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Sgominata dal personale della Polizia di Stato un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga: sei arresti

Cagliari, 25 Mag 2018 - Gli della Squadra Mobile di Cagliari, insieme agli Uffici investigativi di Milano e Nuoro, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cagliari nei confronti di 6 indagati responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Quindi sono finiti in manette Luca Arzu, di 44 anni di Arzana, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale Ettore Scalas di Uta (CA), pluripregiudicato e promotore dell’organizzazione, Pino Arzu, di 59 anni, di Arzana, pensionato, promotore dell’organizzazione, Giovanni Arena, di 42 anni, nato a Francia, già residente ad Arosio (CO), attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Alghero (SS), pluripregiudicato e partecipe dell’organizzazione, Giovanni Bretti, di 40 anni, nato a Vibo Valentia, residente a Limbiate (MI), autotrasportatore, partecipe dell’organizzazione, Armando Ndoja, di 64 anni, nato in Albania e residente a Paderno Dugnano (MI), pregiudicato e Massimiliano Coiana di 42 anni nato e residente a Cagliari,  pregiudicato, operatore ittico.

Le indagini, avviate nel 2015 e coordinate Dda della Procura della Repubblica di Cagliari, hanno consentito di delineare i profili di un’articolata organizzazione criminale composta da pregiudicati sardi e quelli calabresi ed albanesi, questi ultimi residenti in Lombardia, dediti al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina).

In particolare dal quadro probatorio, accolto dalla competente Autorità Giudiziaria, è emersa l’esistenza di un asse ben collaudato tra la Lombardia ed il capoluogo isolano, per l’importazione di copiose quantità di cocaina da destinare al mercato cagliaritano.

L’organizzazione criminale in Questione presenta una struttura gerarchicamente organizzata, composta da soggetti con precise e differenti mansioni finalizzate all’acquisto, al trasporto e alla distribuzione di ingenti partite di sostanze stupefacenti, prevalentemente del tipo cocaina ed eroina.

Le indagini hanno consentito di svelare l’esistenza dell’associazione e dei ruoli dei singoli componenti e, infatti, l’attività investigativa ha messo in luce un sodalizio malavitoso organizzato con le caratteristiche tipiche delle associazioni per delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti, con basi operative in Sardegna ed in Lombardia.

I principali artefici dei traffici illeciti sono stati individuati nei due Arzu che erano anche i finanziatori, promotori e organizzatori dell’associazione al pari di Arena, cugino dell’altro compartecipe calabrese Bretti, anello di congiunzione tra l’organizzazione sardo-calabrese e quella albanese con a disposizione grandi quantitativi di sostanza stupefacente.

Attorno a queste figure più rappresentative, ruotavano altri soggetti complici tra i quali spicca, per spessore criminale, il trafficante locale Coiana, deputato a smerciare la droga nel cagliaritano in particolare nel quartiere della “Marina”.

Lo schema prescelto per i traffici risultava essere ben congegnato e di difficile individuazione soprattutto perché il corriere, individuato dall’organizzazione criminale albanese, gestita da Ndoja, non intratteneva contatti di alcun tipo né con i destinatari né con i referenti calabresi, se non all’atto dell’arrivo a destinazione.

Infatti, l’associazione era una struttura complessa, anche di natura logistica, con basi operative suddivise tra  la Sardegna e la Lombardia, ovvero tra Arosio (Co), Arzana (Nu) e San Vito (Ca); in particolare, nelle località lombarde  venivano sanciti gli accordi illeciti tra Giovanni Arena, Giovanni Bretti ed i referenti dell’organizzazione criminale albanese in ordine ai quantitativi da inviare successivamente nel territorio sardo, in altre parole, veniva verificata la disponibilità della sostanza stupefacente, la tipologia, il prezzo e programmata data di destinazione.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza di reato, in 24 ottobre 2015 a Muravera (CA), Giovanni Arena, Pjetri Eklad, Jaseviciuous Raimodas, corriere lituano, sorpresi in possesso di 6,7 Kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Inoltre sono stati riscontrati almeno quattro viaggi coincidenti altrettante importazioni di droga, per almeno 25 kg tra cocaina ed eroina, attribuendo a ciascuno dei compartecipi gravi elementi di responsabilità.

In tutte le fattispecie dei reati, lo schema ricalcato era sempre il seguente: Luca Arzu ricevuto il placet da parte del fratello Pino, organizzava l’importazione di una partita di droga concordandola con Giovanni Arena; Il calabrese si avvaleva dei contatti del cugino Giovanni Bretti con gli affiliati all’organizzazione criminale albanese per sancire l’affare e programmare l’arrivo del carico in Sardegna. Ricevuta la conferma Luca Arzu effettuava la raccolta dei fondi necessari per acquistare lo stupefacente e pianificava incontri sollecitando il fratello ed altri finanziatori tra i quali Coiana. Intanto il corriere, presi accordi con i referenti albanesi, effettuava il viaggio in Sardegna a bordo di un’autovettura straniera avendo come destinazione il luogo specificato da Luca Arzu a Giovanni Arena.

Tutto ciò ha evidenziato un solido legame, tra soggetti sardi e calabresi, ed ha anche messo in risalto la frequente cadenza dei trasporti di droga, agevolati dalle grandi potenzialità del canale di rifornimento albanese, dalle disponibilità finanziarie del gruppo sardo e dai fiorenti margini di guadagno soprattutto con riferimento alla richiesta di eroina (“banana”) nel mercato cagliaritano gestito da trafficanti locali tra i quali la presente indagine ha evidenziato la figura di Coiana.

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