Roma, 1 Ott 2018 - Piazza del Popolo a Roma piena di bandiere del partito, di tricolori e di bandiere dell'Unione Europea: è la manifestazione del Pd, che secondo gli organizzatori ha chiamato in piazza oltre 70mila persone. E sono questi i tre simboli scelti per dire che "L'Italia non ha paura", come recita anche il claim della piazza. Un modo per rilanciare l'azione del Pd in opposizione al governo Lega-M5s, una "urgenza" all'indomani del via libera alla manovra del governo.
Si abbracciano in piazza Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Un lungo abbraccio che sembra porre fine alle voci che parlano di un raffreddamento dei rapporti fra i due. Poco dopo è stato il turno del segretario Pd Maurizio Martina, che ha salutato chi lo ha preceduto al Nazareno e Paolo Gentiloni.
"Grazie, ci avete dato una lezione - Martina dice ai militanti dal palco. E' la piazza del cambiamento, la piazza della fiducia, la piazza del futuro".
"Abbiamo di fronte un governo di nazionalisti di destra pericolosi per il Paese, illiberale e oscurantista. E lo dico prima di tutto alle donne italiane- continua il segretario Pd-. Guardate il ddl Pillon: passi indietro sui diritti, che noi respingeremo. Non permetteremo che si torni al Medio Evo. Il primo appello alle donne. Combattiamo insieme questa battaglia, perché la nostra battaglia la battaglia del Paese".
Vergogna!" Al governo sono "ossessionati dall'idea di trovare un nemico anziché trovare una soluzione. A destra cercano un tornaconto elettorale alimentando la paura- continua Martina-. Di Maio e Salvini, un Paese non si tiene così. Vergognatevi! Siamo un Paese che ha vissuto il dramma di riformisti uccisi, persone che volevano cambiare il Paese. Andatevi a rileggere la storia!".
"Di Maio non hai abolito la povertà, hai abolito il buon senso. Per questo dico a voce alta che sono ladri del futuro. Una giovane coppia con figlio e un mutuo, non avrà nulla se non l'aumento della rata del mutuo"- ammonisce il segretario Pd-. "Non mi interessa dello spread, mi interessa della rata di quel mutuo". Martina ricorda i tagli alla sanità e alle detrazioni per le famiglie e aggiunge: "Questa è non la manovra del popolo, è la truffa per il popolo".
"Essere straniero non è una colpa- afferma- E io voglio chiedere qui: se c'è un presidente del Consiglio, si faccia sentire, assuma un impegno, esprima un giudizio.
"Serve un nuovo Pd per una nuova sinistra. Noi siamo fondamentali. Lo dico senza arroganza, ma senza di noi non ci sarà una sinistra in Italia. Non servono tifosi, ma persone che sentano l'unità di destino", prosegue Martina. "Non pronuncerò una parola sull'unità, perché quando sei dirigente ci sono cose che non devi dire agli altri ma devi praticarle. A noi serve una svolta, perché contro questa destra non basta quello che siamo stati finora".
"Agli elettori che il 4 marzo non ci hanno votato - conclude- diciamo: abbiamo capito. Vedo i nostri limiti, ma chiedo a tutti 'dateci una mano' perché questo governo è troppo pericoloso".
“È una piazza che chiede unità, ma soprattutto una piazza che dice che c'è il popolo, che dice no al governo dei condoni e dei sussidi", dice Matteo Renzi, che segue l'evento dalla piazza. "Non è vero quello che si è sentito dire in questi mesi, ma ce ne eravamo accorti, andando per le feste, incontrando le persone in piazza. Certo, loro sono probabilmente ancora maggioranza nei sondaggi, però c'è una parte di Paese che dice di no alle misure del balconcino di Di Maio". L'ex premier ha poi lanciato un monito contro i rischi "di una deriva venezuelana".
"Salvini ha detto che in piazza c’erano solo #4Gatti. Che lui abbia problemi con la matematica, si è visto coi soldi rubati dalla Lega. Che lui tratti gli esseri umani come animali, si è visto sulla Nave Diciotti. Ma quello che Salvini non capisce è che i gatti hanno sette vite. L’opposizione c’è. #ResistenzaCivile". Lo scrive su Facebook Matteo Renzi.
“Non scendevo in piazza da 25 anni. Ne valeva la pena" afferma, intanto, l'ex-ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, arrivando alla manifestazione. "E' una manifestazione - prosegue - che ricompatta molto oltre il Pd. È un grande segnale di ripartenza, e una manifestazione deve essere questo: un segnale di forza e mobilitazione di tantissimi italiani, che credono che noi siamo costruiti sul lavoro, sulla fatica, siamo un paese che non può voltare le spalle alla sua storia europea e occidentale. Mi sembra una buona ripartenza". E poi: "Ed è stata finalmente una gran giornata! Ripartiamo da qui uniti".
"Fuoco amico' dal Pd? No, io credo che soprattutto oggi sia la giornata dell'unità e che deve spingerci tutti a provare l'ebbrezza del 'noi' e a lasciare alle proprie spalle l'aridità dell''io'. Contribuirò a questo confronto, mettendo delle idee 'per' e non delle critiche 'contro'. Penso che ce lo dica questa piazza e che sia anche in sintonia con il dibattito degli ultimi giorni", afferma il governatore del Lazio e candidato alla segreteria del Pd Nicola Zingaretti, arrivando alla manifestazione.
"In Italia c'è un governo che sfrutta i problemi delle persone non li risolve, anzi con la politica che sta annunciando gli aggrava, perché sono politiche che non guardano al lavoro, alla formazione, alla scuola, all'università e a creare nuovi debiti che pagheranno i ragazzi e le ragazze italiane- continua il governatore-. Siamo qua per dire che il Pd sarà in prima fila per ricostruire un'alternativa a chi ha preso i voti raccontando i problemi e non li sa risolvere".
"In Italia- prosegue- Di Maio e Salvini hanno vinto con gli inganni, un po' come la Brexit e gli italiani cominciano a capire che quelle promesse erano irrealizzabili, e che hanno come obiettivo politico quello di picconare l'Europa. L'Europa va cambiata, ma distruggerla significa fare un favore a Trump, Putin e alle grandi potenze mondiali, quindi dobbiamo combattere e credo che il Pd sarà il baluardo della ricostruzione di un'alternativa e davvero oggi inizia una grande bella storia".