Roma, 23 Mag 2018 - Prima della convocazione del Presidente c'è stato un nuovo vertice tra i due leader. 'Oggi comincia la Terza Repubblica', il commento di Di Maio.
Per tutta la mattinata si sono susseguite varie dichiarazioni. Hanno suscitato polemica le parole di Alessandro Di Battista su Facebook. Grillo dal suo blog attacca il 'maligno gossip' su Conte e attacca 'la casta' che 'decade'.
"Il presidente Mattarella per giorni ha insistito sull'urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata" per "un governo capace di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza. Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno, ma non dovrebbe intimorire chi ha l'onore di rappresentare l'unità nazionale". Lo afferma in un post su facebook Alessandro Di Battista.
Mentre il fondatore del Movimento Beppe Grillo si schiera con Luigi Di Maio: "Luigi hai tutto il mio appoggio, dobbiamo soltanto resistere a questo ulteriore rilancio di calunnie. Il maligno gossip-check-up sul professor Conte imperversa, futile, a partire dal minuto esatto in cui si è fatto il suo nome. È la casta che decade, che si agita per puro istinto di sopravvivenza".
La Lega resta salda su Conte. Lorenzo Fontana, vicepresidente della Camera e vicesegretario del Carroccio a Radio Anch'io dichiara: "Il nome resterà questo. Se dovesse cambiare si dovrebbe rivedere un pò tutto l'equilibrio della squadra di governo e il problema sarebbe molto serio".
Più che la figura di Giuseppe Conte "il problema è il contratto, le cose che si fanno o che non si fanno. Ho notato che dal contratto è sparito il blocco dell'aumento dell'Iva. Cosa vogliono fare? Quella è una cosa che impatta su famiglie e imprese". Lo ha detto il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, ospite di Agorà su Rai 3 Negativo anche il giudizio sulla riforma fiscale, con due sole aliquote al 15 e 20%: "sosterrà solo le fasce medio-alte e penalizza le fasce medie. Hanno parlato tanto contro le pensioni d'oro, ma lo sconto fiscale ce lo hanno proprio le pensioni d'oro"
Quanto al reddito di cittadinanza "è differito e diminuito: fuffa, come si dice dalle mie parti. Lo differiscono, e se si farà si farà tra due anni e sarà poca cosa. L'alternativa c'è, e consiste nel mettere nella prossima legge di Bilancio 4 miliardi sul Reddito di inclusione. Quel contratto è un mix tra un libro dei sogni e un libro degli incubi".