggiuntiva significativa, invece della necessaria prudenza di bilancio - ha dichiarato - Inoltre, voglio dire che l'impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario". Secondo Dombrovskis, senza una riduzione del debito l'Italia avrà meno "sovranità economica" e il risultato potrebbe essere "più austerità in futuro". Previo il via libera dell'Ecofin, la Commissione europea potrebbe aprire formalmente una procedura per deficit eccessivo sull'Italia "anche entro la fine dell'anno".
Il commissario europeo agli Affari Economici Pierre Moscovici ha spiegato che dall'Italia non è arrivata nessuna risposta ai dubbi e alle domande provenienti da Bruxelles e che nelle prossime due settimane i Paesi membri dovranno esprimere il proprio parere sull'apertura della procedura di infrazione, come suggerisce la Commissione UE. "La Commissione europea sta assumendosi le sue responsabilità politiche e legali nell'interesse dei cittadini, dell'Italia e della zona euro nel suo insieme", ha dichiarato. "Il dialogo non dev'essere un pretesto, ma una realtà - ha detto Moscovici - perché molto dipende dalla qualità del nostro dialogo con le autorità italiane. Il dialogo non è un'opzione, ma un imperativo assoluto".
L'Italia aveva inviato lo scorso 13 novembre un nuovo piano di bilancio, confermando però l'intenzione di mantenere inalterati saldi e deficit al 2,4%. Il premier Giuseppe Conte ha dichiarato che il governo non intende apportare modifiche. "Siamo sempre convinti della nostra manovra e della solidità del nostro impianto economico", ha ribadito, annunciando che ne parlerà con il Presidente della Commissione Ue: "Sabato sera con Juncker confido in un confronto costruttivo, rivedremo le rispettive posizioni e valuteremo come andare avanti". Il presidente del Consiglio ha anche aggiunto che "l'UE parla del debito del 2017, quindi quello del precedente governo".
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato: "È arrivata la lettera da Bruxelles? Tanto aspettavo anche quella da Babbo Natale... ne riparleremo ma nessuno mi convincerà mai, ad esempio, che la Fornero sia una legge giusta". "All'Europa chiedo rispetto per il Popolo Italiano - ha dichiarato - visto che paghiamo ogni anno almeno 5 miliardi in più di quello che ci torna indietro. Diritto al lavoro, diritto alla salute e allo studio, meno tasse e più sicurezza: noi andiamo avanti".
"Sono molto preoccupato - commenta il Presidente del Parlamento UE Antonio Tajani - Oggi la Commissione europea esprime l'ennesima valutazione negativa sulla manovra del governo italiano, che oltre a violare le regole che ci siamo dati, non stimola investimenti e crescita. Siamo isolati, lo spread è stabilmente sopra i 300 punti, la Borsa è ai minimi dal 2016, abbiamo già perso 300 miliardi, cresce la sfiducia degli imprenditori".
Per il Segretario uscente del Partito Democratico, Maurizio Martina, "un governo di irresponsabili che distrugge i sacrifici degli italiani e mina il futuro del paese. La manovra va cambiata subito".