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A Conte l’incarico di formare il governo, il professore: “Programma basato sull’intesa M5S-Lega”

Roma, 23 Mag 2018 - "Fuori da qui c'è un Paese che attende la nascita di un esecutivo e attende risposte, quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento" così il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, al termine dell'incontro, durato quasi due ore, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Il contratto su cui si fonda - ha aggiunto - a cui ho dato un contributo, rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento dei cittadini, lo porrò a fondamento dell'azione di governo".

Il professore è il 65.mo presidente del Consiglio e il sesto non eletto a Palazzo Chigi.

Avvocato e professore di diritto privato all'Università di Firenze Giuseppe Conte, 54 anni, è il premier incaricato per la guida del governo M5s-Lega. Con una lunga carriera accademica ma nessuna esperienza politica diretta (a parte la sola ammissione di aver "votato sinistra in passato"), il nome di Conte è venuto fuori per la prima volta sulla scena politica quando Luigi Di Maio lo ha indicato, prima del voto, come futuro ministro della Pubblica amministrazione. Conte è, tra l'altro, l'estensore del programma del Movimento cinque stelle sulla giustizia, a riprova dello stretto rapporto con lo stesso Di Maio.

Durante la presentazione della squadra di governo del Movimento cinque stelle Conte aveva sottolineato che "bisogna drasticamente abolire le leggi inutili, che sono molte più delle 400 indicate da Luigi Di Maio", e "rafforzare la normativa anti-corruzione prevedendo quelle iniziative che si muovono nello spazio oscuro che precede la corruzione". Infine "rivedere, pressoché integralmente, la riforma della cattiva scuola".

La composizione della lista dei ministeri è infatti ancora un rebus. Certamente Conte e Mattarella dovranno lavorare in stretto contatto per definire una squadra che appare largamente già costruita all'esterno da Lega e Movimento Cinque stelle. Prevedibile che ora il capo dello Stato darà corpo e pesa alle sottolineature espresse nelle scorse settimane. Paletti chiari piantati dal Colle sulla politica estera, il rispetto dei Trattati, anche economici, e degli accordi internazionali. Temi fondamentali che impattano principalmente su tre ministeri: Esteri, Difesa e Economia.

E proprio sull'Economia si annuncia battaglia: la Lega insiste sul nome di Paolo Savona, economista esperto e capace che però da anni ha virato su posizioni fortemente critiche su Unione e Euro. Ecco perché l'incontro tra il presidente e Giuseppe Conte diventa sostanziale e non formale. Si tratta del primo contatto tra i due e Mattarella vorrà sondare la determinazione del giurista a osservare i principi sanciti dalla Costituzione.

"Non ci sono meri esecutori. Giuseppe Conte dovrà essere indipendente, anche se ovviamente siamo davanti a una maggioranza politica. Noi rispondiamo ai cittadini italiani" dice Salvini ai cronisti nei pressi di Montecitorio. Quindi il leader della Lega ha replicato alle critiche degli alleati europei: "Rispetto le scelte dei francesi, dei tedeschi, degli ungheresi, degli austriaci, chiedo che anche gli altri rispettino i cittadini italiani".

"Savona? Non mi pare che ci siano veti su nessuno, anche se non ho parlato né con il premier incaricato, né con i potenziali ministri che verranno scelti" aggiunge poi Salvini, negando che ci siano problemi sul nome dell'economista Paolo Savona, indicato dalla Lega per il Ministero di via XX Settembre. "Se è una colpa aver detto che alcune scelte dell'Europa erano contro l'interesse dell'Italia questo è un merito", conclude il leader della Lega, aggiungendo: "Lasciamo che il presidente incaricato faccia il suo lavoro, incontri anche altri oltre a me, e poi contiamo di mettere giù la squadra migliore con le migliori competenze".

"L'unico via libera lo ha chiesto a Berlusconi. Io invece gli ho sempre detto di chiedere con forza, insieme, a Mattarella, l'incarico per lui per andare in Parlamento e dar vita a un governo di centrodestra" replica Giorgia Meloni, a Siena per la campagna elettorale, alle dichiarazioni di Matteo Salvini che dice di aver fatto il governo perché "gli alleati gli hanno detto vai".

'Oggi comincia la Terza Repubblica', il commento di Di Maio. I ministri? "Questo poi si vedrà, lo decide il presidente" Sergio Mattarella. risponde Di Maio. Conte-Savona? "Non mi pare che Salvini abbia detto questo": afferma Di Maio ai cronisti che gli chiedevano se durante l'incontro con Salvini, che Di Maio ha confermato, si sia parlato del fatto che Giuseppe Conte premier e Paolo Savona al ministero dell'Economia siano vincolanti per il futuro governo.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha anticipato il rientro a Roma a seguito dell'evolversi della situazione politica, dopo che il Capo dello Stato ha convocato al Quirinale per le 17,30 il giurista Giuseppe Conte. Fico era impegnato a Palermo per le celebrazioni in occasione degli anniversari delle stragi di mafia del '92. Prassi consolidata vuole che, qualora Sergio Mattarella dovesse conferire l'incarico a Conte, il premier incaricato si rechi sia alla Camera sia al Senato per informare i rispettivi presidenti.

Per tutta la mattinata si sono susseguite varie dichiarazioni. Hanno suscitato polemica le parole di Alessandro Di Battista su Facebook. Grillo dal suo blog attacca il 'maligno gossip' su Conte e attacca 'la casta' che 'decade'.

"Il presidente Mattarella per giorni ha insistito sull'urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata" per "un governo capace di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza. Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno, ma non dovrebbe intimorire chi ha l'onore di rappresentare l'unità nazionale". Lo afferma in un post su facebook Alessandro Di Battista.

Dal Pd critiche contro l'attacco di Di Battista al Colle con Stefano Ceccanti che definisce la posizione del pentastellato "eversiva e intimidatoria", mentre il vicepresidente dem della Camera, Ettore Rosato, invita Di Battista a mantenere fede alla sua promessa e partire per il Sudamerica. Il deputato Michele Anzaldi parla di "un'intimidazione gravissima e senza precedenti, ai limiti della legalità".

Mentre il fondatore del Movimento Beppe Grillo si schiera con Luigi Di Maio: "Luigi hai tutto il mio appoggio, dobbiamo soltanto resistere a questo ulteriore rilancio di calunnie. Il maligno gossip-check-up sul professor Conte imperversa, futile, a partire dal minuto esatto in cui si è fatto il suo nome. È la casta che decade, che si agita per puro istinto di sopravvivenza".