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Conte al Quirinale alle 19. Savona: voglio Ue più forte ma più equa

Roma, 27 Mag 2018 - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà questo pomeriggio alle ore 19, al Palazzo del Quirinale, il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte. Lo rende noto il Colle.

In precedenza, era intervenuto il professor Savona per cercare di sbloccare la situazione.

"Le mie posizioni sono note, sono quelle contenute nel contratto di governo, con piena attuazione del trattato di Maastricht. Voglio un'Europa diversa, più forte ma più equa". Paolo Savona - dopo giorni di polemiche - rompe il silenzio e chiarisce la sua posizione rispetto alla Ue, nel documento pubblicato attraverso il sito 'scenarieconomici.it'. L'economista spiega che è necessario puntualizzare il suo pensiero per rispetto delle istituzioni. E sottolinea: "Non sono mai intervenuto in questi giorni nella scomposta polemica che si è svolta sulle mie idee in materia di Unione Europea e, in particolare, sul tema dell'euro, perché chiaramente espresse nelle mie memorie consegnate il 31 dicembre 2017”.

L'economista, già ministro nell'esecutivo Ciampi, enuncia i suoi principi base: "Creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l'affermarsi di consenso alla nascita di un'unione politica. Assegnare alla Bce le funzioni svolte dalle principali banche centrali del mondo per perseguire il duplice obiettivo della stabilità monetaria e della crescita reale. Attribuire al Parlamento europeo poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale. Conferire alla Commissione Europea il potere d’iniziativa legislativa sulle materie di cui all'art. 3 del Trattato di Lisbona. Nella fase di attuazione, prima del suo scioglimento, assegnare al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo compiti di vigilanza sulle istituzioni europee per garantire il rispetto degli obiettivi e l'uso dei poteri stabiliti dai nuovi accordi". Tutti punti inclusivi dove non ci sono ipotesi di 'Italexit'.

E per quanto riguarda le sue mosse eventuali in caso di presa in carico del dicastero di via XX Settembre, il professor Savona è altrettanto chiaro. Tutto è scritto nero su bianco nel contratto Lega-M5S, quello è il perimetro dal quale non si esce e non si uscirà. Si parte dal chiedere all'Ue "la piena attuazione degli obiettivi stabiliti nel 1992 con il Trattato di Maastricht, confermati nel 2007 con il Trattato di Lisbona, individuando gli strumenti da attivare per ciascun obiettivo". Il passaggio chiave però è quello legato al modo in cui l'azione di governo tenterà di ridurre il debito pubblico: "Non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità - politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo -, bensì per il tramite della crescita del Pil, da ottenersi con un rilancio della domanda interna dal lato degli investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni".

Una delle ultime ipotesi emerse nelle scorse ore è quella di spacchettare il dicastero di via XX Settembre dividendolo tra Finanze e Tesoro, affidando quest'ultimo a una personalità autorevole e critica verso il rigore ma non fortemente euroscettica. Il Colle continua a ritenere inopportuno e che prospetta l'ultimo colloquio tra Conte e Mattarella prima dello scioglimento della riserva (se positivamente o negativamente saranno le ultime trattative in corso a stabilirlo), tutt'altro che rituale.