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Consiglio Sardegna – Esame della proposte di legge n.550 “Norme integrative al regio decreto 29 luglio 1927 e sulla disciplina dell’attività mineraria

Cagliari, 16 Ott 2018 – La seduta del Consiglio Regionale della Sardegna è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau che, subito dopo, ha convocato la conferenza dei capigruppo. Alla ripresa dei lavori, dopo le formalità di rito, il presidente Ganau ha pronunciato un breve intervento di cordoglio in memoria di Tamara Macario, la giovane mamma che ha perso la vita nella recente alluvione che ha colpito la Sardegna meridionale e l’area metropolitana di Cagliari, ed ha espresso la vicinanza dell’Assemblea anche a chi attende ancora di conoscere la sorte dei suoi cari e a quanti sono stati danneggiati dai gravi fenomeni naturali. Il presidente, dopo aver assicurato che il Consiglio farà la sua parte fino in fondo, ha chiesto all’Aula di osservare un minuto di silenzio in segno di cordoglio.

Successivamente, in base alle decisioni della conferenza dei capigruppo, l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha riferito al Consiglio sulla recente alluvione.

Nella sua relazione, la Spano ha ricordato l’allerta meteo diramato dalla protezione civile per le giornate del 10 e dell’11 ottobre rivolto alla Sardegna meridionale ed orientale e le precipitazioni di forte intensità su vaste aree del territorio, che hanno raggiunto “punte” del tutto eccezionali fino 484 millimetri a Capoterra e quasi 400 a Tertenia. Una situazione molto complessa, ha aggiunto l’assessore, «che è stata fronteggiata con un grande lavoro di tutto il sistema della protezione civile regionale, ma purtroppo non ha impedito di registrare una vittima ed un disperso, danni elevati ad importanti infrastrutture». La Giunta, ha poi annunciato la Spano, «ha già formulato al Governo la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, in modo da poter ottenere più risorse sia per la gestione dell’emergenza che per il ristoro dei danni in base allo stesso codice nazionale; nello stesso tempo si sta procedendo con cura alla stima dei danni». Voglio però sottolineare, ha detto inoltre l’assessore, «il lavoro molto efficace della protezione civile che ha operato con professionalità e responsabilità, senza risparmio e con elevati rischi personali, col supporto fondamentale di tanti Sindaci, di tanti volontari e delle forze dell’ordine il cui impegno ha sicuramente evitato un maggior numero di vittime». Per quanto riguarda gli interventi nell’immediato, ha concluso l’assessore, «affronteremo il problema delle prime spese urgenti dei Comuni con i fondi della legge 28/85 che sarà rifinanziata, con i rimborsi delle anticipazioni relative alle spese sostenute, e con misure di risarcimento dei danni a privati ed attività produttive».

Al termine della relazione dell’assessore il presidente ha ricordato che il regolamento prevede un intervento per gruppo ed ha invitato i consiglieri ad iscriversi a parlare.

Per primo ha preso la parola il consigliere di Forza Italia Stefano Tunis secondo il quale «siamo stati sconfitti ancora una volta nella battaglia contro le forze della natura e le nostre capacità sono state messe a dura prova». Tuttavia, ha aggiunto, «non abbiamo nessuna difficoltà a riconoscere che questa volta la macchina ha funzionato soprattutto con l’all’erta comunicato per tempo alle popolazioni, anche non è ancora riuscita a coordinare se stessa con il fattore umano e le procedure di gestione delle crisi, perché non bastano i singoli ma occorre più interazione con cittadini, diffondendo la consapevolezza delle migliori modalità di gestione dell’emergenza». Per questo, ha sostenuto, «è necessaria una forte presa di coscienza ed un aumento della tensione verso il miglioramento, perché le dimensioni degli eventi, per quanto eccezionali, non possono giustificare mai la perdita di vite umane».

Per i Riformatori, il consigliere Michele Cossa ha osservato che «la sempre maggiore frequenza dei fenomeni ci impone una grande riflessione estesa a tutti i territori». Stavolta le cose hanno funzionato, ad avviso di Cossa, «e, accanto al dolore per le vittime, è necessario sottolineare positivamente che la protezione civile merita un plauso anche se restano alcuni problemi aperti: la manutenzione corsi d’acqua e la chiarezza degli all’erta meteo, che non devono essere adempimenti da interpretare ma strumenti codificati dall’assessorato, senza scaricare sui Sindaci decisioni forti come quelle di aprire o chiudere le scuole o impedire ai cittadini di uscire di casa, perché non accada più che gli appelli pubblici vengano sottovalutati anche se veri».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, dopo aver ricordato che non è solito fare complimenti all’amministrazione, ha affermato di voler fare una eccezione ringraziando presidente ed assessore perché, «di fronte a fatto eccezionale si è operato bene rispetto ad alcuni anni fa, per cui plauso a quanti hanno lavorato alla prevenzione e all’organizzazione dei dispositivi di sicurezza, riuscendo a limitare per quanto possibile i danni, senza dimenticare che si sta ancora lavorando per risolvere i problemi di tante aziende dentro e fuori le zone industriali, degli operatori  agricoli e delle famiglie che hanno perso tutto».

Il presidente della commissione Governo del territorio Antonio Solinas (Pd) ha espresso in apertura la solidarietà alla giovane madre ed alla famiglia del disperso che spera ancora, oltre che a tutti i cittadini colpiti dalle inondazioni, riconoscendo fra l’altro che «l’opposizione, in questa circostanza, ha mostrato un approccio serio su un argomento certamente molto delicato». In questo dopo alluvione, ha continuato, «abbiamo il dovere di ringraziare tante persone, dai Sindaci alla protezione civile, da Forestas ai barracelli, dalle forze dell’ordine ai volontari; la protezione civile, in particolare, si è dimostrata all’altezza del compito con professionalità e dedizione ottenendo anche il plauso della struttura nazionale».

Nella replica l’assessore Spano ha ringraziato il Consiglio per gli interventi e le proposte formulate, ribadendo il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalla protezione civile e lo sforzo organizzativo messo in campo. Non pensiamo di aver raggiunto un traguardo, ha dichiarato, «ma siamo consapevoli che bisogna sempre crescere, lavorare molto sulla prevenzione e la sensibilizzazione, migliorare la coscienza dell’auto protezione dai rischi agendo anche con scuole». Segue